Vita consecrata |
97 Consacrati e consacrate manifestino, con delicato rispetto unito a coraggio missionario, che la fede in Gesù Cristo illumina tutto il campo dell'educazione, non pregiudicando, ma piuttosto confermando ed elevando gli stessi valori umani.
In tal modo essi si fanno testimoni e strumenti della potenza dell'Incarnazione e della forza dello Spirito.
Questo loro compito è una delle espressioni più significative di quella maternità che la Chiesa, ad immagine di Maria, esercita verso tutti i suoi figli.237
È per questo che il Sinodo ha esortato insistentemente le persone consacrate a riprendere con nuovo impegno, là dove è possibile, la missione dell'educazione con scuole di ogni tipo e grado, Università e Istituti superiori.238
Facendo mia l'indicazione sinodale, invito caldamente i membri degli Istituti dediti all'educazione ad essere fedeli al loro carisma originario ed alle loro tradizioni, consci che l'amore preferenziale per i poveri trova una sua particolare applicazione nella scelta dei mezzi atti a liberare gli uomini da quella grave forma di miseria che è la mancanza di formazione culturale e religiosa.
Data l'importanza che le Università e le Facoltà cattoliche ed ecclesiastiche assumono nel campo dell'educazione e dell'evangelizzazione, gli Istituti che ne hanno la conduzione siano consci della loro responsabilità, facendo sì che in esse, mentre si dialoga attivamente con l'attuale contesto culturale, sia conservata la peculiare indole cattolica, in piena fedeltà al Magistero della Chiesa.
Inoltre, secondo le circostanze, i membri di questi Istituti e Società siano pronti ad entrare nelle strutture educative statali.
A questo tipo di intervento sono particolarmente chiamati, per loro specifica vocazione, i membri degli Istituti secolari.
Indice |
237 | Giovanni Paolo II, Sapienta christiana II |
238 | Propositio 41 |