Un apostolo di Gesù Crocifisso

I frutti della devozione del SS. Crocifisso

Il primo incontro di Fratel Teodoreto col Servo di Dio avvenne il 25 ottobre 1912.

Fu brevissimo, perché quest'ultimo non aveva tempo di fermarsi, ma fu fissato per il 30 successivo il nuovo appuntamento.

Da questo momento comincia quell'amicizia, comprensione, fusione e santa alleanza di due anime elette che il Signore destinava ad un apostolato speciale sotto il vessillo del Crocifisso.

Fratel Teodoreto conosceva la Devozione composta dal Servo di Dio, la praticava con fiducia, ma desiderava conoscerne l'autore come abbiamo detto.32

Nel convegno avuto il 30 ottobre e in successivi egli espose a F. Leopoldo un progetto che da tempo maturava nella sua mente, formare cioè « un'associazione di giovani veramente buoni e zelanti nell'apostolato catechistico, come quelle organizzate a Parigi, a Madrid, a Lione » dal suoi confratelli delle Scuole Cristiane.

Si raccomandò a lui perché pregasse il Signore onde conoscere la sua volontà al riguardo.

Il progetto non poteva che essere graditissimo al Servo di Dio.

Lo abbiamo visto con quanta diligenza e amore si era occupato nel suo paese natio, a Viale, a Torino; a Vercelli nell'insegnamento del catechismo al fanciulli.

Ma adesso non si trattava di conoscere solo il suo gradimento, ma la volontà di Dio per una vera associazione organizzata.

E F. Leopoldo pregò. La risposta non si fece attendere.

Mentre alle ore 21 del 23 aprile 1913 egli prostrato come al solito davanti al SS. Sacramento nella cappella-santuario di N. Signora chiedeva lumi sulla proposta dell'amico, udì aveste parole: « Dirai a Fratel Teodoreto che faccia ciò che ha nella mente ».33

Avuta simile risposta Fratel Teodoreto si mise all'opera, e il 14 marzo dell'anno seguente fu fondata l'associazione dei Catechisti con nome di Unione del SS. Crocifisso.

I suoi Superiori approvarono pienamente.

Allora compilò il Regolamento che volle sottoporre all'approvazione di F. Leopoldo, il quale chiese nella preghiera i lumi dall'alto e questa volta fu Maria SS. a parlare e a dirgli che il Regolamento era di sua compiacenza e che Ella voleva essere la Protettrice dell'opera.

Di Queste rivelazioni al Servo di Dio si ebbe subito una conferma.

Portatosi Fratel Teodoreto alla Curia arcivescovile per l'approvazione canonica, il Can. Alasia, Provicario Gen. consigliò di aggiungere al titolo principale anche un'altro della SS. Vergine, perché così « l'Unione » avrebbe potuto essere aggregata alla « Prima primaria dell'Annunziata di Roma, dipendente dai PP. Gesuiti e ricchissima di Indulgenze.

E così il titolo completo fu di « Unione del SS. Crocifisso e di Maria Immacolata ».

Il 9 maggio 1914 l'Arcivescovo di Torino Card. Richelmy erigeva canonicamente l'Unione e ne approvava i Regolamenti e tre giorni dopo si otteneva l'aggregazione alla « Prima primaria » della SS. Annunziata di Roma.34

Dopo ciò si volle fare l'inaugurazione solenne della associazione con tre giorni di esercizi spirituali serali come preparazione e la domenica 17 maggio, festa di S. Pasquale Baylon, con le funzioni relative.

In quel giorno i Soci si consacrarono al Cuore SS. di Gesti Crocifisso e a quello Immacolato di Maria SS.

Così nacquero questi primi frutti della Devozione a Gesù Crocifisso, che stava tanto a cuore al Servo di Dio e della quale i Catechisti dell'Unione divennero gli apostoli, i propagatori zelantissimi sotto la guida e la direzione di Fratel Teodoreto e dei suoi Confratelli.

