Ex corde Ecclesiae

Indice

L'identità dell'Università Cattolica

I Parte - Identità e missione

A. L'identità dell'Università Cattolica

1. Natura e obiettivi

12 Ogni Università, in quanto Università, è una comunità accademica che, in modo rigoroso e critico, contribuisce alla tutela e allo sviluppo della dignità umana e dell'eredità culturale mediante la ricerca, l'insegnamento e i diversi servizi offerti alle comunità locali, nazionali e internazionali.

Essa gode di quell'autonomia istituzionale che è necessaria per assolvere efficacemente le sue funzioni e garantisce ai suoi membri la libertà accademica nella salvaguardia dei diritti dell'individuo e della comunità, entro le esigenze della verità e del bene comune.6

« Autonomia istituzionale » sta a significare che il governo di un'istituzione accademica è e rimane interno all'istituzione.

« Libertà accademica » è la garanzia data a quanti si occupano di insegnamento e di ricerca, di poter cercare, nell'ambito del proprio campo specifico di conoscenza e conformemente ai metodi propri di tale area, la verità ovunque l'analisi e l'evidenza li conducono, e di poter insegnare e pubblicare i risultati di tale ricerca, tenuti presenti i criteri citati, e cioè nella salvaguardia dei diritti dell'individuo e della comunità nelle esigenze della verità e del bene comune.

13 Poiché l'obiettivo di un'Università cattolica è quello di garantire in forma istituzionale una presenza cristiana nel mondo universitario di fronte ai grandi problemi della società e della cultura ( la nozione di cultura usata in questo documento, comprende una duplice dimensione: quella umanistica e quella socio-storica ).

« Col termine generico di "cultura" si vogliono indicare tutti quei mezzi, con i quali l'uomo affina ed esplica le molteplici sue doti spirituali e fisiche; procura di ridurre in suo potere il cosmo stesso con la conoscenza e il lavoro; rende più umana la vita sociale sia nella famiglia che in tutta la società civile, mediante il progresso del costume e delle istituzioni; infine, con l'andar del tempo, esprime, comunica e conserva nelle sue opere le grandi esperienze e aspirazioni spirituali, affinché possano servire al progresso di molti, anzi di tutto il genere umano.

Di conseguenza, la cultura presenta necessariamente un aspetto storico e sociale, e la voce "cultura" assume spesso un significato sociologico ed etnologico »,7 essa deve possedere, in quanto cattolica, le seguenti essenziali caratteristiche:

1) un'ispirazione cristiana da parte non solo dei singoli, ma anche della comunità universitaria come tale;

2) un'incessante riflessione, alla luce della fede cattolica, sul crescente tesoro della conoscenza umana, al quale cerca di offrire un contributo con le proprie ricerche;

3) la fedeltà al messaggio cristiano così come è presentato dalla Chiesa;

4) l'impegno istituzionale al servizio del popolo di Dio e della famiglia umana nel loro itinerario verso quell'obiettivo trascendente che dà significato alla vita.

14 « Alla luce di queste quattro caratteristiche, è evidente che oltre all'insegnamento, alla ricerca e ai servizi comuni a tutte le Università, un'Università cattolica, per impegno istituzionale, apporta al suo compito l'ispirazione e la luce del messaggio cristiano.

In una Università cattolica, quindi, gli ideali, gli atteggiamenti e i principi cattolici permeano e informano le attività universitarie conformemente alla natura e all'autonomia proprie di tali attività.

In una parola, essendo al tempo stesso Università e cattolica, essa deve essere insieme una comunità di studiosi, che rappresentano diversi campi della conoscenza umana, e un'istituzione accademica, in cui il cattolicesimo è presente in modo vitale ».8

15 L'Università cattolica, quindi, è il luogo in cui gli studiosi esaminano a fondo la realtà con i metodi propri di ogni disciplina accademica, e in tal modo contribuiscono all'arricchimento del tesoro delle conoscenze umane.

