Vita consecrata

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La vita consacrata e la Chiesa particolare

48 Un ruolo significativo spetta alle persone consacrate anche all'interno delle Chiese particolari.

È questo un aspetto che, partendo dalla dottrina conciliare sulla Chiesa come comunione e mistero e sulle Chiese particolari come porzione del Popolo di Dio nelle quali « è veramente presente e agisce la Chiesa di Cristo una, santa, cattolica e apostolica »,107 è stato approfondito e codificato in vari documenti successivi.

Alla luce di questi testi appare in tutta evidenza il fondamentale rilievo che la collaborazione delle persone consacrate con i Vescovi riveste per l'armonioso sviluppo della pastorale diocesana.

Molto possono contribuire i carismi della vita consacrata all'edificazione della carità nella Chiesa particolare.

Le varie forme in cui vengono vissuti i consigli evangelici, infatti, sono espressione e frutto di doni spirituali ricevuti da fondatori e fondatrici e, come tali, costituiscono una « esperienza dello Spirito, trasmessa ai propri discepoli per essere da questi vissuta, custodita, approfondita e costantemente sviluppata in sintonia con il Corpo di Cristo in perenne crescita ».108

L'indole propria di ciascun Istituto comporta uno stile particolare di santificazione e di apostolato, che tende a consolidarsi in una determinata tradizione, caratterizzata da elementi oggettivi.109

Per questo la Chiesa ha cura che gli Istituti crescano e si sviluppino secondo lo spirito dei fondatori e delle fondatrici e le loro sane tradizioni.110

Di conseguenza, è riconosciuta ai singoli Istituti una giusta autonomia , grazie alla quale essi possono valersi di una propria disciplina e conservare integro il loro patrimonio spirituale ed apostolico.

È compito degli Ordinari dei luoghi conservare e tutelare tale autonomia.111

Pertanto ai Vescovi è chiesto di accogliere e stimare i carismi della vita consacrata, dando loro spazio nei progetti della pastorale diocesana.

Una particolare premura devono avere per gli Istituti di diritto diocesano, che sono affidati alla cura speciale del Vescovo del luogo.

Una diocesi che restasse senza vita consacrata, oltre a perdere tanti doni spirituali, appropriati luoghi di ricerca di Dio, specifiche attività apostoliche e metodologie pastorali, rischierebbe di trovarsi grandemente indebolita in quello spirito missionario che è proprio della maggioranza degli Istituti.112

È pertanto doveroso corrispondere al dono della vita consacrata, che lo Spirito suscita nella Chiesa particolare, accogliendolo generosamente con rendimento di grazie.

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107 Christus Dominus 11
108 Congregazione per i Religiosi e gli Istituti Secolari e Congregazioni per i Vescovi, Note direttive sulle relazioni tra i Vescovi e i Religiosi nella Chiesa Mutuae relationes ( 14 maggio 1978 ), 11: AAS 70 ( 1978 ), 480
109 Congregazione per i Religiosi e gli Istituti Secolari e Congregazioni per i Vescovi, Note direttive sulle relazioni tra i Vescovi e i Religiosi nella Chiesa Mutuae relationes ( 14 maggio 1978 ), 11: AAS 70 ( 1978 ), 480
110 Cod. Dirit. Can. can 576
111 Cod. Dirit. Can. can 586;
Congregazione per i Religiosi e gli Istituti Secolari e Congregazioni per i Vescovi, Note direttive sulle relazioni tra i Vescovi e i Religiosi nella Chiesa Mutuae relationes ( 14 maggio 1978 ), 13: AAS 70 ( 1978 ), 481-482
112 Ad gentes 18