Ecclesia in America

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Via alla solidarietà

" Da questo tutti sapranno che siete miei discepoli, se avrete amore gli uni per gli altri " ( Gv 13,35 )

La solidarietà, frutto della comunione

52 " In verità vi dico: ogni volta che avete fatto queste cose a uno solo di questi miei fratelli più piccoli, l'avete fatto a me " ( Mt 25,40; Mt 25,45 ).

La consapevolezza della comunione con Cristo e con i fratelli, che è a sua volta frutto della conversione, conduce a servire il prossimo in tutte le sue necessità, sia materiali che spirituali, perché in ogni uomo risplende il volto di Cristo.

Per questo, " la solidarietà è frutto della comunione che si fonda nel mistero di Dio uno e trino, e nel Figlio di Dio incarnato e morto per tutti.

Si esprime nell'amore del cristiano che cerca il bene degli altri, specialmente dei più bisognosi ".195

Da qui scaturisce per le Chiese particolari del Continente americano l'impegno alla reciproca solidarietà e alla condivisione dei doni spirituali e dei beni materiali con cui Dio le ha benedette, favorendo la disponibilità delle persone a lavorare dove necessario.

Partendo dal Vangelo, occorre promuovere una cultura della solidarietà che incentivi opportune iniziative di sostegno ai poveri ed agli emarginati, in modo speciale ai rifugiati, i quali si vedono forzati a lasciare i loro villaggi e le loro terre per sfuggire alla violenza.

La Chiesa in America deve stimolare gli organismi internazionali del Continente, affinché si stabilisca un ordine economico nel quale non domini soltanto il criterio del profitto, ma anche quelli della ricerca del bene comune nazionale ed internazionale, dell'equa distribuzione dei beni e della promozione integrale dei popoli.196

La dottrina della Chiesa, espressione delle esigenze della conversione

53 Mentre il relativismo ed il soggettivismo conoscono nel campo della dottrina morale una diffusione preoccupante, la Chiesa in America è chiamata ad annunciare con rinnovato vigore che la conversione consiste nell'adesione alla persona di Gesù Cristo, con tutte le implicazioni teologiche e morali illustrate dal Magistero ecclesiale.

Occorre riconoscere " il ruolo che svolgono, in questa linea, i teologi, i catechisti e gli insegnanti di religione che, esponendo la dottrina della Chiesa in fedeltà al Magistero, cooperano direttamente alla retta formazione della coscienza dei fedeli ".197

Se crediamo che Gesù è la Verità ( Gv 14,6 ), non possiamo non desiderare ardentemente d'essere suoi testimoni per avvicinare i fratelli alla verità piena che dimora nel Figlio di Dio fatto uomo, morto e risorto per la salvezza del genere umano.

" In tal modo potremo essere, in questo mondo, lampade viventi di fede, speranza e carità ".198

La dottrina sociale della Chiesa

54 Davanti ai gravi problemi di ordine sociale che, con caratteristiche diverse, sono presenti in tutta l'America, il cattolico sa di poter trovare nella dottrina sociale della Chiesa la risposta da cui partire per individuare le soluzioni concrete.

Diffondere tale dottrina costituisce, pertanto, un'autentica priorità pastorale.

Perciò è importante " che in America gli operatori di evangelizzazione ( Vescovi, sacerdoti, insegnanti, animatori pastorali, ecc. ) assimilino questo tesoro che è la dottrina sociale della Chiesa e, da essa illuminati, si rendano capaci di leggere la realtà attuale e di cercare delle vie per l'azione ".199

A tale proposito, va privilegiata la formazione dei fedeli laici capaci di lavorare, in nome della fede in Cristo, per la trasformazione delle realtà terrene.

Inoltre, sarà opportuno promuovere e sostenere lo studio di questa dottrina in tutti gli ambiti delle Chiese particolari in America e, soprattutto, in quello universitario, perché sia conosciuta con maggior profondità ed applicata alla società americana.

La complessa realtà sociale di questo Continente è un campo fecondo per l'analisi e l'applicazione dei principi universali di tale dottrina.

Per raggiungere questo obiettivo sarebbe assai utile un compendio o una sintesi autorizzata della dottrina sociale cattolica, compreso un " catechismo ", che mostri la relazione esistente tra di essa e la nuova evangelizzazione.

