Catechismo maggiore |
Il primo articolo del Credo c'insegna che vi è un Dio solo, che è onnipotente, e ha creato il cielo, la terra e tutte le cose che nel cielo e nella terra si contengono, cioè l'universo mondo.
Noi sappiamo che vi è Dio, perché la nostra ragione ce lo dimostra, e la fede ce lo conferma.
Si dice che Dio è Padre,
1° perché è Padre per natura della seconda Persona della Santissima Trinità, cioè del Figliuolo da lui generato:
2° perché Dio è Padre di tutti gli uomini, che egli ha creato, conserva e governa:
3° perché finalmente è Padre per grazia di tutti i buoni cristiani, i quali perciò si chiamano figliuoli di Dio adottivi.
Il Padre è la prima Persona della Santissima Trinità, perché non procede da altra persona, ma è il principio delle altre due persone, cioè del Figliuolo e dello Spirito Santo.
La parola onnipotente vuol dire che Dio può fare tutto quello che vuole.
Si dice che Dio può far tutto, quantunque non possa né peccare né morire, perché il poter peccare o morire non è effetto di potenza, ma di debolezza, che non può essere in Dio, il quale è perfettissimo.
Creare vuoi dire fare dal niente; perciò Dio si dice creatore del cielo e della terra perché ha fatto dal niente il cielo e la terra e tutte le cose che nel cielo e nella terra si contengono, cioè l'universo mondo.
Il mondo è stato creato ugualmente da tutte e tre le persone divine, perché tutto ciò che fa una persona riguardo alle creature, lo fanno con uno stesso atto anche le altre.
La creazione si attribuisce particolarmente al Padre, perché la creazione è effetto della divina onnipotenza, la quale si attribuisce specialmente al Padre, come si attribuisce la sapienza al Figliuolo, e la bontà allo Spirito Santo, benché tutte e tre le persone abbiano la stessa onnipotenza, sapienza e bontà.
Sì, Iddio ha cura del mondo e delle cose tutte che ha create, le conserva e le governa con la sua infinita bontà e sapienza, e nulla succede quaggiù, senza che Dio lo voglia o lo permetta.
Si dice che nulla succede quaggiù senza che Dio lo voglia o lo permetta, perché vi sono delle cose che Dio vuole e comanda, altre poi che egli non impedisce, come il peccato.
Dio non impedisce il peccato, perché anche dall'abuso che l'uomo fa della libertà che gli ha concesso, sa cavare un bene e far sempre più risplendere la sua misericordia, o la sua giustizia.
Le creature più nobili create da Dio sono gli Angeli.
Gli Angeli sono creature intelligenti e puramente spirituali.
Dio ha creato gli Angeli per essere da essi onorato e servito e per renderli eternamente felici.
Gli Angeli non hanno né forma, né figura alcuna sensibile, perché sono puri spiriti, creati da Dio per sussistere senza dover essere uniti a corpo alcuno.
Gli Angeli si rappresentano sotto forme sensibili:
1° per aiuto della nostra immaginazione;
2° perché sono cosi apparsi molte volte agli uomini, come leggiamo nella Sacra Scrittura.
No, gli Angeli non furono tutti fedeli a Dio, ma molti di essi per superbia pretesero essere uguali a Lui e da Lui indipendenti; e per questo peccato, furono esclusi per sempre dal paradiso e condannati all'inferno.
Gli Angeli esclusi per sempre dal paradiso e condannati all'inferno si chiamano demoni, e il loro capo si chiama Lucifero o Satana.
Si, i demoni possono farci molto male e nell'anima e nel corpo, se però Dio ne dà loro il permesso, col tentarci a peccare.
I demoni ci tentano per l'invidia che ci portano, la quale fa loro desiderare la nostra eterna dannazione, e per odio a Dio, la cui immagine risplende in noi.
Iddio poi permette le tentazioni, affinché noi, vincendole con la sua grazia, esercitiamo le virtù ed acquistiamo meriti pel paradiso.
Le tentazioni si vincono colla vigilanza, colla preghiera, e colla mortificazione cristiana.
Gli Angeli rimasti fedeli a Dio si chiamano Angeli buoni, Spiriti celesti, o semplicemente Angeli.
Gli Angeli rimasti fedeli a Dio furono confermati in grazia, godono per sempre la vista di Dio, lo amano, lo benedicono, e lo lodano eternamente.
