Cerimoniale dei Vescovi |
995. Il battistero, il luogo cioè nel quale zampilla o è conservata l'acqua del fonte battesimale, sia riservato al sacramento dei battesimo e del tutto dignitoso.
In esso si rinasce cristiani per mezzo dell'acqua e dello Spirito Santo.
Sia che trovi collocazione in una qualche cappella all'interno o all'esterno della chiesa, sia in qualche parte della chiesa alla vista dei fedeli, per l'avvenire è opportuno che venga costruito in modo da favorire la partecipazione di molti.760
Il fonte battesimale, o il recipiente nel quale, secondo l'opportunità, si prepara l'acqua quando il rito è celebrato in presbiterio, splenda per pulizia e per decoro.761
996. Il rito è compiuto convenientemente dal vescovo diocesano o dal parroco o dal rettore della chiesa.
997. Se questa benedizione è congiunta con la celebrazione del battesimo, durante la veglia pasquale o al di fuori di essa si osservano le norme descritte più sopra ai nn. 356-367, n. 427, n. 430, nn. 440-448.
Tuttavia al posto della formula consueta della benedizione dell'acqua il vescovo, a mani allargate e rivolto verso il fonte, proclama l'orazione: Dio, creatore dell'universo.
Dopo la benedizione del fonte la celebrazione del battesimo prosegue nel modo consueto.762
998. Invece la benedizione del fonte battesimale senza la celebrazione del battesimo può essere compiuta in qualunque giorno e ora, ad esclusione del mercoledì delle ceneri, della settimana santa e della commemorazione di, tutti i fedeli defunti.
Venga scelto soprattutto un giorno in cui i fedeli possano intervenire più numerosi.763
999. Per lo svolgimento del rito si preparino:
a) il "Rituale Romano" e il "Lezionario";
b) il turibolo e la navicella con l'incenso;
c) il secchiello nel quale versare l'acqua attinta al fonte poco prima benedetto, con l'aspersorio;
d) il cero pasquale e il candelabro, su cui collocarlo, nel mezzo del presbiterio o presso il fonte;
e) le sedi per il vescovo e gli altri ministri;
f) le vesti liturgiche di colore bianco o festivo:
- per il vescovo: il camice, la croce pettorale, la stola, il piviale ( o la casula, celebra anche la messa ), la mitra e il pastorale;
- per i presbiteri: le vesti per la celebrazione della messa;
- per i diaconi: i camici, le stole e, secondo l'opportunità, le dalmatiche;
- per gli altri ministri: i camici o le altre vesti legittimamente approvate.
1000. Quando il popolo è riunito si forma la processione che dal secretarium, attraverso la navata della chiesa, si dirige verso il battistero.
Precede il turiferario con il turibolo fumigante; seguono l'accolito che porta il cero pasquale, i ministri, i diaconi, i presbiteri e il vescovo, ognuno indossando la propria veste.764
1001. Frattanto si canta l'antifona: Attingerete acqua oppure In te, Signore, è la sorgente della vita, con il salmo 36 o un altro canto adatto.765
1002. Quando la processione è giunta al battistero, tutti si dispongono nei luoghi loro assegnati.
Il cero pasquale viene collocato sul candelabro predisposto in mezzo al presbiterio o presso il fonte battesimale.
Terminato il canto, il vescovo depone la mitra e il pastorale e saluta il popolo dicendo: La grazia del Signore nostro Gesù Cristo o altre parole adatte, scelte soprattutto dalla sacra scrittura.
Il popolo risponde: E con il tuo spirito o in un altro modo adatto.
Quindi il vescovo dispone i fedeli alla celebrazione con la monizione: Fratelli e sorelle, siamo qui riuniti per una celebrazione piena di gioia, o con un'altra espressa con parole Simili.766
1003. Terminata la monizione, il vescovo, a mani giunte, dice: Preghiamo.
E tutti pregano per qualche momento in silenzio.
Allora il vescovo, a mani allargate, proclama l'orazione: O Dio, che nel sacramento della rinascita.767
1004. Terminati i riti iniziali, il vescovo siede e riceve la mitra.
Quindi si proclamano uno o più testi della sacra scrittura, scelti fra quelli proposti nel lezionario per la celebrazione del sacramenti dell'iniziazione cristiana768 intercalando alle letture salmi responsoriali adatti, o brevi intervalli di sacro silenzio.
Sempre però si riservi il posto d'onore alla lettura del vangelo.
1005. Dopo la proclamazione della parola di Dio il vescovo tiene l'omelia, nella quale illustra le letture bibliche, in modo che i presenti percepiscano più pienamente l'importanza del battesimo e il segno del fonte.769
1006. Quindi il vescovo, deposta la mitra, invita i fedeli alla preghiera, dicendo: Carissimi, è giunto il momento di benedire questo fonte, o con un altro invito simile a questo.
E tutti pregano per qualche momento in silenzio.
Allora il vescovo, rivolto verso il fonte, proclama l'orazione: Dio, creatore dell'universo.770
1007. Terminata la preghiera sul fonte, mentre il fonte viene incensato, è opportuno eseguire un canto, ad esempio: Voce del Signore sulle acque, oppure Risuona sulle acque la voce del Padre, oppure Questo è il fonte della nuova vita.
Terminato il canto, secondo l'opportunità, stando in piedi con mitra rivolto verso il popolo, il vescovo riceve la rinnovazione delle promesse battesimali e asperge il popolo con l'acqua attinta dal fonte.771
1008. A questo punto si dice la preghiera universale, o nel modo consueto come nella celebrazione della messa, o nel modo proposto nel rituale.
Segue la preghiera dei Signore, che il vescovo opportunamente introduce con la monizione: Obbedienti alla parola del Salvatore, e memori del battesimo, o con un'altra espressa con simili parole.
Poi il vescovo proclama l'orazione: O Dio, che hai infuso nelle acque battesimali.772
1009. Infine il vescovo benedice il popolo nel modo consueto, come è indicato più sotto ai nn. 1120-1121.
Infine il diacono lo congeda, dicendo: Andate in pace; tutti rispondono: Rendiamo grazie a Dio.
1010. Se questa benedizione è celebrata durante la messa, si dice la messa dei giorno o quella votiva secondo le rubriche e una delle letture può essere presa fra quelle proposte nel lezionario per il conferimento dei sacramenti dell'iniziazione cristiana.
Indice |
760 | Cf. Rituale Romano, Rito del battesimo dei bambini, Iniziazione cristiana, Premesse generali, n. 25 |
761 | Ibidem, n. 19 |
762 | Messale Romano, Veglia pasquale, Benedizione dell'acqua; oppure Rituale Romano, Rito del battesimo dei bambini, n. 54; oppure Rito dell'iniziazione cristiana degli adulti, n. 215 |
763 | Cf. Rituale Romano, Benedizioni, cap. XXV: Rito della benedizione di un nuovo fonte battesimale, Introduzione, n. 840 |
764 | Cf. ibidem, nn. 844 e 861 |
765 | Cf. ibidem, n. 862 |
766 | Cf. ibidem, nn. 863-864 |
767 | Cf. ibidem, n. 865 |
768 | Cf. Messale Romano, Ordinamento delle letture della messa, nn. 51-60 |
769 | Cf. Rituale Romano, Benedizioni, cap.XXV: Rito della benedizione di un nuovo fonte battesimale, n. 867 |
770 | Cf. ibidem, nn. 868-869 |
771 | Cf. ibidem, nn. 870-872 |
772 | Cf. ibidem, n. 874 |