La parte che il Catechismo della Chiesa Cattolica dedica a tale materia, a proposito del settimo comandamento del decalogo, potrebbe costituire il punto di partenza di questo " Catechismo di dottrina sociale cattolica ".

Naturalmente, com'è avvenuto per il Catechismo della Chiesa Cattolica, anche questo si limiterebbe a formulare i principi generali, lasciando a successivi sviluppi applicativi la trattazione dei problemi collegati con le diverse situazioni locali.200

Nella dottrina sociale della Chiesa occupa un posto importante il diritto a un lavoro dignitoso.

Per questo, di fronte agli alti tassi di disoccupazione che affliggono molti Paesi americani e di fronte alle dure condizioni in cui versano non pochi lavoratori nell'industria e nelle campagne, " è necessario apprezzare il lavoro come elemento di realizzazione e di dignità della persona umana.

E responsabilità etica di una società organizzata promuovere e sostenere una cultura del lavoro ".201

Globalizzazione della solidarietà

55 Il complesso fenomeno della globalizzazione, come ho ricordato in precedenza, è una delle caratteristiche del mondo attuale, particolarmente riscontrabile in America.

Entro tale realtà multiforme, grande importanza riveste l'aspetto economico.

Con la sua dottrina sociale, la Chiesa offre un valido contributo alla problematica che presenta l'attuale economia globalizzata.

La sua visione morale in tale materia " poggia sulle tre pietre angolari fondamentali della dignità umana, della solidarietà e della sussidiarietà ".202

L'economia globalizzata dev'essere analizzata alla luce dei principi della giustizia sociale, rispettando l'opzione preferenziale per i poveri, che devono esser messi in grado di difendersi in un'economia globalizzata, e le esigenze del bene comune internazionale.

In realtà, " la dottrina sociale della Chiesa è la visione morale che mira a stimolare i governi, le istituzioni e le organizzazioni private affinché configurino un futuro congruente con la dignità di ogni persona.

In questa prospettiva si possono considerare le questioni che si riferiscono al debito estero, alla corruzione politica interna ed alla discriminazione sia all'interno delle Nazioni che tra di loro ".203

La Chiesa in America è chiamata non solo a promuovere una maggiore integrazione tra le Nazioni, contribuendo così a creare un'autentica cultura globalizzata della solidarietà,204 bensì a collaborare con ogni mezzo legittimo alla riduzione degli effetti negativi della globalizzazione, quali il dominio dei più forti sui più deboli, specialmente in campo economico, e la perdita dei valori delle culture locali in favore di una male intesa omogeneizzazione.

Peccati sociali che gridano al cielo

56 Alla luce della dottrina sociale della Chiesa si valuta più chiaramente anche la gravità dei " peccati sociali che gridano al cielo, perché generano violenza, rompono la pace e l'armonia tra le comunità di una stessa Nazione, tra le Nazioni e tra le diverse zone del Continente ".205

Tra questi si devono ricordare " il commercio di droghe, il riciclaggio di guadagni illeciti, la corruzione in qualunque ambiente, il terrore della violenza, la corsa agli armamenti, la discriminazione razziale, le disuguaglianze tra i gruppi sociali, l'irragionevole distruzione della natura ".206

Questi peccati manifestano una profonda crisi dovuta alla perdita del senso di Dio ed all'assenza di quei principi morali che devono guidare la vita di ogni uomo.

Senza riferimenti morali si cade nella bramosia illimitata della ricchezza e del potere, che offusca ogni visione evangelica della realtà sociale.

Non di rado, questo porta alcune istanze pubbliche a trascurare la situazione sociale.

Sempre più, in molti Paesi americani, domina un sistema noto come " neoliberismo "; sistema che, facendo riferimento ad una concezione economicista dell'uomo, considera il profitto e le leggi del mercato come parametri assoluti a scapito della dignità e del rispetto della persona e del popolo.

Tale sistema si è tramutato, talvolta, in giustificazione ideologica di alcuni atteggiamenti e modi di agire in campo sociale e politico, che causano l'emarginazione dei più deboli.

Di fatto, i poveri sono sempre più numerosi, vittime di determinate politiche e strutture spesso ingiuste.207

La migliore risposta, a partire dal Vangelo, per questa drammatica situazione è la promozione della solidarietà e della pace, in vista dell'effettiva realizzazione della giustizia.

