Santo Domingo

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Conclusione

43 Consegniamo dunque pieni di fiducia questo messaggio al popolo di Dio in America Latina e nei Caraibi.

Lo consegniamo con lo stesso sentimento a tutti gli uomini e a tutte le donne, specialmente ai giovani del continente chiamati ad essere protagonisti nella vita della società e della Chiesa nel nuovo millennio cristiano già alle porte ( cf Discorso inaugurale, n. 27 ). ( Eb 13,8 )

Anche chi, senza partecipare alla nostra fede cristiana e cattolica, aderisce al messaggio di questa assemblea di Santo Domingo, riconosce in essa una chiamata all'umanesimo cristiano che stima e vive.

44 Ai fratelli nella fede, questo messaggio desidera indicare un'esplicita professione di fede in Gesù Cristo e nella sua Buona Novella.

In questo Gesù, che « è lo stesso ieri, oggi e sempre », ( Eb 13,8 ) abbiamo la certezza di trovare ispirazione, luce e forza per un rinnovato spirito evangelizzatore.

In lui si trovano anche motivi e orientamenti per i nuovi sforzi in vista dell'autentica promozione umana di quasi 500 milioni di latinoamericani.

È sempre lui che ci aiuterà a infondere nei valori culturali propri della nostra gente il suo sigillo cristiano, la sua identità, la ricchezza dell'unità nella varietà.

45 Vogliamo proporre a tutti il contenuto della Conferenza di Santo Domingo come premessa per il permanente ringiovanimento dell'ideale dei nostri predecessori sulla « grande patria ».

Siamo effettivamente persuasi che l'incontro con le radici cristiane e cattoliche comuni ai nostri paesi darà all'America Latina l'unità desiderata.

46 Ci sono in America fermenti di divisione molto attivi.

Manca molto a questa nostra terra americana per essere il continente unificato che desideriamo.

Adesso, oltre il suo obiettivo primariamente religioso, la nuova evangelizzazione lanciata dalla IV Conferenza generale offre gli elementi necessari per la nascita di una « grande patria »:

- l'indispensabile riconciliazione grazie alla quale, nella logica del Padre nostro, si superano antiche e nuove discordie, si darà il mutuo perdono alle vecchie e nuove ingiustizie, si perdoneranno antiche e nuove offese, si restaurerà la pace;

- la solidarietà, aiuto di alcuni per rendere sopportabile il peso di altri e per condividere con gli altri i propri obiettivi: « Occorre far valere il nuovo ideale di solidarietà di fronte all'effimera sete di potere »;18

- per l'integrazione dei nostri paesi gli uni con gli altri, vinte le barriere dell'isolamento, delle discriminazioni e dei disinteressi reciproci.

« Un fattore determinante che può contribuire notevolmente a superare gli assillanti problemi che oggi incombono su questo continente è l'integrazione latinoamericana »;19

- la profonda comunione della Chiesa riguardo alla volontà politica del progresso e del benessere.

47 Il patrimonio sociale e spirituale, contenuto in queste quattro parole chiave: riconciliazione, solidarietà, integrazione e comunione, possa trasformarsi nella più grande ricchezza dell'America Latina.

Sono questi i voti e le preghiere dei vescovi della IV Conferenza Generale dell'Episcopato Latinoamericano.

Sia anche il miglior regalo che la grazia di Dio possa concederci.

Pensiamo che questo patrimonio è compito e dovere di tutti e di ognuno.

48 A Nostra Signora di Guadalupe, stella della nuova evangelizzazione, affidiamo i nostri lavori.

Lei ha camminato con i nostri popoli dal primo annuncio di Cristo.

Da lei imploriamo oggi di riempire di ardore i nostri cuori per proclamare con nuovi metodi e nuove espressioni che « Gesù Cristo è lo stesso ieri, oggi e sempre ». ( Eb 13,8 )

Santo Domingo, 28 ottobre 1992

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18 Discorso inaugurale, n. 15
19 Discorso inaugurale, n. 15 e anche n. 17