Ciascuna disciplina viene studiata in modo sistematico, le varie discipline poi vengono portate a dialogo tra loro al fine del reciproco arricchimento.

Tale ricerca, oltre ad aiutare uomini e donne nel perseguimento costante della verità offre un'efficace testimonianza, oggi tanto necessaria, della fiducia che ha la Chiesa nel valore intrinseco della scienza e della ricerca.

In una Università cattolica la ricerca comprende necessariamente:

a) il perseguimento di un'integrazione della conoscenza;

b) il dialogo tra fede e ragione;

c) una preoccupazione etica; e

d) una prospettiva teologica.

16 L'integrazione della conoscenza è un processo che rimane sempre da perfezionare.

Inoltre, l'incremento del sapere nel nostro tempo, a cui si aggiunge il crescente frazionamento della conoscenza in seno alle singole discipline accademiche, rende tale compito sempre più difficile.

Ma un'Università, e specialmente un'Università di organismi protesi alla ricerca della verità …

Occorre, pertanto, promuovere tale superiore sintesi, nella quale soltanto troverà appagamento quella sete di verità che è iscritta profondamente nel cuore dell'uomo ».9

Il card. Newman osserva che un'Università « dichiara di assegnare ad ogni studio, che essa accoglie, il suo proprio posto e i suoi giusti confini, di definire i diritti, di stabilire i reciproci rapporti e di attuare l'intercomunione di ognuno e di tutti ».

Guidati dai contributi specifici della filosofia e della teologia, gli studiosi universitari saranno impegnati in uno sforzo costante per determinare la relativa collocazione e il significato di ciascuna delle diverse discipline nel quadro di una visione della persona umana e del mondo illuminata dal Vangelo e, quindi, dalla fede in Cristo-Logos, come centro della creazione e della storia umana.

17 Nel promuovere detta integrazione l'Università cattolica deve impegnarsi, più specificamente, nel dialogo tra fede e ragione, in modo che si possa vedere più profondamente come fede e ragione si incontrino nell'unica verità.

Pur conservando ciascuna disciplina accademica la propria integrità e i propri metodi, questo dialogo mette in evidenza che la « ricerca metodica in ogni ramo del sapere, se condotta in maniera veramente scientifica e secondo le leggi morali, non può mai trovarsi in reale contrasto con la fede.

Le cose terrene e le realtà della fede, infatti, hanno origine dal medesimo Dio ».10

Ad un gruppo di scienziati facevo osservare che « mentre ragione e fede rappresentano senza dubbio due ordini distinti di conoscenza, ciascuno autonomo relativamente ai suoi metodi, entrambi infine devono convergere nella scoperta di una sola realtà totale che ha la sua origine in Dio ».

La vitale interazione dei due distinti livelli di conoscenza dell'unica verità conduce a un maggior amore per la verità stessa e contribuisce ad una più ampia comprensione del significato della vita umana e del fine della creazione.

18 Poiché il sapere deve servire la persona umana, nell'Università cattolica la ricerca viene sempre effettuata con la preoccupazione delle implicazioni etiche e morali, insite sia nei suoi metodi che nelle sue scoperte.

Pur presente in ogni ricerca, questa preoccupazione è particolarmente urgente nel campo della ricerca scientifica e tecnologica.

« È essenziale che ci convinciamo della priorità dell'etico sul tecnico, del primato della persona sulle cose, della superiorità dello spirito sulla materia.

La causa dell'uomo sarà servita solo se la conoscenza è unita alla coscienza.

Gli uomini di scienza aiuteranno realmente l'umanità solo se conserveranno "il senso della trascendenza dell'uomo sul mondo e di Dio sull'uomo" ».11

19 La teologia svolge un ruolo particolarmente importante nella ricerca di una sintesi del sapere, come anche nel dialogo tra fede e ragione.

