Ecclesia in Europa |
30 Il Vangelo della speranza, infine, è forza e appello alla conversione anche in campo ecumenico.
Nella certezza che l'unità dei cristiani corrisponda al comando del Signore « perché tutti siano una cosa sola » ( Gv 17,11 ), e che essa si presenti oggi come una necessità per una maggiore credibilità nell'evangelizzazione e come contributo all'unità dell'Europa, è necessario che tutte le Chiese e Comunità ecclesiali « siano aiutate e invitate a interpretare il cammino ecumenico come un "andare insieme" verso Cristo »53 e verso l'unità visibile da lui voluta, così che l'unità nella diversità rifulga nella Chiesa come dono dello Spirito Santo, artefice di comunione.
Perché ciò si realizzi occorre da parte di tutti un paziente e costante impegno, animato da genuina speranza e, al tempo stesso, da sobrio realismo, orientato alla « valorizzazione di ciò che già ci unisce, alla sincera stima reciproca, all'eliminazione dei pregiudizi, alla conoscenza e all'amore vicendevoli ».54
In questa linea, l'adoperarsi per l'unità, se vuole poggiarsi su solide fondamenta, non può non comprendere la ricerca appassionata della verità, attraverso un dialogo e un confronto che, mentre riconoscono i risultati finora raggiunti, li sappiano valorizzare come stimolo per un ulteriore cammino nel superamento delle divergenze che ancora dividono i cristiani.
31 Bisogna continuare con determinazione il dialogo, senza arrendersi di fronte a difficoltà e fatiche: esso sia condotto « sotto diversi aspetti ( dottrinale, spirituale e pratico ) seguendo la logica dello scambio dei doni, che lo Spirito suscita in ogni Chiesa ed educando le comunità e i fedeli, soprattutto i giovani, a vivere momenti di incontro e a fare dell'ecumenismo rettamente inteso una dimensione ordinaria della vita e dell'azione ecclesiale ».55
Questo dialogo costituisce una delle preoccupazioni principali della Chiesa, soprattutto in questa Europa, che nello scorso millennio ha visto nascere troppe divisioni tra i cristiani, ed è oggi incamminata verso una sua maggiore unità.
Non possiamo fermarci in questo cammino, né possiamo tornare indietro!
Dobbiamo continuarlo e viverlo con fiducia, perché la stima reciproca, la ricerca della verità, la collaborazione nella carità e, soprattutto, l'ecumenismo della santità, con l'aiuto di Dio, non potranno non portare i loro frutti.
32 Nonostante le inevitabili difficoltà, invito tutti a riconoscere e valorizzare, con amore e fraternità, il contributo che le Chiese Cattoliche Orientali, con la loro stessa presenza, la ricchezza della loro tradizione, la testimonianza della loro « unità nella diversità », l'inculturazione da esse realizzata nell'annuncio del Vangelo, la diversità dei loro riti, possono offrire per una più reale edificazione dell'unità.56
Nello stessotempo, voglio rassicurare ancora una volta i pastori, i fratelli e le sorelle delle Chiese ortodosse che la nuova evangelizzazione non va confusa in nessun modo con il proselitismo, fermo restando il dovere del rispetto della verità, della libertà e della dignità di ogni persona.
Indice |
53 | Propositio 9 |
54 | Propositio 9 |
55 | Propositio 9 |
56 | Propositio 22 |