Catechismo di S. Pio X |
Gesù Cristo tornerà visibilmente su questa terra alla fine del mondo per giudicare i vivi e i morti, ossia tutti gli uomini, buoni e cattivi.
Gesù Cristo per giudicarci non aspetterà sino alla fine del mondo, ma giudicherà ciascuno subito dopo la morte.
Ci sono due giudizi: l'uno particolare, di ciascuna anima, subito dopo morte; l'altro universale, di tutti gli uomini, alla fine del mondo.
Gesù Cristo ci giudicherà del bene e dei male operato in vita, anche dei pensieri e delle omissioni.
Dopo il giudizio particolare, l'anima, se è senza peccato e senza debito di pena, va in paradiso; se ha qualche peccato veniale o qualche debito di pena, va in purgatorio finché abbia soddisfatto; se è in peccato mortale, qual ribelle inconvertibile a Dio va all'inferno.
I bambini morti senza Battesimo vanno al Limbo, dove non è premio soprannaturale né pena; perché, avendo il peccato originale, e quello solo, non meritano il paradiso, ma neppure l'inferno e il purgatorio.
Il purgatorio è il patimento temporaneo della privazione di Dio, e di altre pene che tolgono dall'anima ogni resto di peccato per renderla degna di veder Dio.
Possiamo soccorrere e anche liberare le anime dalle pene del purgatorio con i suffragi, ossia con preghiere, indulgenze, elemosine e altre opere buone, e sopra tutto con la santa Messa.
È certo che esistono il paradiso e l'inferno: lo ha rivelato Dio; spesse volte promettendo ai buoni l'eterna vita, e il suo stesso gaudio, e minacciando ai cattivi la perdizione e il fuoco eterno.
Il paradiso e l'inferno dureranno eternamente.
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