Ecclesia in Europa |
17 Ringraziamo il Signore per il grande e confortante segno di speranza costituito dai progressi che ha saputo realizzare il cammino ecumenico nella prospettiva della verità, della carità e della riconciliazione.
Si tratta di uno dei grandi doni dello Spirito Santo per un Continente, come quello europeo, che ha dato origine alle gravi divisioni tra i cristiani nel secondo millennio, e che soffre ancora molto per le conseguenze di esse.
Ricordo con commozione alcuni momenti di grande intensità sperimentati durante i lavori sinodali e l'unanime convinzione, espressa anche dai Delegati Fraterni, che tale cammino - nonostante i problemi che ancora permangono e quelli nuovi che vanno nascendo - non può essere interrotto, ma deve continuare con rinnovato ardore, con più profonda determinazione e con l'umile disponibilità di tutti al perdono reciproco. Volentieri faccio mie alcune espressioni dei Padri sinodali, poiché « il progresso nel dialogo ecumenico, che ha il suo fondamento più profondo nello stesso Verbo di Dio, rappresenta un segno di grande speranza per la Chiesa di oggi: la crescita dell'unità tra i cristiani, infatti, è di mutuo arricchimento per tutti ».28
Occorre « guardare con gioia ai progressi fin qui ottenuti nel dialogo sia con i fratelli delle Chiese ortodosse sia con quelli delle comunità ecclesiali provenienti dalla Riforma, riconoscendo in essi un segno dell'azione dello Spirito, per la quale lodare e ringraziare il Signore ».29
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28 | Propositio 9 |
29 | Propositio 9 |