Sacerdotalis caelibatus |
33 Il regno di Dio, che non è di questo mondo, ( Gv 18,30) è qui sulla terra presente in mistero, e giungerà alla sua perfezione con la venuta gloriosa del Signore Gesù.61
Di questo regno la Chiesa costituisce quaggiù il germe e l'inizio; e mentre va lentamente ma sicuramente crescendo, anela al regno perfetto e con tutte le forze brama di unirsi col suo Re nella gloria.62
Il pellegrinante popolo di Dio è, nella storia, in cammino verso la sua vera patria ( Fil 3,20 ) dove si manifesterà in pienezza la filiazione divina dei redenti; ( 1 Gv 3,2 ) e dove splenderà definitivamente la trasfigurata bellezza della Sposa dell'Agnello divino.65
34 Il nostro Signore e Maestro ha detto che alla risurrezione… non si prende moglie né marito, ma si è come angeli di Dio in cielo. ( Mt 22,30 )
Nel mondo dell'uomo, per tanta parte impegnato nelle cure terrene e dominato assai spesso dai desideri della carne, ( 1 Gv 2,16 ) il prezioso dono divino della perfetta continenza per il regno dei cieli costituisce appunto un segno particolare dei beni celesti,68 annunzia la presenza sulla terra degli ultimi tempi della salvezza ( 1 Cor 7,29-31 ) con l'avvento di un mondo nuovo e anticipa in qualche modo la consumazione del regno, affermandone i valori supremi che un giorno rifulgeranno in tutti i figli di Dio.
È, perciò, una testimonianza della necessaria tensione del popolo di Dio verso l'ultima meta del pellegrinaggio terrestre e incitamento per tutti a levare lo sguardo alle cose superne, là dove Cristo siede alla destra del Padree dove la nostra vita é nascosta con Cristo in Dio, finché si manifesterà nella gloria ( Col 3,1-4 )
Indice |
61 | Gaudium et Spes 39 |
62 | Lumen Gentium 5 |
65 | Lumen Gentium 48 |
68 | Perfectae Caritatis 12 |