Vita consecrata |
3 L'universale presenza della vita consacrata e il carattere evangelico della sua testimonianza mostrano con tutta evidenza - se ce ne fosse bisogno - che essa non è una realtà isolata e marginale , ma tocca tutta la Chiesa.
I Vescovi nel Sinodo lo hanno più volte confermato: « de re nostra agitur », « è cosa che ci riguarda ».1
In realtà, la vita consacrata si pone nel cuore stesso della Chiesa come elemento decisivo per la sua missione, giacché « esprime l'intima natura della vocazione cristiana »2 e la tensione di tutta la Chiesa-Sposa verso l'unione con l'unico Sposo.3
Al Sinodo è stato più volte affermato che la vita consacrata non ha svolto soltanto nel passato un ruolo di aiuto e di sostegno per la Chiesa, ma è dono prezioso e necessario anche per il presente e per il futuro del Popolo di Dio, perché appartiene intimamente alla sua vita, alla sua santità, alla sua missione.4
Le attuali difficoltà, che non pochi Istituti incontrano in alcune regioni del mondo, non devono indurre a sollevare dubbi sul fatto che la professione dei consigli evangelici sia parte integrante della vita della Chiesa, alla quale reca un prezioso impulso verso una sempre maggiore coerenza evangelica.5
Si potrà avere storicamente una ulteriore varietà di forme, ma non muterà la sostanza di una scelta che s'esprime nel radicalismo del dono di sé per amore del Signore Gesù e, in Lui, di ogni componente della famiglia umana.
Su questa certezza, che ha animato innumerevoli persone nel corso dei secoli, il popolo cristiano continua a contare, ben sapendo di poter trarre dall'apporto di queste anime generose un validissimo sostegno nel suo cammino verso la patria del cielo.
Indice |
1 | Propositio 2 |
2 | Ad gentes 18 |
3 | Lumen gentium 44; Paolo VI, Evangelica testificatio 7; Paolo VI, Evangelii nuntiandi 69 |
4 | Lumen gentium 44 |
5 | Giovanni Paolo II, Discorso all'Udienza generale ( 28 settembre 1994 ), 5 |