Vita consecrata |
102 Dal momento che « il dialogo interreligioso fa parte della missione evangelizzatrice della Chiesa »,248 gli Istituti di vita consacrata non possono esimersi dall'impegnarsi anche in questo campo, ciascuno secondo il proprio carisma e seguendo le indicazioni dell'autorità ecclesiastica.
La prima forma di evangelizzazione nei confronti di fratelli e sorelle di altra religione sarà la stessa testimonianza di una vita povera, umile e casta, permeata di amore fraterno per tutti.
Nel medesimo tempo, la libertà di spirito che è propria della vita consacrata favorirà quel « dialogo di vita »249 in cui si attua un modello fondamentale di missione e di annuncio del Vangelo di Cristo.
Per favorire la mutua conoscenza, il vicendevole rispetto e la carità, gli Istituti religiosi potranno inoltre coltivare opportune forme di dialogo, improntate a cordiale amicizia e reciproca sincerità, con gli ambienti monastici di altre religioni.
Un altro ambito di collaborazione con uomini e donne di diversa tradizione religiosa è costituito dalla comune sollecitudine per la vita umana, che va dalla compassione per la sofferenza fisica e spirituale, all'impegno per la giustizia, la pace e la salvaguardia del creato.
In questi settori saranno soprattutto gli Istituti di vita attiva a cercare l'intesa con i membri di altre religioni, in quel « dialogo delle opere »250 che prepara la via ad una condivisione più profonda.
Un campo particolare di incontro operoso con persone di altre tradizioni religiose è pure quello della ricerca e della promozione della dignità della donna.
Nell'ottica dell'uguaglianza e della giusta reciprocità tra uomo e donna, un servizio prezioso può essere reso soprattutto dalle donne consacrate.251
Questi e altri impegni delle persone consacrate a servizio del dialogo interreligioso esigono una adeguata preparazione nella formazione iniziale e nella formazione permanente, come pure nello studio e nella ricerca,252 dal momento che in questo non facile settore occorre profonda conoscenza del cristianesimo e delle altre religioni, accompagnata da fede solida e da maturità spirituale ed umana.
Indice |
248 | Giovanni Paolo II, Redemptoris missio 55 |
249 | Pontificio Consiglio per il Dialogo Interreligioso e Congregazione per l'Evangelizzazione dei Popoli, Istr. Dialogo e annuncio. Riflessioni e orientamenti ( 19 maggio 1991 ), 42, a: AAS 84 ( 1992 ), 428 |
250 | Pontificio Consiglio per il Dialogo Interreligioso e Congregazione per l'Evangelizzazione dei Popoli, Istr. Dialogo e annuncio. Riflessioni e orientamenti ( 19 maggio 1991 ), 42, b: AAS 84 ( 1992 ), 428 |
251 | Propositio 46 |
252 | Pontificio Consiglio per il Dialogo Interreligioso e Congregazione per l'Evangelizzazione dei Popoli, Istr. Dialogo e annuncio. Riflessioni e orientamenti ( 19 maggio 1991 ), 42, c: AAS 84 ( 1992 ), 428 |