Parole di luce e di amore

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Orazione dell'anima innamorata

Mio Signore, mio Amato, se non compi quello che io ti chiedo perché ancora ti ricordi dei miei peccati, fai pure, o Dio mio, riguardo ad essi la tua volontà, che è quanto io cerco di più; usa la tua bontà e misericordia e sarai conosciuto in essi.

E se tu attendi le mie opere per concedermi ciò di cui ti prego, concedimele e compile tu e vengano pure le pene che tu desideri accettare da me, ma se tu non aspetti le mie opere, che cosa aspetti, o clementissmo mio Signore?

Perché tardi?

Se infine deve essere grazia e misericordia quella che ti chiedo nel tuo Figlio, accetta il mio piccolo contributo perché lo vuoi e concedimi questo bene, poiché vuoi anche questo.

Chi potrà mai liberarsi dal suo modo di agire e dalla sua condizione imperfetta, se tu, o Dio mio, non lo sollevi a te in purezza di amore?

Come si innalzerà a te l'uomo generato e cresciuto in bassezza, se tu, o Signore, non lo sollevi con la mano con cui lo creasti?

Non mi toglierai, Dio mio, quanto una volta mi hai dato nel tuo unico Figlio Gesù Cristo, nel quale mi hai concesso tutto ciò che io desidero; perciò io mi rallegrerò pensando che tu non tarderai, se io attendo.

Perché indugi a lungo, potendo tu subito amare Dio dentro il tuo cuore?

Miei sono i cieli e mia la terra, miei sono gli uomini, i giusti sono miei e miei i peccatori.

Gli Angeli sono miei e la Madre di Dio, tutte le cose sono mie.

Lo stesso Dio è mio e per me, poiché Cristo è mio e tutto per me.

Che cosa chiedi dunque e che cosa cerchi, anima mia?

Tutto ciò è tuo e tutto per te.

Non ti fermare in cose meno importanti e non contentarti delle briciole che cadono dalla mensa del Padre tuo.

Esci fuori e vai superba della tua gloria.

Nasconditi in essa e gustala ed otterrai quanto chiede il tuo cuore.

26 - Lo spirito molto puro non si distrae in estranee attenzioni né in considerazioni umane ma, solo, nella solitudine di tutte le forme, con saporosa quiete interiore comunica con Dio, la cui conoscenza avviene soltanto nel silenzio divino.

27 - L'anima innamorata è un'anima dolce, mite, umile e paziente.

28 - L 'anima dura indurisce nel suo amor proprio.

Se tu, o Gesù, nel tuo amore non la rendi dolce, ella resterà sempre nella sua durezza naturale.

29 - Chi perde l'occasione, è come chi lasciò volar via di mano l'uccello che non potrà essere più ripreso.

30 - Non ti conoscevo, o Signore mio, perché volevo ancora conoscere e gustare le cose.

31 - Che cambi pure tutto, o Signore Dio, purché noi troviamo riposo in te.

32 - Un solo pensiero dell'uomo vale più del mondo intero, percio Dio solo è degno di esso.

33 - Per ciò che è insensibile ciò che tu non senti per sensibile il senso, e per lo spirito di Dio il pensiero.

34 - Ricorda che il tuo Angelo custode non sempre muove l'appetito all'azione, anche se illumina sempre la ragione.

Pertanto, per esercitarti nella virtù, non attendere il gusto, perche ti sono sufficienti la ragione e l'intelletto.

35 - Quando l'appetito è posto in altra cosa, non si lascia muovere dalla mozione dell'Angelo.

36 - Il mio spirito si è inaridito, perché si dimentica di riposare in te.

37 - Tu non troverai quello che desideri o maggiormente brami, né per questa tua strada né per quella dell'alta contemplazione, ma in una grande umiltà e sottomissione di cuore.

38 - Convinciti che non entrerai nel sapore e nella soavità di spirito, se non ti darai alla mortificazione di tutto ciò che desideri.

39 - Ricordati che il fiore più delicato più presto appassisce e perde l'odore, perciò guardati dal camminare per le vie del gusto ché non sarai costante.

Scegliti invece uno spirito robusto, distaccato da tutte le cose e troverai dolcezza e pace in abbondanza: infatti i frutti saporiti e duraturi si raccolgono in un terreno freddo e arido.

40 - Bada che la tua carne è debole e che nessuna cosa del mondo può dare forza e conforto al tuo spirito poiché ciò che nasce dal mondo è mondo e ciò che nasce dalla carne è carne; lo spirito buono nasce solo dallo spirito divino, il quale non si comunica né per mezzo del mondo ne per mezzo della carne.

41 - Fai un patto con la tua ragione di compiere quanto ella ti dice nel cammino di Dio: ciò presso di Lui ti varrà più di tutte le opere che fai senza tale riflessione e di tutti i gusti spirituali che tu desideri.

