12 ottobre 1969
Vi invitiamo oggi a pregare per la Chiesa, per tutta la Chiesa.
È un'ora importante questa per Lei, cioè per noi tutti, che abbiamo la fortuna e la responsabilità di appartenervi.
Sono a Roma, come sapete, i Vescovi Presidenti delle varie Conferenze Episcopali sparse nel mondo, le quali si compongono, ciascuna per ogni Paese o territorio, dei Pastori legittimi e responsabili, associati per coordinare e per promuovere il ministero ecclesiastico.
Il Concilio ha illustrato la figura e la funzione dell'Episcopato nella Chiesa, e ne ha chiarita la natura collegiale, promovendo l'istituzione delle Conferenze episcopali e la celebrazione dei Sinodi e dei Concilii particolari.
Il Concilio ha perciò messo in evidenza l'aspetto gerarchico della Chiesa, obbligando a riflettere dove risieda e come si distribuisca e si eserciti la potestà gerarchica, generatrice e direttrice stabilita da Cristo a beneficio del Popolo di Dio.
Vi sono tanti e tanto gravi problemi nella Chiesa, ma questo relativo alla funzione apostolica e pastorale è sembrato meritare la precedenza, come quello da cui dipende la soluzione di tutti gli altri, quello a cui si riferiscono i caratteri costituzionali della Chiesa, l'unità e la cattolicità, e quello da cui hanno alimento e convalida le virtù basilari, la fede, la speranza e la carità.
Dal sistema gerarchico, autentico e riconosciuto, deriva alla Chiesa la sua coscienza di stabilità, di fraternità, di concordia, di pace, e la sua capacità di rinnovarsi continuamente nello spirito evangelico, nell'efficienza apostolica ed ecumenica, nella capacità di compiere la propria missione nel mondo.
È perciò molto importante che questo Sinodo straordinario sia assistito dal divino Spirito, che anche in questo momento noi invocheremo insieme, ricorrendo con la nostra preghiera alla intercessione di Maria, prima prediletta dallo Spirito Santo, Centro della comunità pentecostale e Madre della Chiesa.
Figli Carissimi!
Abbiamo altre intenzioni da segnalare alla vostra pietà.
Una è segnalata a Noi da un messaggio che giunge dal Messico, sempre fedele e devoto al suo santuario mariano di Guadalupe, e che domanda un nostro ricordo per l'anniversario, oggi ricorrente, dell'arrivo di Cristoforo Colombo in America, e con lui dei primi missionari della fede in quel Continente.
L'altra intenzione è per la pace, veramente giusta e civile, in Irlanda, dove ancora questa notte, ci dicono, sono avvenuti violenti e sanguinosi incidenti.