Essa porta, altresì, un contributo a tutte le altre discipline nella loro ricerca di significato, non solo aiutandole ad esaminare in qual modo le rispettive scoperte influiranno sulle persone e sulla società, ma fornendo anche una prospettiva e un orientamento che non sono contenuti nelle loro metodologie.

A sua volta, l'interazione con queste altre discipline e le loro scoperte arricchisce la teologia, offrendole una migliore comprensione del mondo di oggi e rendendo la ricerca teologica più aderente alle presenti esigenze.

Attesa la specifica importanza della teologia tra le discipline accademiche, ogni Università cattolica dovrà avere una Facoltà o, almeno, una cattedra di teologia.12

20 Data l'intima relazione tra investigazione e insegnamento, conviene che le sopra indicate esigenze della ricerca influiscano su tutto l'insegnamento.

Mentre ciascuna disciplina viene insegnata in maniera sistematica e in base ai propri metodi, la interdisciplinarietà, sostenuta dall'apporto della filosofia e della teologia, aiuta gli studenti ad acquistare una visione organica della realtà e a sviluppare un desiderio incessante di progresso intellettuale.

Nella comunicazione del sapere, poi, si mette in risalto come la ragione umana nella sua riflessione si apre a interrogativi sempre più vasti e come la risposta completa ad essi proviene dall'alto attraverso la fede.

Inoltre, le implicazioni morali, presenti in ciascuna disciplina, sono esaminate come parte integrante dell'insegnamento della stessa disciplina; ciò perché l'intero processo educativo sia rivolto in definitiva allo sviluppo integrale della persona.

Infine, la teologia cattolica, insegnata in piena fedeltà alla Scrittura, alla tradizione e al magistero della Chiesa, offrirà una chiara conoscenza dei principi del Vangelo, la quale arricchirà il significato della vita umana e le conferirà una nuova dignità.

Mediante la ricerca e l'insegnamento gli studenti siano formati nelle varie discipline in modo da diventare veramente competenti nel settore specifico, cui si dedicheranno al servizio della società e della Chiesa, ma nello stesso tempo siano addestrati a testimoniare la loro fede davanti al mondo.

2. La Comunità universitaria

21 L'Università cattolica persegue i propri obiettivi anche mediante l'impegno di formare una comunità autenticamente umana, animata dallo spirito di Cristo.

La fonte della sua unità scaturisce dalla comune consacrazione alla verità, dalla medesima visione della dignità umana e, in ultima analisi, dalla persona e dal messaggio di Cristo che dà all'istituzione il suo carattere distintivo.

Come risultato di questa impostazione, la comunità universitaria è animata da uno spirito di libertà e di carità; è caratterizzata dal rispetto reciproco, dal dialogo sincero, dalla tutela dei diritti di ciascuno.

Assiste tutti i suoi membri nel raggiungere la pienezza come persone umane.

Ogni membro della comunità, a sua volta, aiuta a promuovere l'unità e contribuisce, secondo il proprio ruolo e le proprie capacità, alle decisioni che riguardano la comunità stessa, nonché a mantenere e a rafforzare il carattere cattolico dell'istituzione.

22 I docenti universitari si sforzino di migliorare sempre la propria competenza e di inquadrare il contenuto, gli obiettivi, i metodi e i risultati della ricerca di ciascuna disciplina nel contesto di una coerente visione del mondo.

I docenti cristiani sono chiamati ad essere testimoni ed educatori di un'autentica vita cristiana, la quale manifesti la raggiunta integrazione tra fede e cultura, tra competenza professionale e sapienza cristiana.

Tutti i docenti saranno ispirati dagli ideali accademici e dai principi di una vita autenticamente umana.

23 Gli studenti sono sollecitati a perseguire un'educazione che armonizzi l'eccellenza dello sviluppo umanistico e culturale con la formazione professionale specializzata.

