Cerimoniale dei Vescovi |
Il vescovo porta sempre l'anello, simbolo della fedeltà e dell'unione sponsale con la Chiesa sua sposa ( cf. più sopra n. 58 ).
La veste corale dei vescovi, sia in diocesi come fuori diocesi, è composta da:
veste talare paonazza;
fascia di seta paonazza, con frange di seta alle due estremità ( senza fiocchi );
rocchetto di lino o tessuto simile;
mozzetta paonazza ( senza cappuccetto );
croce pettorale sostenuta sopra la mozzetta da un cordone di colore verde intessuto d'oro;
zucchetto anch'esso paonazzo;
berretta del medesimo colore con fiocco.
Si usano anche le calze paonazze.
1200. La cappa magna paonazza, senza ermellino, può essere usata soltanto in diocesi e nelle festività più solenni.
1201. Le scarpe siano comuni, di colore nero e senza fibbie.
1202. Gli abiti sopra descritti sono usati dal vescovo tutte le volte in cui si reca pubblicamente in una chiesa o da essa se ne parte, quando è presente alla liturgia o ad una azione sacra senza presiederla, e negli altri casi previsti in questo Cerimoniale.
L'abito del vescovo nelle circostanze solenni al di fuori delle celebrazioni liturgiche è composto da:
veste talare nera con orlo, lembi, cuciture, occhielli e bottoni di colore rosso, ma senza soprammaniche;
sopra questa veste si può portare la mantelletta, anch'essa filettata;
fascia di seta paonazza, con frangia anch'essa di seta alle due estremità;
croce pettorale sostenuta da una catenella;
zucchetto e collare paonazzi.
L'uso delle calze paonazze è del tutto libero.
Il cappello di felpa nera, se è il caso, può essere ornato con cordone e fiocchi verdi.
Alle circostanze più solenni è riservato l'uso dei ferraiolo di seta paonazza.
Sopra questi abiti si può portare un decoroso mantello nero, anche con mantelletta.
L'abito comune, o di uso quotidiano, può essere la veste talare nera, senza filettatura paonazza.
I vescovi assunti da famiglie religiose possono usare l'abito del loro ordine.
Insieme a questa veste talare si usano le calze nere; si possono invece portare il collare, lo zucchetto e la fascia di colore paonazzo.
La croce pettorale è sostenuta da una catenella.
Si porta sempre l'anello.
1205. Tutto ciò che è stato detto sopra per gli abiti dei vescovi vale anche per i cardinali, osservando quanto segue:
a) gli abiti e gli accessori che per i vescovi sono di collare paonazzo, per i cardinali sono di colore rosso;
b) la fascia, lo zucchetto e il ferraiolo sono di seta ondulata;
c) il cordone per sostenere la croce pettorale e il cordone e i fiocchi dei cappello sono di colore rosso e d'oro;
d) la berretta, di seta ondata rossa, può essere usata soltanto con l'abito corale, non invece come comune copricapo.
1206. I prelati equiparati dal diritto ai vescovi diocesani, anche se privi del carattere episcopale, possono usare i medesimi abiti dei vescovi.
1207. A prelati superiori dei dicasteri della curia romana non insigniti della dignità episcopale; gli uditori della Sacra Romana Rota; il promotore generale di giustizia e il difensore del vincolo del supremo tribunale della Segnatura apostolica; i protonotari apostolici di numero; i chierici della Camera apostolica:
a) come abito corale usano la veste talare paonazza, fascia paonazza con frange di seta, il rocchetto, la mantelletta paonazza e la berretta nera con fiocco rosso;
b) nelle circostanze solenni al di fuori della liturgia usano la veste talare nera con orlo e altri ornamenti di colore rosso senza mantelletta, la fascia paonazza come sopra, il ferraiolo paonazzo ( che tuttavia non necessariamente deve essere usato ).
Le calze siano nere e le scarpe siano comuni senza fibbie.
1208. I protonotari apostolici soprannumerari e i prelati d'onore di Sua Santità:
a) come abito corale usano la veste talare paonazza con fascia di seta del medesimo colore, con frange, la cotta non arricciata e la berretta nera con fiocco nero;
b) nelle circostanze solenni al di fuori delle celebrazioni liturgiche usano la veste talare nera con orlo e altri ornamenti di colore rosso senza mantelletta e la fascia paonazza come sopra.
I protonotari apostolici soprannumerari conservano il mantello paonazzo, anche se non è prescritto; non invece i prelati d'onore.
1209. I cappellani di sua santità, sia come abito corale sia nelle solenni circostanze al di fuori delle celebrazioni liturgiche, usano la veste talare nera con orlo e altri ornamenti e fascia di seta di colore paonazzo.
Come abito corale, sopra la veste talare indossano la cotta.
1210. Nelle celebrazioni liturgiche, come abito corale, i canonici che non siano vescovi, sopra la veste talare che ad essi compete, indossano soltanto la cotta e la mozzetta nera o di color cenere con orlo paonazzo; i beneficiati invece soltanto la cotta e la mozzetta nera o di color cenere.
Al di fuori delle celebrazioni liturgiche, indossano gli abiti che competono ad essi secondo la loro condizione.
Indice |
859 | A norma della Istruzione della Segreteria di Stato del 31 marzo 1969 e della Lettera circolare della S. Congregazione per il Clero dei 30 ottobre 1970: A.A.S. 61 ( 1969 ), pp. 334-340; 63 ( 1971 ), pp. 314-315 [ questa nota è stata anticipata qui. Si trovava prima al termine delle appendici ]. |