Catechismo della Chiesa Cattolica |
1159 Le sacre immagini |
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La sacra immagine, l'Icona liturgica, rappresenta soprattutto Cristo. Essa non può rappresentare il Dio invisibile e incomprensibile; è stata l'Incarnazione del Figlio di Dio ad inaugurare una nuova « economia » delle immagini: |
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1160 L'iconografia cristiana trascrive attraverso l'immagine il messaggio evangelico che la Sacra Scrittura trasmette attraverso la Parola. Immagine e Parola si illuminano a vicenda:
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1161 Tutti i segni della celebrazione liturgica sono riferiti a Cristo: lo sono anche le sacre immagini della Santa Madre di Dio e dei Santi, poiché significano Cristo che in loro è glorificato. Esse manifestano « il nugolo di testimoni » ( Eb 12,1 ) che continuano a partecipare alla salvezza del mondo e ai quali noi siamo uniti, soprattutto nella celebrazione sacramentale. Attraverso le loro icone, si rivela alla nostra fede l'uomo creato « a immagine di Dio », e trasfigurato « a sua somiglianza », ( Rm 8,29; 1 Gv 3,2 ) come pure gli angeli, anch'essi ricapitolati in Cristo:
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1162 « La bellezza e il colore delle immagini sono uno stimolo per la mia preghiera. |
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È una festa per i miei occhi, così come lo spettacolo della campagna sprona il mio cuore a rendere gloria a Dio».35 La contemplazione delle sante icone, unita alla meditazione della Parola di Dio e al canto degli inni liturgici, entra nell'armonia dei segni della celebrazione in modo che il mistero celebrato si imprima nella memoria del cuore e si esprima poi nella novità di vita dei fedeli. |
Indice |
31 | San Giovanni Damasceno, De sacris imaginibus orationes, 1, 16: PG 96, 1245 A |
32 | Concilio di Nicea II |
34 | Concilio di Nicea II |
35 | San Giovanni Damasceno, De sacris imaginibus orationes, 1, 27: PG 94, 1268 B |