A tal fine occorre incoraggiare e aiutare quanti sono esempio di onestà nell'amministrazione delle finanze pubbliche e della giustizia.

Come pure occorre appoggiare il processo di democratizzazione in atto in America,208 poiché in un sistema democratico sono maggiori le possibilità di controllo che permettono di evitare gli abusi.

" Lo Stato di diritto è la condizione necessaria per stabilire un'autentica democrazia ".209

Perché questa si possa sviluppare, è necessaria l'educazione civica e la promozione dell'ordine pubblico e della pace.

In effetti, " non vi è democrazia autentica e stabile senza giustizia sociale.

Per questo è necessario che la Chiesa ponga maggior attenzione alla formazione delle coscienze, prepari dirigenti sociali per la vita pubblica a tutti i livelli, promuova l'educazione civica, l'osservanza della legge e dei diritti umani, ed attui un maggior sforzo per la formazione etica della classe politica ".210

Il fondamento ultimo dei diritti umani

57 È opportuno ricordare che il fondamento su cui poggiano tutti i diritti umani è la dignità della persona.

" Il capolavoro divino, l'uomo, è immagine e somiglianza di Dio. Gesù ha assunto la nostra natura eccetto il peccato; ha promosso e difeso la dignità di ogni persona umana senza alcuna eccezione; è morto per la libertà di tutti.

Il Vangelo ci mostra come Cristo ha esaltato la centralità della persona umana nell'ordine naturale ( Lc 12,22-29 ), nell'ordine sociale e nell'ordine religioso, anche nei confronti della Legge ( Mc 2,27 ); difendendo l'uomo ed anche la donna ( Gv 8,11 ) e i bambini ( Mt 19,13-15 ), che nel suo tempo e nella sua cultura occupavano un posto secondario nella società.

Dalla dignità dell'uomo in quanto figlio di Dio nascono i diritti umani e i relativi doveri ".211

Per questa ragione, " ogni offesa alla dignità dell'uomo è offesa a Dio stesso, di cui è immagine ".212

Tale dignità è comune a tutti gli uomini senza eccezione, poiché tutti sono stati creati ad immagine di Dio ( Gen 1,26 ).

La risposta di Gesù alla domanda " Chi è il mio prossimo? " ( Lc 10,29 ) esige da ciascuno un atteggiamento di rispetto per la dignità dell'altro e di sollecita cura per lui, si trattasse anche di uno straniero o di un nemico ( Lc 10,30-37 ).

In ogni parte dell'America la consapevolezza che i diritti umani vanno rispettati è andata crescendo in questi ultimi tempi, tuttavia rimane ancora molto da fare, se si considerano le violazioni dei diritti di persone e di gruppi sociali ancora in atto nel Continente.

Amore preferenziale per i poveri e gli emarginati

58 " La Chiesa in America deve incarnare nelle sue iniziative pastorali la solidarietà della Chiesa universale verso i poveri e gli emarginati di ogni genere.

Il suo atteggiamento deve comprendere l'assistenza, la promozione, la liberazione e l'accoglienza fraterna.

L'obiettivo della Chiesa è che non vi sia alcun emarginato ".213

Il ricordo dei capitoli oscuri della storia dell'America, concernenti la pratica della schiavitù e altre situazioni di discriminazione sociale, non può non suscitare un sincero desiderio di conversione che conduca alla riconciliazione ed alla comunione.

L'attenzione ai più bisognosi scaturisce dalla scelta di amare in modo preferenziale i poveri.

Si tratta di un amore che non è esclusivo e non può essere pertanto interpretato come segno di parzialità o di settarismo;214 amando i poveri il cristiano segue gli atteggiamenti del Signore, il quale nella sua vita terrena si dedicò con sentimenti di particolare compassione alle necessità delle persone indigenti spiritualmente e materialmente.

L'opera della Chiesa in favore dei poveri in tutte le zone del Continente è importante; si deve però continuare a lavorare perché questa linea di azione pastorale sia sempre più finalizzata all'incontro con Cristo, il quale, da ricco che era, si fece povero per noi al fine di arricchirci per mezzo della sua povertà ( 2 Cor 8,9 ).

Occorre intensificare ed estendere quanto già si va facendo in questo campo, al fine di raggiungere il maggior numero di poveri.