Intanto F. Leopoldo pregava, chiedeva grazie e benedizioni per la nuova opera, rispondeva ai dubbi, alle incertezze che sorgevano continuamente, assicurava a nome di Dio e della SS. Vergine la vitalità dell'istituzione; alle volte correggeva.

Non voleva affatto che i giovani dell'Unione si lasciassero adescare da desideri di svago o di divertimento.

È sintomatico quanto avvenne in quel giorno dell'inaugurazione e che è ricordato nel libro di Fratel Teodoreto, testimonio del fatto.

A conclusione della giornata si era stabilito di fare coi giovani dell'Unione una passeggiata in collina con la relativa merenda come era uso in quel tempi presso i circoli cattolici.

Nulla si era detto a F. Leopoldo, perché la cosa appariva a tutti più che naturale, ma egli comunicò queste parole dette a lui dal Crocifisso: « Stiamo guardinghi di non cercare svago di passeggiate di piacere, il che sarebbe inganno del demonio in questa pia Unione tanto seria e santa eccetto che sia un vero pellegrinaggio col trionfo del santo Rosario ».

Appena ricevuto questo avviso, dice Fratel Teodoreto, si rinunziò alla gita in collina e si pensò di preparare nei giovani dell'Unione lo spirito e le pratiche di pietà che poi vennero consuete e che in un primo pellegrinaggio al Santuario di Belmonte diedero ottimi risultati.

Lo stesso spirito e le stesse pratiche vennero eseguite in tutte le gite e pellegrinaggi fatti dai membri dell'Unione negli anni successivi, con l'aggiunta del canto di laudi sacre sui treni e per le strade, quando le circostanze lo permettevano.35

Il lettore a questo punto dovrà osservare ammirato la fermezza, la sicurezza e la sapienza di F. Leopoldo che guida, sorregge con le preghiere, i consigli, le osservazioni, l'opera che viene ad innestarsi per volontà altrui alla sua Devozione del Crocifisso, e la docilità, sottomissione di Fratel Teodoreto che volontariamente si era fatto suo discepolo.

Questi è l'ideatore il vero fondatore dell'Unione dei Catechisti del Crocifisso e di Maria SS. Immacolata, ma egli non attua i suoi progetti fin quando casualmente ( diciamo la parola giusta, per ispirazione di Dio ) non s'incontra con F. Leopoldo e lo elegge suo maestro.

Due umili che si fondono e vanno cercando la volontà dell'unico Maestro, Gesù Cristo.

E il Maestro divino si compiace e parla loro, manifesta i suoi voleri nelle comunicazioni familiari a cui ha elevato F. Leopoldo.

Così l'Unione nasce sui solidi fondamenti dell'umiltà e dell'ubbidienza e mette le radici nell'amore a Cristo Crocifisso.

La devozione alla Passione e morte di Gesù Redentore è della chiesa cattolica, il fondamento anzi di tutte le devozioni, ma tutti sanno che S. Francesco d'Assisi e i suoi figli se ne fecero una caratteristica specialissima e la propagarono in molti modi nel mondo.

F. Leopoldo non fa che continuare la bella tradizione con la sua Devozione al SS, Crocifisso, ed ebbe subito l'approvazione della Chiesa.

Ed ecco trovare in Fratel Teodoreto e nei suoi Confratelli aiuto insperato per farla conoscere e praticare nel mondo.

Una Congregazione Religiosa ( perché tale è ufficialmente e canonicamente oggi l'Unione dei Catechisti ) eredita lo spirito del fondatore e dell'ispiratore, attua i desideri e le idealità del Servo di Dio, quella Congregazione Religiosa, che il Signore gli rivela e che egli nota nel suoi scritti, senza forse neppure comprendere egli stesso di che si trattasse.36

È perfettamente inutile e ozioso domandarci perché egli francescano e continuatore delle tradizioni francescane abbia consegnato nelle mani di non francescani la sua Devozione al SS. Crocifisso e fatta sviluppare fuori dell'Ordine.

Lo Spirito di Dio spira dove vuole e a noi non rimane che adorare la volontà di Dio, senza pretendere di chiederne i perché.