Detto sviluppo deve esser tale che essi si sentano incoraggiati a continuare la ricerca della verità e del suo significato durante tutta la vita, dato che « è necessario che lo spirito sia coltivato in modo che si sviluppino le facoltà dell'ammirazione, dell'intuizione, della contemplazione, e si diventi capaci di formarsi un giudizio personale e di coltivare il senso religioso, morale e sociale ».13

Il card. Newman descrive così l'ideale perseguito: « Viene formata una mentalità che dura tutta la vita, e i cui attributi sono la libertà, l'equità, la tranquillità, la moderazione e la sapienza ».

Ciò li renderà idonei ad acquistare o, se lo hanno già, ad approfondire uno stile di vita autenticamente cristiano.

Essi devono essere coscienti della serietà della loro professione e sentire la gioia di essere domani « leaders » qualificati, testimoni di Cristo nei luoghi in cui dovranno svolgere il loro compito.

24 I dirigenti e il personale amministrativo in una Università cattolica promuovano la crescita costante dell'Università e della sua comunità mediante una gestione di servizio.

La dedizione e la testimonianza del personale non accademico sono indispensabili per l'identità e per la vita dell'Università.

25 Molte Università cattoliche sono state fondate da Congregazioni religiose e continuano a dipendere dal loro appoggio.

Le Congregazioni religiose, che si dedicano all'apostolato dell'istruzione superiore, sono sollecitate ad aiutare queste istituzioni nel rinnovamento del loro impegno e a continuare a preparare religiosi e religiose capaci di dare un positivo contributo alla missione dell'Università cattolica.

Inoltre, le attività universitarie sono per tradizione un mezzo grazie al quale i laici possono svolgere un importante ruolo nella Chiesa.

Oggi, nella maggior parte delle Università cattoliche, la comunità accademica è composta in maggioranza da laici, i quali assumono in numero crescente alte funzioni e responsabilità di direzione.

Questi laici cattolici rispondono alla chiamata della Chiesa « ad essere presenti, all'insegna del coraggio e della creatività intellettuale, nei posti privilegiati della cultura, quali sono il mondo dell'educazione: Scuola e Università ».14

Il futuro delle Università cattoliche dipende, in gran parte, dal competente e generoso impegno dei laici cattolici.

La Chiesa vede la loro crescente presenza in queste istituzioni come un segno di grande speranza e una conferma dell'insostituibile vocazione del laicato nella Chiesa e nel mondo, con la fiducia che esso, nell'esercizio del proprio ruolo, « illumini e ordini tutte le realtà temporali, in modo che sempre si compiano e si sviluppino secondo Cristo, e siano di lode al Creatore e al Redentore ».15

26 La comunità universitaria di molte istituzioni cattoliche include colleghi appartenenti ad altre Chiese, ad altre comunità ecclesiali e religioni, nonché colleghi che non professano alcun credo religioso.

Questi uomini e queste donne con la loro formazione ed esperienza contribuiscono al progresso delle diverse discipline accademiche o allo svolgimento di altri compiti universitari.

3. L'Università Cattolica nella Chiesa

27 Affermandosi come Università, ogni Università cattolica mantiene con la Chiesa un rapporto che è essenziale alla sua identità istituzionale.

Come tale, essa partecipa più direttamente alla vita della Chiesa particolare in cui ha sede; ma, nello stesso tempo - essendo inserita, come istituzione accademica, nella comunità internazionale del sapere e della ricerca - partecipa e contribuisce alla vita della Chiesa universale, assumendo pertanto uno speciale legame con la Santa Sede in ragione del servizio di unità, che è chiamata a compiere per l'intera Chiesa.

Da questo suo essenziale rapporto con la Chiesa derivano quali conseguenze la fedeltà dell'Università, come istituzione, al messaggio cristiano, il riconoscimento e l'adesione all'autorità magisteriale della Chiesa in materia di fede e morale.