La Sacra Scrittura ricorda che Dio ascolta il grido dei poveri ( Sal 34,7 ) e la Chiesa dev'essere attenta al grido dei più bisognosi.

Ascoltando la loro voce, essa " deve vivere con i poveri e partecipare dei loro dolori. […]

Col suo stile di vita, le sue priorità, le sue parole e le sue azioni essa deve testimoniare di essere in comunione e in solidarietà con loro ".215

Il debito estero

59 L'esistenza di un debito estero che soffoca non pochi popoli del Continente americano costituisce un problema complesso.

Pur senza entrare nei suoi numerosi aspetti, la Chiesa nella sua sollecitudine pastorale non può ignorare tale problema, poiché esso riguarda la vita di tante persone.

Per questo, diverse Conferenze Episcopali in America, consapevoli della sua gravità, hanno organizzato in proposito incontri di studio ed hanno pubblicato documenti tesi a indicare soluzioni operative.216

Anch'io ho espresso più volte la mia preoccupazione per questa situazione, diventata in alcuni casi insostenibile.

Nella prospettiva dell'ormai prossimo Grande Giubileo dell'anno 2000 e ricordando il significato sociale che i giubilei rivestivano nell'Antico Testamento, ho scritto: " Nello spirito del Libro del Levitico ( Lv 25,8-12 ), i cristiani dovranno farsi voce di tutti i poveri del mondo, proponendo il Giubileo come un tempo opportuno per pensare, tra l'altro, ad una consistente riduzione, se non proprio al totale condono, del debito internazionale, che pesa sul destino di molte nazioni ".217

Ribadisco l'auspicio, fatto proprio dai Padri sinodali, che il Pontificio Consiglio della Giustizia e della Pace, insieme con altri organismi competenti, come la sezione per i rapporti con gli Stati, della Segreteria di Stato, " cerchi, nello studio e nel dialogo con rappresentanti del Primo Mondo e con responsabili della Banca Mondiale e del Fondo Monetario Internazionale, vie di soluzione al problema del debito estero e normative che impediscano il ripetersi di simili situazioni in occasione di prestiti futuri ".218

Al livello più ampio possibile, sarebbe opportuno che " esperti in economia e in questioni monetarie, di fama internazionale, procedessero ad un'analisi critica dell'ordine economico mondiale, nei suoi aspetti positivi e negativi, così da correggere l'ordine attuale, e proponessero un sistema e dei meccanismi in grado di assicurare lo sviluppo integrale e solidale delle persone e dei popoli ".219

Lotta contro la corruzione

60 Anche in America il fenomeno della corruzione è notevolmente esteso.

La Chiesa può contribuire efficacemente a sradicare questo male dalla società civile con " una maggior presenza di laici cristiani qualificati che, per la loro educazione familiare, scolastica e parrocchiale, promuovano la pratica di valori come la verità, l'onestà, la laboriosità ed il servizio del bene comune ".220

Per raggiungere questo obiettivo, come pure per illuminare tutti gli uomini di buona volontà desiderosi di porre fine ai mali derivati dalla corruzione, occorre insegnare e diffondere il più possibile la parte che corrisponde a questo tema nel Catechismo della Chiesa Cattolica, promuovendo al tempo stesso tra i cattolici delle singole Nazioni la conoscenza dei documenti pubblicati al riguardo dalle Conferenze Episcopali delle altre Nazioni.221

I cristiani così formati contribuiranno in modo significativo alla soluzione del problema segnalato, impegnandosi a tradurre in pratica la dottrina sociale della Chiesa in tutti gli aspetti che toccano la loro vita e in quelli dove può giungere il loro apporto.

Il problema delle droghe

61 Circa il grave problema del commercio di droghe, la Chiesa in America può collaborare efficacemente con i responsabili delle Nazioni, i dirigenti di imprese private, le organizzazioni non governative e le istanze internazionali per sviluppare progetti tesi ad abolire tale commercio, che minaccia l'integrità dei popoli in America.222

Questa collaborazione deve estendersi agli organi legislativi, appoggiando le iniziative che impediscono il " riciclaggio di denaro ", favoriscono il controllo dei beni di coloro che sono coinvolti in tale traffico e fanno sì che la produzione ed il commercio delle sostanze chimiche da cui si ottengono le droghe avvengano secondo le norme di legge.

