Santo Domingo

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8.7. L'originalità della nuova evangelizzazione

456 Il Papa ha espresso l'originalità della nuova evangelizzazione nella nota formula: l'ardore, il metodo e l'espressione.494

E noi vediamo la necessità di approfondirla al fine di precisarne il contenuto e determinarne le conseguenze.

8.7.1. L'ardore

457 Il nuovo ardore significa fondamentalmente aver fame di contagiare gli altri con la gioia della fede, fondata su una profonda esperienza del Dio di Gesù Cristo, che ci chiama a cercare continuamente la perfezione del Padre. ( Mt 5,48 )

L'ardore apostolico della nuova evangelizzazione nasce da una radicale identificazione con Gesù Cristo, il primo evangelizzatore, che seguiamo e dal quale riceviamo una parola che è come il fuoco che incendia la terra e aspira a propagarsi ovunque. ( Lc 12,45 )

È la testimonianza ardente di uno zelo apostolico che procede da una certezza venuta da Dio e si traduce in coerenza di vita e in servizio al mondo come segno di pienezza cristiana, lungi da qualsiasi fanatismo.497

458 L'ardore, pertanto, ha le radici in una solida spiritualità della contemplazione, ( 1 Gv 1,1-4 ) che si riflette nell'entusiasmo profetico ( Ger 31,28; 1 Cor 9,16 ) e nella vitalità apostolica di chi combatte la buona battaglia della fede. ( 1 Tm 6,11-16; 2 Tm 4,1-5 )

Si manifesta con tutta la sua forza nella santità della vita ( Mt 7,21-23 ) capace di risvegliare la credibilità in chi accoglie la Buona Novella della salvezza.

8.7.2. Il metodo

459 Il nuovo metodo della nuova evangelizzazione sarà possibile se ciascuno dei membri della Chiesa si farà protagonista del messaggio di Cristo, se si considererà evangelizzatore secondo la propria condizione e la propria capacità, se ognuno realizzerà l'apostolato che è alla sua portata, facendo propria la parola universale di Gesù di andare per il mondo proclamando la Buona Novella a tutta la creazione. ( Mc 16,15 )502

460 La novità del metodo esige in primo luogo che l'evangelizzazione riscopra la propria ampiezza e portata universale: che arrivi geograficamente dove non è arrivata o è arrivata debolmente, cioè fino ai confini della terra. ( At 1,8 )503

Che incontri ogni individuo nella singolarità della sua persona, ( Mt 4,18-21; Mc 13,3-9; Lc 19,1-10; Gv 4,5-42 ) che si faccia presente in ogni gruppo umano, sociale e culturale: gli ebrei e i pagani, ( Gal 2,7-8 ) i poveri e abbandonati, ( Mt 11,1-6 ) tutte le culture, razze e popoli, ( Mt 28,18-20; At 2,5-11 ) quelli vicini e quelli lontani, poiché tutti hanno diritto al Vangelo della liberazione integrale.508

461 Il metodo della nuova evangelizzazione esige anche qualità nel nostro annuncio universale del Vangelo: tornare a predicare il kérygma come nucleo della Buona Novella; riconoscere allo Spirito la sua condizione di principale evangelizzatore; ( Is 61,1-2; Mt 3,17; Mt 4,1; Lc 4,14; Gv 20,22; At 4,8 ) incarnarsi evangelicamente nelle realtà umane; ( Gal 4,4; Eb 2,16-18 ) studiare e praticare le leggi della pedagogia divina della Rivelazione; ( Eb 1,1-2 ) accettare che solo in Gesù, Vangelo del Padre, ( Mc 1,1; Rm 1,1-3 ) si trova il modello normativo dell'autentica evangelizzazione per tutti i tempi. ( Lc 4,8-10; 1 Pt 2,21; Gv 10,25 )

462 La novità nel metodo richiama infine un'attenzione particolare alla profondità da perseguire nel proclamare il Vangelo.

Si tratta di superare un'evangelizzazione che spesso opera come vernice superficiale, per arrivare alla profondità dei centri vitali della persona e delle radici stesse della sua cultura. ( At 8,26-40; At 17,22-34 )

Bisognerà studiare come proiettarlo nelle culture, facendo sì che il messaggio di Cristo liberatore e redentore penetri con maggior profondità ed efficacia.

L'inculturazione è esigenza consostanziale del Vangelo.515

463 Dobbiamo mettere bene in chiaro davanti agli occhi di tutti che la nuova evangelizzazione può ispirare un progetto originale di uomo, di società e di cultura, in accordo con le aspettative più profonde dei nostri popoli che coincidono frequentemente con il disegno di Dio.

8.7.3. L'espressione

464 La nuova espressione dell'evangelizzazione implica innanzitutto lo stare con le orecchie attente, in atteggiamento di ascolto, a quanto dice il Signore nei segni della storia, per saper annunciare la Buona Novella in un linguaggio che tutti possano comprendere.

Questo esige profonda formazione cristiana e comunione ecclesiale, senso di appartenenza alla Chiesa e fedeltà al suo Magistero, coscienza della nostra vocazione universalista e missionaria unita a un deciso impegno per la giustizia.

Dobbiamo ugualmente accettare la nostra condizione simultanea di destinatari ed evangelizzatori in ogni atto evangelizzatore.516

465 Senza una viva sensibilità per i segni dei tempi non sarà facile stabilire un'efficace comunicazione della fede, poiché ci mancherà un linguaggio adeguato per esprimerla.

Non possiamo smettere di parlare perché dobbiamo suscitare la fede in chi ci ascolta. ( 1 Cor 9,16; Rm 10,14-17 )

Ma dobbiamo farlo, non in un modo qualunque, ma con accenti di attualità se vogliamo veramente aver risonanza nel cuore e nella vita.

Per questo è urgente imparare a parlare, secondo la mentalità e le culture di chi ascolta, in accordo con le forme di comunicazione e coi mezzi che sono in uso. ( Mt 13 )518

466 Infine, ai nostri giorni occorre promuovere una grande creatività - segno del nostro tempo - affinché la nuova evangelizzazione si esprima in linguaggi che mettano in discussione e allo stesso tempo offrano speranza.

In nome di questa creatività bisogna assumere i linguaggi contemporanei senza sacrificare valori essenziali; armonizzare forme di comunicazione, vecchie e nuove, che siano in se stesse portatrici del Vangelo.

Dobbiamo incorporare nella nostra evangelizzazione espressioni e simboli delle culture dei nostri popoli, addentrarci nella difficile arte del linguaggio totale della vita per porlo al servizio della fede.

È urgente rivitalizzare i linguaggi tradizionali della fede: la testimonianza, la catechesi, la liturgia, i ministeri, la preghiera, creando spazi per nuovi linguaggi ancora, al fine di essere più persuasivi e credibili per gli uomini e le donne della nostra generazione.

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494 Haiti;
Consiglio Generale della Pontificia Commissione per l'america Latina 87
497 Salto
502 Salto
503 Salto;
Giovanni Paolo II, Redemptoris Missio 31
508 Paolo VI, Evangelii Nuntiandi 49-58
515 Paolo VI, Evangelii Nuntiandi 18-20;
Consiglio Generale della Pontificia Commissione per l'america Latina 89;
Pontificio Consiglio per la Cultura 92
516 Salto
518 Paolo VI, Evangelii Nuntiandi 45;
Paolo VI, Evangelii Nuntiandi 63;
Giovanni Paolo II, Catechesi Tradendae 59