I membri cattolici della comunità universitaria, a loro volta, sono anch'essi chiamati a una fedeltà personale alla Chiesa, con tutto quanto questo comporta.

Dai membri non cattolici, infine, ci si attende il rispetto del carattere cattolico dell'istituzione in cui prestano la loro opera, mentre l'Università, a sua volta, rispetterà la loro libertà religiosa.16

28 I vescovi hanno la particolare responsabilità di promuovere le Università cattoliche e specialmente di seguirle e assisterle nel mantenimento e nel rafforzamento della loro identità cattolica anche nei confronti delle autorità civili.

Ciò sarà più adeguatamente ottenuto creando e mantenendo rapporti stretti, personali e pastorali tra l'Università e le autorità ecclesiastiche, caratterizzati da fiducia reciproca, coerente collaborazione e continuo dialogo.

Anche se non entrano direttamente nel governo interno dell'Università, i vescovi « non devono essere considerati agenti esterni, bensì partecipi della vita dell'Università cattolica ».17

29 La Chiesa, accettando « la legittima autonomia della cultura umana e specialmente delle scienze », riconosce anche la libertà accademica dei singoli studiosi nella disciplina di propria competenza, in accordo con i principi e i metodi della scienza, a cui essa si riferisce,18 ed entro le esigenze della verità e del bene comune.

Anche la teologia, come scienza, ha un suo legittimo posto nell'Università accanto alle altre discipline.

Essa, come le compete, ha principi e metodi propri che la definiscono appunto come scienza.

Purché aderiscano a tali principi e ne applichino il rispettivo metodo, i teologi godono anch'essi della medesima libertà accademica.

I vescovi incoraggino il lavoro creativo dei teologi.

Essi servono la Chiesa mediante la ricerca condotta in modo rispettoso del metodo teologico.

Essi cercano di comprender meglio, di sviluppare ulteriormente e di comunicare più efficacemente il senso della rivelazione cristiana come è trasmessa dalla Sacra Scrittura, dalla tradizione e dal magistero della Chiesa.

Essi studiano anche le vie, mediante le quali la teologia può portare luce sulle questioni specifiche, poste dalla cultura odierna.

Nello stesso tempo, poiché la teologia cerca la comprensione della verità rivelata, la cui autentica interpretazione è affidata ai vescovi della Chiesa,19 è elemento intrinseco ai principi e al metodo propri della ricerca e dell'insegnamento della loro disciplina accademica, che i teologi debbano rispettare l'autorità dei vescovi e aderire alla dottrina cattolica secondo il grado di autorità con cui essa è insegnata.20

In ragione dei rispettivi ruoli collegati tra loro, il dialogo tra i vescovi e i teologi è essenziale; e ciò è vero specialmente oggi, quando i risultati della ricerca sono tanto rapidamente e ampiamente diffusi attraverso i mezzi di comunicazione sociale.21

Indice

6 Gaudium et Spes 59;
Gravissimum Educationis 10
7 Gaudium et Spes 53
8 « L'Université Catholique dans le monde moderne». Document final du II Congrès des délégués des Universités catholiques, Roma, 20-29 novembre 1972, §1
9 Discorso al Convegno Internazionale delle Università cattoliche, 25 aprile 1989
10 Gaudium et Spes 36
11 Discorso all'Unesco, Parigi, 2 giugno 1980
12 Gravissimum Educationis 10
13 Gaudium et Spes 59
14 Giovanni Paolo II, Christifideles Laici 44
15 Lumen Gentium 31
16 Dignitatis Humanae 2
17 Discorso ai Direttori di scuole superiori, 12 settembre 1987, n. 4
18 Gaudium et Spes 59
19 Dei Verbum 8-10
20 Lumen Gentium 25
21 Sacra Congregazione per la dottrina della fede, « Instructio de ecclesiali theologi vocatione Donum Veritatis », 24 maggio 1990