L'urgenza e la gravità del problema rendono impellente un appello ai diversi ambienti e gruppi della società civile per lottare uniti contro il commercio della droga.223

Per quanto concerne specificamente i Vescovi, è necessario - secondo un suggerimento dei Padri sinodali - che loro stessi, come Pastori del Popolo di Dio, denuncino con coraggio e con forza l'edonismo, il materialismo e quegli stili di vita che facilmente inducono alla droga.224

Occorre, altresì, tener presente che bisogna aiutare gli agricoltori poveri, affinché non cadano nella tentazione del denaro facile, ottenibile con la coltivazione delle piante da cui si ricavano le droghe.

In proposito gli Organismi internazionali possono offrire una preziosa collaborazione ai Governi favorendo con vari incentivi le produzioni agricole alternative.

Va pure incoraggiata l'opera di quanti si sforzano di recuperare coloro che fanno uso di droga, dedicando un'attenzione pastorale a chi è vittima della tossicodipendenza.

Di fondamentale importanza è offrire il giusto " senso della vita " alle nuove generazioni, che in mancanza di esso finiscono per cadere non di rado nella spirale perversa degli stupefacenti.

Questo lavoro di ricupero e di riabilitazione sociale può costituire, come l'esperienza insegna, un vero e proprio impegno di evangelizzazione.225

La corsa agli armamenti

62 Un fattore che paralizza gravemente il progresso di non poche Nazioni in America è la corsa agli armamenti.

Dalle Chiese particolari d'America deve alzarsi una voce profetica che denunci sia il riarmo che lo scandaloso commercio di armi da guerra, il quale assorbe ingenti somme di denaro che dovrebbero essere, invece, destinate a combattere la miseria ed a promuovere lo sviluppo.226

D'altra parte, l'accumulo di armamenti costituisce una causa di instabilità ed una minaccia per la pace.227

Ecco perché la Chiesa rimane vigilante di fronte al rischio di conflitti armati anche tra Nazioni sorelle.

Essa, quale segno e strumento di riconciliazione e di pace, deve cercare " con tutti i mezzi possibili, anche con la via della mediazione e dell'arbitrato, di agire in favore della pace e della fraternità tra i popoli ".228

Cultura della morte e società dominata dai potenti

63 In America, come in altre parti del mondo, sembra oggi profilarsi un modello di società in cui dominano i potenti, emarginando e persino eliminando i deboli: penso qui ai bambini non nati, vittime indifese dell'aborto; agli anziani ed ai malati incurabili, talora oggetto di eutanasia; ed ai tanti altri esseri umani messi ai margini dal consumismo e dal materialismo.

Né posso dimenticare il non necessario ricorso alla pena di morte, quando altri " mezzi incruenti sono sufficienti per difendere dall'aggressore e per proteggere la sicurezza delle persone […].

Oggi, infatti, a seguito delle possibilità di cui lo Stato dispone per reprimere efficacemente il crimine rendendo inoffensivo colui che l'ha commesso, senza togliergli definitivamente la possibilità di redimersi, i casi di assoluta necessità di soppressione del reo "sono ormai molto rari, se non addirittura praticamente inesistenti" ".229

Un simile modello di società è improntato alla cultura della morte ed è perciò in contrasto col messaggio evangelico.

Dinanzi a tale desolante realtà, la Comunità ecclesiale intende sempre più impegnarsi a difesa della cultura della vita.

In proposito, i Padri sinodali, facendo eco ai recenti documenti del Magistero della Chiesa, hanno ribadito con vigore l'incondizionata venerazione e la totale dedizione in favore della vita umana dal momento del concepimento fino a quello della morte naturale, ed esprimono la condanna di mali come l'aborto e l'eutanasia.

Per mantenere questi insegnamenti della legge divina e naturale, è essenziale promuovere la conoscenza della dottrina sociale della Chiesa, ed impegnarsi affinché i valori della vita e della famiglia siano riconosciuti e difesi nel costume sociale e negli ordinamenti dello Stato.230

Accanto alla tutela della vita, va intensificata, mediante molteplici istituzioni pastorali, un'attiva promozione delle adozioni ed una costante assistenza alle donne con gravidanze problematiche, sia prima che dopo la nascita del figlio.

