Concilio Laterano IV

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IX - Riti diversi nella stessa fede

Poiché in più parti, entro l'ambito della stessa città e diocesi sono raccolti popoli di diverse lingue, che nell'ambito dell'unica fede hanno riti e costumi diversi, comandiamo severamente che i vescovi di queste città o diocesi nominino persone adatte, che possano celebrare nei diversi riti e lingue gli uffici divini e amministrare loro i sacramenti, istruendoli con la parola e con l'esempio.

Proibiamo, però, assolutamente che una stessa città o diocesi abbia più vescovi, perché un corpo con più teste è come mostro.

Se, quindi, per le ragioni accennate, una urgente necessità lo richieda, il vescovo del luogo con matura decisione nomini suo vicario, per questo ambito, un prelato cattolico di quella nazione che gli sia soggetto e obbediente in ogni cosa.

Chi si comportasse diversamente sarà passibile di scomunica, e, se non si pente sarà deposto da ogni ministero con l'aiuto, se necessario, del braccio secolare per reprimere tanta insolenza.

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