Vita consecrata |
43 Nella vita consacrata la funzione dei Superiori e delle Superiore, anche locali, ha sempre avuto una grande importanza sia per la vita spirituale che per la missione.
In questi anni di ricerche e di mutamenti si è talvolta sentita la necessità di una revisione di questo ufficio.
Ma occorre riconoscere che chi esercita l'autorità non può abdicare al suo compito di primo responsabile della comunità, quale guida dei fratelli e delle sorelle nel cammino spirituale e apostolico.
Non è facile, in ambienti fortemente segnati dall'individualismo, far riconoscere ed accogliere la funzione che l'autorità svolge a vantaggio di tutti.
Si deve, però, riaffermare l'importanza di questo compito, che si rivela necessario proprio per consolidare la comunione fraterna e non vanificare l'obbedienza professata.
Se l'autorità deve essere prima di tutto fraterna e spirituale e se, di conseguenza, chi ne è rivestito deve saper coinvolgere mediante il dialogo i confratelli e le consorelle nel processo decisionale, conviene tuttavia ricordare che tocca all'autorità l'ultima parola, e ad essa compete poi di far rispettare le decisioni prese.92
Indice |
92 | Congregazione per gli Istituti di Vita Consacrata e le società di Vita Apostolica, Istr. La vita fraterna in comunità « Congregavit nos in unum Christi amor » ( 2 febbraio 1994 ), 47-53: Città del Vaticano 1994, pp. 58-64; Cod. Dirit. Can. can. 618; Propositio 19 |