Ex corde Ecclesiae

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Costituzione Apostolica sulle Università cattoliche

Introduzione

1 Nata dal cuore della Chiesa, l'Università cattolica si inserisce nel solco della tradizione risalente all'origine stessa dell'Università come istituzione, e si è sempre rivelata un centro incomparabile di creatività e di irradiazione del sapere per il bene dell'umanità.

Per sua vocazione, l'« Universitas magistrorum et scholarium » si consacra alla ricerca, all'insegnamento e alla formazione degli studenti, liberamente riuniti con i loro maestri nel medesimo amore del sapere.

Essa condivide con tutte le altre Università quel « gaudium de veritate », tanto caro a sant'Agostino, cioè la gioia di ricercare la verità, di scoprirla e di comunicarla1 in tutti i campi della conoscenza.

Suo compito privilegiato è quello di « unificare esistenzialmente nel lavoro intellettuale due ordini di realtà che troppo spesso si tende ad opporre come se fossero antitetiche: la ricerca della verità e la certezza di conoscere già la fonte della verità ».

2 Per lunghi anni io stesso ho fatto una benefica esperienza, che mi ha interiormente arricchito, di ciò che è proprio della vita universitaria: l'ardente ricerca della verità e la sua trasmissione disinteressata ai giovani e a tutti coloro che imparano a ragionare con rigore, per agire con rettitudine e servire meglio la società umana.

Desidero, perciò, condividere con tutti la mia profonda stima per l'Università cattolica, mentre esprimo vivo apprezzamento per lo sforzo che in essa viene fatto nei vari settori della conoscenza.

In particolare, desidero manifestare la mia gioia per i molteplici incontri che il Signore mi ha concesso di avere, nel corso dei viaggi apostolici, con le comunità universitarie cattoliche dei diversi Continenti.

Esse sono per me un segno vivente e promettente della fecondità dell'intelligenza cristiana nel cuore di ogni cultura.

Esse mi danno la fondata speranza di una nuova fioritura della cultura cristiana nel molteplice e ricco contesto del nostro tempo in mutazione, il quale si trova certamente di fronte a gravi sfide, ma è anche portatore di tante promesse sotto l'azione dello Spirito di verità e di amore.

Desidero esprimere, poi, compiacimento e gratitudine ai numerosissimi professori cattolici impegnati in Università non cattoliche.

Il loro compito di accademici e di scienziati, vissuto nella luce della fede cristiana, è da considerare prezioso per il bene delle Università in cui insegnano.

La loro presenza, infatti, è uno stimolo continuo alla ricerca disinteressata della verità e della sapienza che viene dall'alto.

3 Fin dall'inizio del pontificato, è stato mio impegno scambiare queste idee e sentimenti con i miei collaboratori più stretti, che sono i cardinali, con la Congregazione per l'educazione cattolica, come pure con le donne e gli uomini di cultura di tutto il mondo.

Infatti, il dialogo della Chiesa con le culture del nostro tempo è quel settore vitale, in cui « si gioca il destino della Chiesa e del mondo in questa fine del secolo XX ».2

Non c'è che una cultura: quella dell'uomo, dall'uomo e per l'uomo.

E la Chiesa, esperta in umanità, secondo il giudizio formulato dal mio predecessore Paolo VI all'ONU, grazie alle sue Università cattoliche e al loro patrimonio umanistico e scientifico, esplora i misteri dell'uomo e del mondo, rischiarandoli alla luce che le dona la rivelazione.

4 È onore e responsabilità dell'Università cattolica consacrarsi senza riserve alla causa della verità.

È, questa, la sua maniera di servire a un tempo la dignità dell'uomo e la causa della Chiesa, la quale ha « l'intima convinzione che la verità è la sua vera alleata … e che la conoscenza e la ragione sono fedeli ministri della fede ».3

Senza per nulla trascurare l'acquisizione di conoscenze utili, l'Università cattolica si distingue per la sua libera ricerca di tutta la verità intorno alla natura, all'uomo e a Dio.

