Documento finale |
Abbiamo riconosciuto nell'episodio dei discepoli di Emmaus ( cfr. Lc 24,13-35 ) un testo paradigmatico per comprendere la missione ecclesiale in relazione alle giovani generazioni.
Questa pagina esprime bene ciò che abbiamo sperimentato al Sinodo e ciò che vorremmo che ogni nostra Chiesa particolare potesse vivere in rapporto ai giovani.
Gesù cammina con i due discepoli che non hanno compreso il senso della sua vicenda e si stanno allontanando da Gerusalemme e dalla comunità.
Per stare in loro compagnia, percorre la strada con loro.
Li interroga e si mette in paziente ascolto della loro versione dei fatti per aiutarli a riconoscere quanto stanno vivendo.
Poi, con affetto ed energia, annuncia loro la Parola, conducendoli a interpretare alla luce delle Scritture gli eventi che hanno vissuto.
Accetta l'invito a fermarsi presso di loro al calar della sera: entra nella loro notte.
Nell'ascolto il loro cuore si riscalda e la loro mente si illumina, nella frazione del pane i loro occhi si aprono.
Sono loro stessi a scegliere di riprendere senza indugio il cammino in direzione opposta, per ritornare alla comunità, condividendo l'esperienza dell'incontro con il Risorto.
In continuità con l'Instrumentum laboris, il Documento finale è distinto in tre parti che vengono scandite da questo episodio.
La prima parte è intitolata « Camminava con loro » ( Lc 24,15 ) e cerca di illuminare ciò che i Padri sinodali hanno riconosciuto del contesto in cui i giovani sono inseriti, evidenziandone i punti di forza e le sfide.
La seconda parte, « Si aprirono loro gli occhi » ( Lc 24,31 ), è interpretativa e fornisce alcune chiavi di lettura fondamentali del tema sinodale.
La terza parte, intitolata « Partirono senza indugio » ( Lc 24,33 ), raccoglie le scelte per una conversione spirituale, pastorale e missionaria.
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