Mater et magistra |
162 I progressi scientifico-tecnici, lo sviluppo economico, i miglioramenti nelle condizioni di vita sono certamente elementi positivi di una civiltà.
Però dobbiamo ricordare che non sono né possono essere considerati valori supremi, nei confronti dei quali rivestono carattere essenzialmente strumentale.
163 Rileviamo con amarezza che nei paesi economicamente sviluppati non sono pochi gli esseri umani nei quali si è attenuata o spenta o capovolta la coscienza della gerarchia dei valori; nei quali cioè i valori dello spirito sono trascurati o dimenticati o negati; mentre i progressi delle scienze, delle tecniche, lo sviluppo economico, il benessere materiale vengono caldeggiati e propugnati spesso come preminenti e perfino elevati ad unica ragione di vita.
Ciò costituisce un'insidia dissolvitrice tra le più deleterie nell'opera che i popoli economicamente sviluppati prestano ai popoli in fase di sviluppo economico: popoli, nei quali, non di rado, per antica tradizione, la coscienza di alcuni tra i più importanti valori umani è ancora viva e operante.
164 Attentare a quella coscienza è essenzialmente immorale.
Essa invece va rispettata e, per quanto possibile, chiarita e sviluppata, perché rimanga quello che è: fondamento di vera civiltà.
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