La nostra epoca, infatti, ha urgente bisogno di questa forma di servizio disinteressato, che è quello di proclamare il senso della verità, valore fondamentale senza il quale si estinguono la libertà, la giustizia e la dignità dell'uomo.

Per una sorta di universale umanesimo, l'Università cattolica si dedica completamente alla ricerca di tutti gli aspetti della verità nel loro legame essenziale con la Verità suprema, che è Dio.

Essa, quindi, senza alcun timore, ma piuttosto con entusiasmo s'impegna su tutte le vie del sapere, consapevole di essere preceduta da colui che è « Via, Verità e Vita » ( Gv 14,6 ), il Logos, il cui Spirito di intelligenza e di amore dona alla persona umana di trovare, con la sua intelligenza, la realtà ultima che ne è la fonte e il termine, ed è il solo capace di donare in pienezza quella Sapienza, senza la quale l'avvenire del mondo sarebbe in pericolo.

5 È nel contesto della ricerca disinteressata della verità che prende luce e significato il rapporto tra fede e ragione.

« Intellege ut credas; crede ut intellegas »: questo invito di sant'Agostino vale anche per le Università cattoliche, chiamate a esplorare arditamente le ricchezze della rivelazione e quelle della natura, perché lo sforzo congiunto dell'intelligenza e della fede consenta agli uomini di raggiungere la piena misura della loro umanità, creata a immagine e somiglianza di Dio, rinnovata ancora più mirabilmente, dopo il peccato, nel Cristo e chiamata a risplendere nella luce dello Spirito.

6 L'Università cattolica, per l'incontro che stabilisce tra l'insondabile ricchezza del messaggio salvifico del Vangelo e la pluralità e immensità dei campi del sapere in cui la incarna, permette alla Chiesa di istituire un dialogo di incomparabile fecondità con tutti gli uomini di qualsiasi cultura.

L'uomo, infatti, vive di una vita degna grazie alla cultura e, se trova la sua pienezza in Cristo, non c'è dubbio che il Vangelo, raggiungendolo e rinnovandolo in tutte le sue dimensioni, è fecondo anche per la cultura, della quale l'uomo stesso vive.

7 Nel mondo di oggi, caratterizzato da sviluppi tanto rapidi nella scienza e nella tecnologia, i compiti dell'Università cattolica assumono un'importanza e un'urgenza sempre maggiore.

Difatti, le scoperte scientifiche e tecnologiche, se da una parte comportano un'enorme crescita economica e industriale, dall'altra impongono ineludibilmente la necessaria corrispondente ricerca del significato, al fine di garantire che le nuove scoperte siano usate per l'autentico bene dei singoli e della società umana nel suo insieme.

Se è responsabilità di ogni Università ricercare un tale significato, l'Università cattolica è chiamata in modo speciale a rispondere a questa esigenza: la sua ispirazione cristiana le consente di includere nella sua ricerca la dimensione morale, spirituale e religiosa e di valutare le conquiste della scienza e della tecnica nella prospettiva della totalità della persona umana.

In questo contesto le Università cattoliche sono chiamate ad un continuo rinnovamento sia perché Università, sia perché cattoliche.

Infatti, « è in gioco il significato della ricerca scientifica e della tecnologia, della convivenza sociale, della cultura, ma, più in profondità ancora, è in gioco il significato stesso dell'uomo ».4

Tale rinnovamento esige la chiara consapevolezza che, per il suo carattere cattolico, l'Università è resa più capace di fare la ricerca disinteressata della verità: ricerca, dunque, che non è subordinata né condizionata da interessi particolari di qualsiasi genere.

8 Avendo già dedicato alle Università e Facoltà ecclesiastiche la costituzione apostolica « Sapientia Christiana », mi è parso doveroso proporre alle Università cattoliche un analogo testo di riferimento che sia per loro come la « magna charta », arricchita dall'esperienza tanto lunga e feconda della Chiesa nel settore universitario, e aperta alle realizzazioni promettenti dell'avvenire, che richiede coraggiosa inventiva e rigorosa fedeltà.

