Catechesi tradendae |
48 Questa osservazione vale più ancora per la catechesi che viene fatta nel quadro liturgico e, in particolare, durante l'assemblea eucaristica: rispettando la natura specifica ed il ritmo proprio di questo quadro, l'omelia riprende l'itinerario di fede, proposto dalla catechesi, e lo porta al suo naturale compimento; parimenti, essa spinge i discepoli del Signore a riprendere ogni giorno il loro itinerario spirituale nella verità, nell'adorazione e nel rendimento di grazie.
In questo senso si può dire che la pedagogia catechetica trova essa pure la sua origine ed il suo compimento nell'eucaristia, entro l'orizzonte completo dell'anno liturgico.
La predicazione, incentrata sui testi biblici, deve permettere allora, a sua volta, di familiarizzare i fedeli con l'insieme dei misteri della fede e delle norme della vita cristiana.
Bisogna dedicare grande attenzione all'omelia: né troppo lunga né troppo breve, sempre accuratamente preparata, sostanziosa e appropriata, e riservata ai ministri ordinati.
Tale omelia deve avere il suo posto in ogni eucaristia domenicale e festiva, ma anche nella celebrazione dei battesimi, delle liturgie penitenziali, dei matrimoni, dei funerali.
È questo uno dei vantaggi del rinnovamento liturgico.
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