Evangelii nuntiandi |
24 Finalmente, chi è stato evangelizzato a sua volta evangelizza.
Qui è la prova della verità, la pietra di paragone dell'evangelizzazione: è impensabile che un uomo abbia accolto la Parola e si sia dato al Regno, senza diventare uno che a sua volta testimonia e annunzia.
Al termine di queste considerazioni sul senso dell'evangelizzazione, occorre presentare un'ultima osservazione, che Noi stimiamo illuminante per le riflessioni che seguono.
L'Evangelizzazione, abbiamo detto, è un processo complesso e dagli elementi vari: rinnovamento dell'umanità, testimonianza, annuncio esplicito, adesione del cuore, ingresso nella comunità, accoglimento dei segni, iniziative di apostolato.
Questi elementi possono apparire contrastanti e persino esclusivi.
Ma in realtà sono complementari e si arricchiscono vicendevolmente.
Bisogna sempre guardare ciascuno di essi integrandolo con gli altri.
Il merito del recente Sinodo sta nell'averci costantemente invitati a comporre questi elementi, più che ad opporli tra di loro, al fine di avere la piena comprensione dell'attività evangelizzatrice della Chiesa.
È questa visione globale, che ora vogliamo esporre nell'esaminare il contenuto dell'evangelizzazione, i mezzi per evangelizzare, e nel precisare a chi si indirizza l'annuncio evangelico e chi ne ha oggi l'incarico.
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