Gaudium et spes |
Il cambiamento di mentalità e di strutture spesso mette in causa i valori tradizionali, soprattutto tra i giovani: frequentemente impazienti, essi diventano ribelli per l'inquietudine; consci della loro importanza nella vita sociale, desiderano assumere al più presto le loro responsabilità.
Spesso genitori ed educatori si trovano per questo ogni giorno in maggiori difficoltà nell'adempimento del loro compito.
Le istituzioni, le leggi, i modi di pensare e di sentire ereditati dal passata non sempre si adattano bene alla situazione attuale; di qui un profondo disagio nel comportamento e nelle stesse norme di condotta.
Anche la vita religiosa, infine, è sotto l'influsso delle nuove situazioni.
Da un lato, un più acuto senso critico la purifica da ogni concezione magica nel mondo e dalle sopravvivenze superstiziose ed esige un adesione sempre più personale e attiva alla fede; numerosi sono perciò coloro che giungono a un più vivo senso di Dio.
D'altro canto però, moltitudini crescenti praticamente si staccano dalla religione.
A differenza dei tempi passati, negare Dio o la religione o farne praticamente a meno, non è più un fatto insolito e individuale.
Oggi infatti non raramente un tale comportamento viene presentato come esigenza del progresso scientifico o di un nuovo tipo di umanesimo.
Tutto questo in molti paesi non si manifesta solo a livello filosofico, ma invade in misura notevolissima il campo delle lettere, delle arti, dell'interpretazione delle scienze umane e della storia, anzi la stessa legislazione: di qui il disorientamento di molti.
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