Formazione dei futuri Sacerdoti |
Il decreto conciliare "Inter mirifica", affrontando il complesso fenomeno moderno degli strumenti della comunicazione sociale, ha con ciò stesso messo in luce numerosi problemi di carattere pastorale e formativo.
Essi riguardano l'intero Popolo di Dio: il clero, il laicato, le istituzioni di apostolato e di educazione e, tra queste, in primo luogo i Seminari.
Le brevi indicazioni date a tale proposito, nel n. 16 di detto Decreto e sviluppate successivamente nel n. 111 dell'Istruzione "Communio et progressio" e nel n. 68 della "Ratio fundamentalis", costituiscono ormai un importante punto di riferimento per gli Istituti di formazione sacerdotale ( le Facoltà teologiche, i Seminari e gli Studentati dei Religiosi ), offrendo ad essi efficaci stimoli per l'attività didattica e praticopastorale.
Data però la grande diversità delle situazioni locali, è comprensibile che l'impegno formativo ed i relativi frutti a tale riguardo non sono dappertutto uguali.
Trattandosi di un campo relativamente nuovo, per il quale mancano talvolta esperienze specifiche ed insegnanti ben preparati, l'intera opera formativa si profila in vari casi ancora difficile, poco sistematica e lacunosa.
Si notano talvolta delle carenze organizzative e tecniche e dei ritardi, i quali contrastano con la rapida evoluzione che si sta attualmente realizzando nei sistemi e nelle tecniche di comunicazione, coinvolgendo l'intero universo culturale, sociale e spirituale della persona umana ( cf. Giovanni Paolo II, Messaggio per la XIX Giornata mondiale delle Comunicazioni Sociali, 15 aprile 1985 ).
Perché la preparazione dei futuri sacerdoti in questo campo sia meno inadeguata e risponda sempre meglio ai gravi compiti che li attendono, la Congregazione per l'Educazione Cattolica, dopo numerose consultazioni con esperti in materia e, in modo particolare, con la Pontificia Commissione per le Comunicazioni Sociali, ha il piacere di offrire ai Seminari i presenti "Orientamenti", nella speranza di facilitare così in qualche modo le loro responsabilità educative.
Al di là dei possibili futuri sviluppi e della diversità delle situazioni, a tutti gli Istituti di formazione sacerdotale s'impone oggi con grande urgenza un comune nucleo di questioni fondamentali, concernenti la condotta personale dei recettori, l'uso pastorale dei mass media e la formazione specialistica per compiti particolari.
In base alle esperienze di questi ultimi anni, per tutti e tre i livelli formativi vengono qui impartite alcune indicazioni generali, lasciando agli Ecc.mi Vescovi ed ai Rev.di Educatori di servirsene secondo le concrete circostanze e necessità locali.
Non v'è alcun dubbio che nel cammino formativo delineato in questo documento si noteranno certi limiti.
Ma siamo persuasi che esso, anche così come è, ad un lettore benevolo ed attento si rivelerà sufficientemente stimolante ed atto ad imprimere all'intera opera educativa dei Seminari un indirizzo più conforme alle intenzioni del Concilio Vaticano II ed alle esigenze spirituali dei nostri tempi.
Non rimane pertanto altro che augurarsi che, accolto con benevolenza, sia messo in pratica in tutti gli Istituti di formazione sacerdotale per il maggior bene dei candidati al sacerdozio e di tutta la Chiesa.
Roma, dal Palazzo della Congregazione per l'Educazione Cattolica, 19 marzo 1986, nella solennità di S. Giuseppe.
William W. Card. Baum Prefetto
Antonio M. Javierre Ortas Arciv. tit. di Meta, Segretario
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