Segretario del Crocifisso |
La grave e lunga malattia di Luigi e quella di sua madre avevano costretto la famiglia a far grandi spese,
per cui egli si venne a trovare in qualche strettezza finanziaria.
Per rimediare al difficile stato di cose e sentendosi ormai ristabilito nella salute di prima, Luigi, d'accordo con la mamma,
risolse di esercitare nuovamente la professione di cuoco presso qualche famiglia o istituto religioso.
Nell'estate perciò di quell'anno 1899, il Servo di Dio scese da Terruggia nella vicina città di Casale,
capoluogo della diocesi, e cercandosi un posto, lo trovò presso i Padri Camilliani o Ministri degli infermi.
Questi religiosi di S. Camillo che esercitano il loro ministero specialmente presso gli ammalati,
officiano in Casale la chiesa di s. Paolo, presso la quale hanno il loro convento.
Qui si allogò Luigi, e il suo impiego in mezzo a dei Religiosi mentre era per lui una specie di esperimento
della vita religiosa alla quale aspirava, aveva anche il vantaggio di essere a pochi chilometri da Terruggia,
dove poteva facilmente recarsi a far qualche visita alla vecchia mamma.
La chiesa di S. Paolo annessa al convento gli dava poi grande facilità di adempiere le sue pratiche religiose abituali,
di servire per tempo ogni mattina la Santa Messa, di visitare sovente Gesù in Sacramento
e di alimentare la sua tenera divozione verso la Vergine Santissima con ferventi visite alla cappella
fac simile della santa Casa di Loreto, tanto venerata nella chiesa di S. Paolo.
Queste pratiche di pietà, però, compiute a tempo e luogo, non lo distoglievano minimamente dall'adempimento
scrupoloso ed esatto de' suoi doveri di cuoco della religiosa comunità,
poiché (attesta un testimonio oculare) "con lode de' suoi Superiori Camilliani compiva egregiamente il suo ufficio".1
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1 | Rev. Padre Pietro Palena, O. F. M. |