Speciale attenzione pastorale va, inoltre, riservata alle donne che hanno subito o attivamente procurato l'aborto.231

Come non rendere grazie a Dio e come non esprimere vivo apprezzamento ai fratelli e sorelle nella fede che in America, uniti ad altri cristiani e ad innumerevoli persone di buona volontà, sono impegnati nel difendere con ogni mezzo legale la vita e nel tutelare il nascituro, il malato incurabile e i disabili?

La loro azione è ancor più meritoria se si considerano l'indifferenza di molti, le minacce eugenetiche e gli attentati alla vita e alla dignità umana, che vengono quotidianamente perpetrati dappertutto.232

Questa stessa premura va diretta agli anziani, talora trascurati e lasciati in balia di se stessi.

Essi vanno rispettati come persone; è importante realizzare per loro iniziative di accoglienza e di assistenza, che promuovano i loro diritti e assicurino per quanto possibile il loro benessere fisico e spirituale.

Gli anziani vanno protetti dalle situazioni e pressioni che potrebbero spingerli verso il suicidio; in particolare, essi vanno oggi sostenuti contro la tentazione del suicidio assistito e dell'eutanasia.

Insieme con i Pastori del Popolo di Dio in America, faccio appello ai " cattolici che operano nel campo medico-sanitario ed a quanti ricoprono cariche pubbliche, come pure a quanti sono impegnati nell'insegnamento, affinché facciano tutto il possibile per difendere le vite che corrono maggior pericolo, agendo con una coscienza rettamente formata secondo la dottrina cattolica.

I Vescovi e i presbiteri hanno, in questo campo, la speciale responsabilità di dare instancabile testimonianza a favore del Vangelo della vita e nell'esortare i fedeli ad agire conseguentemente ".233

Al tempo stesso, è indispensabile che la Chiesa in America illumini con opportuni interventi l'elaborazione delle decisioni delle assemblee legislative, stimolando i cittadini, sia i cattolici che le altre persone di buona volontà, a costituire organizzazioni per promuovere validi progetti di legge ed opporsi a quanti minacciano la famiglia e la vita, che sono due realtà inseparabili.

Ai nostri giorni occorre in modo speciale tener presente quanto si riferisce alla diagnosi prenatale, perché non si leda in alcuna maniera la dignità umana.

I popoli indigeni e gli americani di origine africana

64 Se la Chiesa in America, fedele al Vangelo di Cristo, intende percorrere la via della solidarietà, deve dedicare una speciale attenzione a quelle etnie che ancor oggi sono oggetto di ingiuste discriminazioni.

In effetti, occorre sradicare ogni tentativo di emarginazione nei confronti delle popolazioni indigene.

Questo implica, in primo luogo, che si devono rispettare i loro territori e i patti stabiliti con esse; ugualmente, occorre rispondere ai loro legittimi bisogni sociali, sanitari, culturali.

E come dimenticare l'esigenza di riconciliazione tra i popoli indigeni e le società in cui vivono?

Vorrei qui ricordare che anche gli americani di origine africana continuano a subire, in alcune zone, pregiudizi etnici, che costituiscono per loro un serio ostacolo all'incontro con Cristo.

Dal momento che ogni persona, di qualunque razza e condizione, è stata creata da Dio a sua immagine, occorre promuovere programmi concreti, in cui non deve mancare la preghiera in comune, i quali favoriscano la comprensione e la riconciliazione tra popoli diversi, costituendo ponti di amore cristiano, di pace e di giustizia tra tutti gli uomini.234

Per raggiungere questi obiettivi è indispensabile formare competenti operatori pastorali, capaci di servirsi, nella catechesi e nella liturgia, di metodi già legittimamente " inculturati ", evitando sincretismi che facciano ricorso ad un'esposizione parziale della genuina dottrina cristiana.

Così pure, si otterrà più facilmente un numero adeguato di Pastori che svolgano la loro attività tra gli indigeni, se ci si preoccuperà di promuovere le vocazioni al sacerdozio ed alla vita consacrata tra questi popoli.235

La problematica degli immigrati

65 Il Continente americano ha conosciuto nella sua storia molti movimenti di immigrazione, con schiere di uomini e di donne giunti nelle varie regioni con la speranza di un futuro migliore.

