Il dialogo e l'annuncio |
Esistono diverse forme di dialogo interreligioso.
Può essere utile richiamare quelle che sono state menzionate all'interno del documento stipulato nel 1984 dal Consiglio Pontificio per il Dialogo Interreligioso.17
Esso: parla di quattro forme, senza pretendere di stabilire alcun ordine di priorità tra di esse:
a) Il dialogo della vita, che si ha quando le persone si sforzano di vivere con lo spirito aperto e pronta a farsi prossimo, condividendo le loro gioie e le loro pene, i loro problemi e le loro preoccupazioni umane.
b) Il dialogo dell'azione, nel quale i cristiani e gli altri credenti collaborano per lo sviluppo integrale e per la liberazione del loro prossimo
c) Il dialogo dello scambio teologico, nel quale gli specialisti cercano di approfondire la propria comprensione delle loro rispettive eredità spirituali, e di apprezzare, ciascuno i valori spirituali dell'altro.
d) Il dialogo dell'esperienza religiosa, nel quale le persone, radicate nelle loro tradizioni religiose condividono le loro ricchezze spirituali, per esempio nel campo della preghiera e della contemplazione, della fede e dei modi di ricercare Dio o l'Assoluto.
Non bisognerebbe mai perdere di vista questa varietà di forme di dialogo.
Se venisse ridotto a uno scambio teologico, il dialogo potrebbe essere considerato facilmente una sorta di ambito privilegiato nella missione della chiesa, ( uno spazio ) un dominio riservato agli specialisti.
Al contrario, tutte le chiese locali tutti i loro membri - guidati dal Papa e dai loro vescovi - sono chiamati al dialogo, anche se non tutti allo stesso modo.
Si può notare inoltre che le diverse forme di dialogo sono interconnesse tra di loro.
I contatti all'interno della vita quotidiana e l'impegno comune all'azione apriranno in modo naturale la porta alla collaborazione alla promozione dei valori umani e spirituali; i contatti e l'impegno comune possono anche eventualmente portare al dialogo dell'esperienza religiosa in risposta alle grandi domande che le circostanze della vita non mancano di far sorgere nelle menti degli uomini ( cfr NA 2 ).
Gli scambi a livello di esperienza religiosa possono dare maggior vita alle discussioni teologiche, e quest'ultime, in cambio, possono illuminare l'esperienza ed incoraggiare i contatti più stretti.
L'importanza del dialogo per lo sviluppo integrale dell'uomo, per la giustizia sociale e per la liberazione umana deve essere messa in rilievo.
Le chiese locali sono chiamate ad impegnarsi a tal proposito - come testimonianza di Cristo - in maniera generosa e imparziale.
Bisogna battersi per i diritti umani, sostenere le richieste di giustizia e denunciare l'ingiustizia non soltanto quando ne vengono colpiti i membri della singola chiesa, ma indipendentemente dall'appartenenza religiosa delle vittime.
Bisogna anche unire le forze nel tentativo di risolvere i gravi problemi che minacciano la società ed il mondo e nell'impegno all'educazione alla giustizia e alla pace.
Un altro ambito in cui oggi il dialogo interreligioso appare urgente è quello della cultura.
La cultura è qualcosa di più vasto della religione.
In base ad una delle sue definizioni, la religione può essere rappresentata come la dimensione trascendente della cultura e - in un certo qual modo - la sua anima.
Le religioni hanno senza dubbio alcuno contribuito al progresso della cultura e alla costruzione di una società più umana.
Bisogna però riconoscere che tuttavia le pratiche religiose hanno avuto talvolta un influsso alienante sulle culture.
Oggi, una cultura secolare autonoma può avere un ruolo critico nei confronti degli elementi negativi che si trovano in alcune religioni.
La questione è complessa, dal momento che molteplici tradizioni religiose possono coesistere all'interno della stessa cornice culturale oppure, al contrario, la stessa religione può esprimersi all'interno di diversi ambiti culturali.
Ecco quindi che le differenze religiose possono portare alla formazione di diverse culture all'interno della stessa regione geografica.
Il messaggio cristiano sostiene molti valori che si trovano e sono vissuti all'interno della sapienza e della ricca eredità delle culture, ma può anche mettere in discussione alcuni valori della cultura comunemente accettati.
Un dialogo premuroso indica il riconoscimento e l'accettazione dei valori culturali che rispettano la dignità della persona umana e il suo destino trascendente.
Può tuttavia accadere che alcuni aspetti delle culture cristiane tradizionali siano minacciati dalle culture locali o dalle altre tradizioni religiose ( cfr EN 20 ).
All'interno di queste complesse relazioni tra la cultura e la religione, il dialogo interreligioso a livello culturale assume un'importanza considerevole.
Il suo obiettivo è quello di eliminare le tensioni e i conflitti e gli scontri potenziali mediante una migliore comprensione tra le varie culture religiose di ogni singola regione geografica.
Esso può contribuire a purificare le culture da alcuni elementi disumanizzanti e può essere pertanto un agente di trasformazione.
Esso può anche aiutare a mantenere vivi alcuni valori culturali tradizionali che sono minacciati dalla modernità e dal livellamento verso il basso che una globalizzazione indiscriminata può portare con sé.
Indice |
17 | Cf. DM 28-35. |