Si, Dio si serve degli Angeli come suoi ministri, e specialmente affida a molti di essi l'ufficio di nostri custodi e protettori.
Si, noi dobbiamo avere particolare devozione verso l'Angelo nostro custode, onorarlo, invocarne l'aiuto, seguirne le inspirazioni ed essergli riconoscenti per l'assistenza continua ch'egli ci presta.
La creatura più nobile che Dio ha posto sulla terra é l'uomo.
L'uomo é una creatura ragionevole composta d'anima e di corpo.
L'anima é la parte più nobile dell'uomo, perché è sostanza spirituale, dotata d'intelletto e di volontà, capace di conoscere Dio e di possederlo eternamente.
L'anima nostra non si può né vedere né toccare perché è spirito.
L'anima umana non muore mai: la fede e la stessa ragione provano che essa è immortale.
Si, l'uomo è libero nelle sue azioni; e ciascuno sente dentro se stesso che può fare una cosa e non farla, o farne una piuttosto che un'altra.
Se io dico volontariamente una bugia, sento che potrei non dirla e tacere, e che potrei anche parlare diversamente, dicendo la verità.
Si dice che l'uomo fu creato ad immagine e somiglianza di Dio, perché l'anima umana è spirituale e ragionevole, libera nel suo operare, capace di conoscere e di amare Dio e di goderlo eternamente: perfezioni che rispecchiano in noi un raggio dell'infinita grandezza del Signore.
Dio pose Adamo ed Eva nello stato di innocenza e di grazia; ma presto ne decaddero per il peccato.
Oltre l'innocenza e la grazia santificante Iddio conferì altri doni ai nostri progenitori, che essi dovevano trasmettere insieme con la grazia santificante ai loro discendenti ed erano:
l'integrità, cioè la perfetta soggezione del senso alla ragione;
l'immortalità;
l'immunità da ogni dolore e miseria;
e la scienza proporzionata al loro stato.
Il peccato di Adamo fu un peccato di superbia e di grave disobbedienza.
Adamo ed Eva perdettero la grazia di Dio e il diritto che avevano al cielo, furono cacciati dal paradiso terrestre, sottoposti a molte miserie nell'anima e nel corpo, e condannati a morire.
Se Adamo ed Eva non avessero peccato, ma si fossero mantenuti fedeli a Dio, dopo una dimora felice e tranquilla su questa terra, senza morire sarebbero stati trasferiti da Dio nel Cielo a godere una vita eterna e gloriosa.
Questi doni non erano dovuti in verun modo all'uomo, ma erano assolutamente gratuiti e soprannaturali; e perciò, disubbidendo Adamo al divino precetto, poté Iddio senza ingiustizia privarne Adamo e tutta la sua posterità.
Questo peccato non è solo di Adamo, ma è anche nostro, sebbene diversamente.
È proprio di Adamo, perché questi lo commise con un atto di sua volontà e perciò in lui fu personale.
È proprio nostro, perché, avendo Adamo peccato come capo e fonte di tutto il genere umano, viene trasfuso per naturale generazione in tutti i suoi discendenti, e perciò per noi è peccato originale.
Il peccato originale si trasfonde in tutti gli uomini, perché avendo Iddio conferito all'uman genere in Adamo la grazia santificante e gli altri doni soprannaturali, a condizione che Adamo non disobbedisse; avendo questi disobbedito nella sua qualità di capo e padre del genere umano, rese l'umana natura ribelle a Dio.
Perciò la natura umana viene trasfusa a tutti i discendenti di Adamo in uno stato di ribellione a Dio, priva della divina grazia e degli altri doni.
I danni del peccato originale sono:
la privazione della grazia,
la perdita del paradiso,
l'ignoranza,
l'inclinazione al male,
tutte le miserie di questa vita,
e infine la morte.
Si, tutti gli uomini contraggono il peccato originale, eccetto la santissima Vergine, che ne fu preservata da Dio per singolare privilegio, in previsione dei meriti di Gesù Cristo nostro Salvatore.
Dopo il peccato di Adamo gli uomini non avrebbero più potuto salvarsi, se Dio non avesse loro usato misericordia.
La misericordia usata da Dio al genere umano fu di promettere subito ad Adamo il Redentore divino, o Messia, e di mandano poi a suo tempo, per liberare gli uomini dalla schiavitù del demonio, e del peccato.
Il Messia promesso è Gesù Cristo, come c'insegna il secondo articolo del Credo.
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