9 Il presente documento è rivolto specialmente ai dirigenti delle Università cattoliche, alle rispettive comunità accademiche, a tutti coloro che di esse si interessano, particolarmente ai vescovi, alle Congregazioni religiose e alle Istituzioni ecclesiali, ai numerosi laici impegnati nella grande missione dell'istruzione superiore.

Lo scopo è di far sì che si attui « una presenza, per così dire, pubblica, costante e universale del pensiero cristiano in tutto lo sforzo diretto a promuovere la cultura superiore, e inoltre a formare tutti gli studenti, in modo che diventino uomini e donne veramente insigni per sapere, pronti a svolgere compiti impegnativi nella società e a testimoniare la loro fede di fronte al mondo ».5

10 Oltre che alle Università cattoliche, mi rivolgo anche alle numerose Istituzioni cattoliche di studi superiori.

Secondo la loro natura e i propri obiettivi, esse hanno in comune alcune o tutte le caratteristiche di una Università e offrono un proprio contributo alla Chiesa e alla società sia mediante la ricerca, sia mediante l'educazione o la preparazione professionale.

Anche se questo documento riguarda specificamente l'Università cattolica, esso intende abbracciare tutte le Istituzioni cattoliche di insegnamento superiore, impegnate a trasformare il messaggio del Vangelo di Cristo negli animi e nelle culture.

È pertanto con grande fiducia e speranza che invito tutte le Università cattoliche a perseguire il loro compito insostituibile.

La loro missione appare sempre più necessaria per l'incontro della Chiesa con lo sviluppo delle scienze e con le culture del nostro tempo.

Insieme con tutti i fratelli vescovi, che condividono con me l'incarico pastorale, desidero manifestarvi la profonda convinzione che l'Università cattolica è senza alcun dubbio uno dei migliori strumenti che la Chiesa offre alla nostra epoca, la quale è alla ricerca di certezza e di sapienza.

Avendo la missione di portare la buona novella a tutti gli uomini, la Chiesa non deve mai cessare di interessarsi a questa istituzione.

Le Università cattoliche, infatti, con l'investigazione e l'insegnamento l'aiutano a trovare nella maniera adatta ai tempi moderni i tesori antichi e nuovi della cultura, « nova et vetera », secondo la parola di Gesù ( Mt 13,52 ).

11 Mi rivolgo, infine, a tutta la Chiesa, convinto che le Università cattoliche sono necessarie alla sua crescita e allo sviluppo della cultura cristiana e del progresso umano.

Perciò, l'intera comunità ecclesiale è invitata a dare il suo appoggio alle Istituzioni cattoliche di insegnamento superiore e ad assisterle nel loro processo di sviluppo e di rinnovamento.

Essa è invitata in special modo a tutelare i diritti e la libertà di queste Istituzioni nella società civile, a offrire loro un sostegno economico, soprattutto in quei Paesi che ne hanno più urgente bisogno, e a fornire assistenza nella fondazione di nuove Università cattoliche, dove ce ne sia necessità.

Mi auguro che queste disposizioni, basate sull'insegnamento del Concilio Vaticano II, sulle direttive del Codice di diritto canonico, permettano alle Università cattoliche e alle altre Istituzioni cattoliche di studi superiori di adempiere la loro indispensabile missione nel nuovo avvento di grazia che si apre sul nuovo millennio.

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1 « Confessiones », X, XXIII, 33: « In effetti, la vita beata è la gioia derivante dalla verità, poiché questa gioia deriva da te che sei la verità, Dio mia luce, salvezza del mio volto, Dio mio »;
S. Thomae, «De Malo», IX, 1: « È infatti naturale all'uomo aspirare alla conoscenza della verità »
2 Ai Cardinali, 10 novembre 1979
3 Card. Newman, « The Idea of a University »
4 Discorso del 25 aprile 1989, n. 3
5 Gravissimum Educationis 10