Catechismo maggiore |
Vi sono due sorta di peccati: il peccato originale ed il peccato attuale.
Il peccato originale è quello coi quale tutti nasciamo, e che abbiamo contratto per la disubbidienza del nostro primo padre Adamo.
I danni dei peccato di Adamo sono:
1 - la privazione della grazia,
2 - la perdita del paradiso,
3 - l'ignoranza,
4 - l'inclinazione al male,
5 - la morte e tutte le altre miserie.
Il peccato originale si cancella col santo Battesimo.
Il peccato attuale è quello che l'uomo, arrivato all'uso della ragione, commette con la sua libera volontà.
Vi sono due sorta di peccato attuale: il mortale ed il veniale.
Il peccato mortale è una trasgressione della divina legge, per la quale si manca gravemente ai doveri verso Dio, verso il prossimo, verso noi stessi.
Si dice mortale perché dà morte all'anima, col far perdere la grazia santificante, che è la vita dell'anima, come l'anima è la vita dal corpo.
Il peccato mortale priva l'anima della grazia e dell'amicizia di Dio;
- le fa perdere il paradiso;
- la priva dei meriti acquistati, e la rende incapace di acquistarne dei nuovi;
- la fa schiava del demonio;
- le fa meritare l'inferno, ed anche i castighi di questa vita.
Oltre la gravità della materia per costituire un peccato mortale si richiede la piena avvertenza di tale gravità e la deliberata volontà di commettere il peccato.
Il peccato veniale è una lieve trasgressione della divina legge, per la quale si manca solo leggermente a qualche dovere verso Dio, verso il prossimo e verso noi stessi.
Perché è leggero rispetto al peccato mortale, non ci fa perdere la divina grazia; e perché Dio più facilmente lo perdona.
Ciò sarebbe un inganno grandissimo, sia perché il peccato veniale contiene sempre una qualche offesa di Dio, sia perché reca danni non piccoli all'anima.
Il peccato veniale:
1 - indebolisce e raffredda in noi la carità;
2 - ci dispone al peccato mortale;
3 - ci rende meritevoli di grandi pene temporali in questo mondo o nell'altro.
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