Evangelii nuntiandi |
12 Ma egli attua parimente questa proclamazione attraverso innumerevoli segni, che formano lo stupore delle folle e, nel contempo, le trascinano verso di lui per vederlo, ascoltarlo e lasciarsi trasformare da lui: malati guariti, acqua cambiata in vino, pane moltiplicato, morti che ritornano alla vita.
E tra tutti, il segno al quale egli dà una grande importanza: i piccoli, i poveri sono evangelizzati, diventano suoi discepoli, si riuniscono « nel suo nome » nella grande comunità di quelli che credono in lui.
Perché il Gesù che dichiarava: « Devo annunziare la buona novella del Regno di Dio », ( Lc 4,43 ) è lo stesso Gesù di cui Giovanni Evangelista diceva che era venuto e doveva morire « per riunire insieme i figli di Dio dispersi ». ( Gv 11,52 )
Così egli compie la rivelazione, completandola e confermandola con ogni manifestazione che fa di se medesimo, mediante le parole e le opere, i segni e i miracoli, e più particolarmente mediante la sua morte, la sua risurrezione e l'invio dello Spirito di Verità.31
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31 | Dei Verbum 4 |