Segretario del Crocifisso |
Ricaduta la madre in una malattia mortale, il Servo di Dio accorse al suo capezzale per assisterla cristianamente
e amorevolmente. Egli stesso narra in modo commovente gli ultimi momenti dell'amata sua genitrice.
La mia buona mamma morì nelle mie braccia secondo la preghiera che avevo fatto a Maria SS.
La mattina dell'11 maggio 1900, anno santo, dopo aver ricevuto il giorno prima i carismi della nostra santa Religione,
alle ore sette, colla mente e voce chiara disse: "Caro Luigi, prima di notte io sarò passata all'eternità".
"E perché, buona mamma, mi dici così?".
"Ho visto in questi momenti Gesù Crocifisso con una grande moltitudine di Angioli
i quali mi hanno fatto cenno di seguirli".
A tali parole io prendo il Crocifisso e glielo do a baciare dicendole:
"Guarda un po', mamma, quanto è buono Gesù crocifisso!
Preghiamolo che ti assista negli ultimi momenti della carriera, al passo dell'eternità felice".
Ci mettemmo a discorrere delle cose celesti, del Paradiso e delle anime che hanno amato molto Gesù;
oh! Come sono dolci gli ultimi momenti della vita di queste anime!
"Ti ricordi, mamma, - le dicevo - che quando i tuoi dolori erano insopportabili, invece di lamentarti,
cantavi inni alla gran madre di Dio e così calmavi le tue sofferenze?".
L'incoraggiavo a morire contenta, facendo la volontà del Signore.
" Il fedele Angelo Custode, che avesti in tutto il corso della tua vita, ti accompagnerà all'eterna felicità;
sì, lo vedrai tutto luminoso e nobilmente genuflesso dinanzi alla Maestà Divina,
presentandole il libro d'oro sul quale si trovano segnate le sofferenze sopportate pazientemente
per amore di Gesù Crocifisso in tanti anni.
In quel sublime momento ti sentirai dire: Vieni, mia serva fedele, che tanto mi hai amato con le tue sofferenze,
vieni nella mia dimora, che ho preparata, vieni meco per sempre.
La nostra mente non può immaginare ciò che avverrà quando vedrai per la prima volta la bellezza di Dio,
la gloria di Maria Santissima in compagnia di tutti gli Angioli e Beati del Paradiso! Oh, beltà infinita!"
La mia povera mamma espresse il rincrescimento di lasciarmi, perché solo; io le dissi di non pensare a me:
" Sebbene io non sia più giovane, tuttavia confido nella Provvidenza, ché la bontà di Dio mi chiama religioso.
Fin da fanciullo ho sempre agognato questo stato così sublime;
soprattutto le mie speranze sono fondate sulla protezione di Maria SS. Madre del mio Gesù dolcissimo,
il mio tesoro, il mio tutto.
Preghiamo dunque, o mia buona mamma, benediciamo il Re dell'eterna gloria affinché per la sua infinita misericordia,
l'anima tua voli al bacio del Signore ".
Mentre io così dicevo, incrociò le mani sul petto e senza fare il minimo movimento chiuse serenamente gli occhi
per riaprirli in Paradiso, per i meriti di Nostro Signore Gesù Crocifisso.
Va', anima cara, le tue sofferenze t'abbiano meritato felicemente la gloria di Dio,
quella dolcissima e graziosa melodia celestiale, aspettata e desiderata da tutti i fedeli che molto amano Gesù. ( D 11 )
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