Nel caso nostro la volontà di Dio è molto chiara.

F. Leopoldo non cercò aiuti fuori, questi gli vennero nel modo che abbiamo visto.

Neppure Fratel Teodoreto pensava prima a ciò che avvenne in seguito.

Ispirato da Dio ( si legga quanto egli stesso narra nella Biografia del suo Maestro e si resterà persuasi ) s'incontra con F. Leopoldo, conversano si comprendono si lasciano guidare da Colui che è il Padre dei lumi, che si manifesta a chi lo cerca e lo ama; e così nascono le opere che abbiamo visto e quelle che vedremo ancora.

È meglio osservare che anche le cose che a noi sembrano piccole, nelle mani di Santi, mossi dallo Spirito di Dio diventano fonti di cose grandiose.

Considerata nella sua forma, la Devozione di F. Leopoldo al SS. Crocifisso, è una preghiera che non ha nulla di straordinario; è una formula devozionale come tante altre.

Ma nelle sue mani e in quelle dei suoi continuatori fu feconda di opere meravigliose sia per la santificazione personale, sia per la conversione dei peccatori, sia per beneficenza sociale.

In tutto, ma specialmente nelle cose di religione è lo spirito non la lettera che conta.

I due amici ebbero grande cura per lo sviluppo dell'Unione dei Catechisti.

Per meglio far conoscere la devozione al Crocifisso e l'opera che era sorta fu fondato un Bollettino mensile fin dal 1917.

Anche in questo il discepolo interrogò il maestro e questi dopo aver pregato e udito i voleri del cielo diede il titolo: « L'amore a Gesù Crocifisso » suggeritogli, egli disse, dalla Madonna.

Per suo volere non doveva essere di lusso, ma povero; nessuna copertina vistosa, nessuna cosa che lo straniasse dall'umiltà e dalla povertà.

Diede pure gli argomenti che si dovevano subito trattare.

L'Unione si mise al lavoro nelle diverse parrocchie della città e fuori per i catechismi, propagando intensamente la Devozione di F. Leopoldo.

Furono erette delle sezione a Grugliasco, a Vercelli, a Biella, a Parma, a Roma e altrove.

A Torino oltre la sede principale una sezione anche nel Collegio di S. Giuseppe.37

Nel 1924 furono scelti tra i Catechisti alcuni che formarono il primo nucleo di quella che venne poi eretta in Congregazione Religiosa e detti Catechisti congregati.

Essi fanno i voti semplici.

Il loro Regolamento fu approvato prima dal Cardinal Gamba e poi nel 1933 dal Cardinal Maurilio Fossati.

E cosi sorse quell'Ordine di cui parla F. Leopoldo nel suo Diario.

Accanto ai Catechisti Congregati vi sono quelli Associati, non legati da voti.

L'Unione comprende i due rami, i quali in realtà per lo scopo il lavoro e gli ideali formano un corpo solo, guidato dal Superiore e dal consiglio dei Catechisti congregati e che formano ente morale per tutti gli effetti civili.

La direzione è esercitata dal Catechista Presidente col Consiglio, del quale fa parte come Consigliere un Fratello delle Scuole Cristiane.

Indice

32 V. i particolari su questo punto nella Biografia citata, a pag, 134 e segg.
33 Ib. pag. 135.
34 V. tutti i particolari nell'op. cit., pag. 135 e segg.
35 Op. cit., pag. 140.
36 Nel suo Diario F. Leopoldo parla di un grande Ordine che dovrà propagare l'amore del SS. Crocifisso, Ordine che dovrà sorgere in seguito dalla sua Devozione.
Glielo rivela il Signore in uno dei soliti colloqui il 29 agosto 1908 quando ancora non conosceva il Fratel Teodoreto. Dal Diario appare che egli trascrive solo quanto gli viene detto senza spiegare dettagli, che ignora. Ciò non avrebbe fatto se quanto manifesta come rivelazione fossero sue semplici fantasie.
37 Per i particolari intorno all'Unione .V. opera cit., pag. 135 e segg., 153 e segg., 272 e segg