Il fenomeno continua anche oggi ed interessa, in particolare, numerose persone e famiglie provenienti da Nazioni latino-americane, che si sono stanziate nelle regioni del Nord del Continente, fino a costituire in alcuni casi una parte considerevole della popolazione.

Spesso esse recano con sé un patrimonio culturale e religioso ricco di significativi elementi cristiani.

La Chiesa è consapevole dei problemi suscitati da questa situazione ed è impegnata a sviluppare con ogni sforzo la propria azione pastorale tra tali immigrati, per favorirne l'insediamento nel territorio e per suscitare allo stesso tempo un atteggiamento di accoglienza da parte delle popolazioni locali, nella convinzione che dalla mutua apertura deriverà un arricchimento per tutti.

Le comunità ecclesiali non mancheranno di vedere nel fenomeno una specifica chiamata a vivere il valore evangelico della fraternità ed insieme l'invito ad imprimere rinnovato slancio alla propria religiosità per una più incisiva azione evangelica.

In questo senso i Padri sinodali hanno ricordato che " la Chiesa in America deve essere avvocata vigilante che difende, contro ogni ingiusta restrizione, il diritto naturale di ogni persona a muoversi liberamente all'interno della sua Nazione e da una Nazione all'altra.

Bisogna porre attenzione ai diritti dei migranti e delle loro famiglie ed al rispetto della loro dignità umana, anche nei casi di immigrazioni non legali ".236

Nei confronti dei migranti occorre un comportamento ospitale ed accogliente, che li incoraggi ad inserirsi nella vita ecclesiale, fatte salve sempre la loro libertà e la loro peculiare identità culturale.

A tal fine, risulta quanto mai proficua la collaborazione tra le Diocesi da cui essi provengono e quelle in cui sono accolti, anche mediante specifiche strutture pastorali previste nella legislazione e nella prassi della Chiesa.237

Si può assicurare così una cura pastorale il più possibile adeguata e completa.

La Chiesa in America deve essere mossa dalla costante sollecitudine di non far mancare un'efficace evangelizzazione a quanti sono arrivati di recente e ancora non conoscono Cristo.238

Indice

195 Propositio 67
196 Propositio 67
197 Propositio 68
198 Propositio 68
199 Propositio 69
200 Sinodo dei Vescovi, Seconda Assemblea generale straordinaria, Relazione finale Ecclesia sub verbo Dei mysteria Christi celebrans pro salute mundi ( 7 dicembre 1985 ), II, B, a, 4: Ench. Vat. 9, n. 1797;
Giovanni Paolo II, Fidei Depositum;
Cat. Chiesa Cat. 24
201 Propositio 69
202 Propositio 74
203 Propositio 74
204 Propositio 67
205 Propositio 70
206 Propositio 70
207 Propositio 73
208 Propositio 70
209 Propositio 72
210 Propositio 72
211 Propositio 72
212 III Conferenza Generale dell'Episcopato Latino-americano, Puebla, febbraio 1979, Messaggio ai popoli dell'America Latina, n. 306
213 Propositio 73
214 Congregazione per la Dottrina della Fede, Istr. Libertatis conscientia ( 22 marzo 1986 ), 68: AAS 79 ( 1987 ), 583-584
215 Propositio 73
216 Propositio 75
217 Giovanni Paolo II, Tertio Millennio Adveniente 51
218 Propositio 75
219 Propositio 75
220 Propositio 37
221 Propositio 37;
Giovanni Paolo II, Apostolos Suos IV
222 Propositio 38
223 Propositio 38
224 Propositio 38
225 Propositio 38
226 Pontificio Consiglio della Giustizia e della Pace, Il commercio internazionale delle armi.
Una riflessione etica ( 1 maggio 1994 ): Ench. Vat. 14, nn. 1071-1154
227 Propositio 76
228 Propositio 76
229 Cat. Chiesa Cat. 2267;
Giovanni Paolo II, Evangelium Vitae 56
230 Propositio 13
231 Propositio 13
232 Propositio 13
233 Propositio 13
234 Propositio 19
235 Propositio 18
236 Propositio 20
237 Congregazione per i Vescovi, Istr. Nemo est ( 22 agosto 1969 ), 16: AAS 61 ( 1969 ), 621-622;
Cod. Diritto Can. can 294;
Cod. Diritto Can. can 518;
Codice dei Canoni delle Chiese Orientali, can. 280 § 1
238 Propositio 20