Evangelii nuntiandi |
23 L'annuncio, in effetti, non acquista tutta la sua dimensione, se non quando è inteso, accolto, assimilato e allorché fa sorgere in colui che l'ha ricevuto un'adesione del cuore.
Adesione alle verità che, per misericordia, il Signore ha rivelate.
Ma più ancora, adesione al programma di vita - vita ormai trasformata - che esso propone.
Adesione, in una parola, al Regno, cioè al « mondo nuovo », al nuovo stato di cose, alla nuova maniera di essere, di vivere, di vivere insieme, che il Vangelo inaugura.
Una tale adesione, che non può restare astratta e disincarnata, si rivela concretamente mediante un ingresso visibile nella comunità dei fedeli.
Così dunque, quelli, la cui vita si è trasformata, penetrano in una comunità che è di per sé segno di trasformazione e di novità di vita: è la Chiesa, sacramento visibile della salvezza.53
Ma, a sua volta, l'ingresso nella comunità ecclesiale si esprimerà attraverso molti altri segni che prolungano e dispiegano il segno della Chiesa.
Nel dinamismo dell'evangelizzazione, colui che accoglie il Vangelo come Parola che salva, ( Rm 1,16; 1 Cor 1,18 ) lo traduce normalmente in questi gesti sacramentali: adesione alla Chiesa, accoglimento dei Sacramenti, che manifestano e sostengono questa adesione mediante la grazia, che conferiscono.
Indice |
53 | Lumen Gentium 1; Lumen Gentium 9; Lumen Gentium 48; Gaudium et Spes 42; Gaudium et Spes 45; Ad Gentes 1; Ad Gentes 5 |