Catechesi tradendae |
40 È di conforto costatare che, durante la IV assemblea generale del sinodo e negli anni che l'hanno seguita, la chiesa ha largamente condiviso questa preoccupazione: come fare la catechesi ai bambini e ai giovani?
Dio voglia che l'attenzione, così risvegliata, duri per lungo tempo nella coscienza della chiesa!
In questo senso, il sinodo è stato prezioso per tutta la chiesa,
quando si è sforzato di tratteggiare con la maggior precisione possibile il volto complesso della gioventù d'oggi;
quando ha mostrato che questa gioventù adopera un linguaggio, nel quale occorre saper tradurre con pazienza e saggezza, senza tradirlo, il messaggio di Gesù;
quando ha dimostrato che, a dispetto delle apparenze, questa gioventù porta, anche se spesso in modo confuso, più ancora che una disponibilità ed un'apertura, un vero desiderio di conoscere questo « Gesù chiamato Cristo »: ( Mt 1,16 )
quando ha rivelato, finalmente, che l'opera della catechesi, se la si vuol compiere con rigore e serietà, è oggi più ardua e faticosa che mai, a causa degli ostacoli e delle difficoltà di ogni sorta che si ergono davanti a lei, ma anche più confortante che mai, a causa della profondità delle risposte che essa riceve da parte dei bambini e dei giovani.
Si tratta di un tesoro, sul quale la chiesa può e deve contare negli anni avvenire.
Alcune categorie di giovani destinatari della catechesi richiedono una speciale attenzione a motivo della loro condizione particolare.
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