42 - Felice colui il quale, messi da parte i propri gusti e le proprie inclinazioni, prima di agire considera le cose al lume della ragione e della giustizia.

43 - Chi agisce secondo la ragione è come colui che si nutre di cibi sostanziosi; chi invece si muove dietro al gusto della volontà è come chi si nutre di frutta fradicia.

44 - Tu, Signore, sollevi di nuovo con gioia e con amore chi ti offende e io non sollevo e onoro di nuovo chi mi irrita.

45 - O potente Signore, se una scintilla della tua sovrana giustizia produce tanti effetti nel principe mortale che governa e muove i popoli, che cosa non farà la tua giustizia onnipotente sul giusto e sul peccatore?

46 - Se avrai liberato la tua anima da attaccamenti e proprietà estranei, comprenderai le cose secondo lo spirito, e se in essi avrai rinnegato l'appetito, gusterai della loro verità, intendendo quanto vi è di certo in esse.

47 - Signore, mio Dio, non ti allontani da chi non si allontana da te: come possono dire che tu sei un assente?

48 - Ha vinto veramente tutte le cose chi, pur gustandole, non vi trova piacere né si affligge per il disgusto.

49 - Se vuoi giungere al santo raccoglimento, devi avanzare non accettando ma rifiutando.

50 - Dovunque io vada con te, Dio mio; tutto mi accadrà come io desidero per te.

51 - Non potrà giungere alla perfezione colui che non si sforza di contentarsi di nulla, di modo che la concupiscenza naturale e spirituale stiano contente nel vuoto, il che appunto si richiede per giungere alla somma tranquillità e pace di spirito.

In tal maniera l'amore di Dio è spesso in atto nell'anima pura e semplice.

52 - Poiché Dio è inaccessibile, procura di non fermarti in quello che le tue potenze possono comprendere e i tuoi sensi percepire, affinché tu non ti senta soddisfatto del meno e la tua anima non perda la leggerezza necessaria per salire a Dio.

53 - Come colui che tira un carro su per una salita, così cammina verso Dio l'anima che non respinge la preoccupazione e non spegne l'appetito.

54 - Non è volontà di Dio che l'anima si turbi di qualche cosa e che soffra tormenti: se essa nei casi avversi del mondo soffre, ciò accade per la debolezza della sua Virtù, poiché l'anima del perfetto si rallegra in ciò in cui si affligge quella di un imperfetto.

55 - Il cammino della vita ama poco il frastuono e l'agitazione ed esige più la mortificazione della volontà che la molta scienza.

Camminerà più velocemente per esso, chi dalle cose e dai gusti avrà preso il meno.

56 - Non credere che piacere a Dio consista tanto nel compiere molte opere, quanto nel farle con buona volontà senza attaccamento e rispetto umano.

57 - Nella sera sarai esaminato sull'amore.

Impara ad amare Dio come Egli vuole essere amato e lascia il tuo modo di fare e di vedere.

58 - Procura di non ingerirti nelle cose altrui e non permettere che passino neppure per la tua memoria, perchè forse non potrai condurre a compimento la tua opera.

59 - Poiché in una persona non risplendono le virtù che tu credi, non pensare che ella sia meno preziosa agli occhi di Dio a causa di ciò a cui tu non pensi.

60 - L'uomo non sa né godere né soffrire bene, non comprendendo la differenza fra il bene e il male.

61 - Cerca di non rattristarti subito dei casi avversi del mondo, poiché non conosci il bene che essi portano seco, un bene preordinato nei giudizi di Dio per il gaudio sempiterno degli eletti.

62 - Non ti rallegrare nelle prosperità temporali, poiche non sai con certezza se esse ti assicurino la vita eterna.

63 - Nelle tribolazioni ricorri subito con fiducia a Dio e sarai rinvigorito, illuminato e ammaestrato.

64 - Nelle gioie e nei piaceri ricorri subito a Dio con timore e verità e non sarai ingannato né preso dalla vanità.

65 - Prendi Dio per sposo e amico con cui stare sempre; non peccherai, saprai amare e le cose necessarie ti andranno prosperamente.

66 - Senza fatica assoggetterai le persone e sarai servito dalle cose, se di esse e di te stesso ti dimenticherai.

67 - Vivi in pace allontanando da te le preoccupazioni senza darti pensiero di quanto accade; servirai così a Dio come a Lui piace e ti riposerai in Lui.

68 - Ricordati che Dio regna solo nell'anima pacifica e disinteressata.

69 - Anche se tu compi molte azioni, non profitterai nella perfezione se non imparerai a rinnegare la tua volontà e a sottometterti, lasciando ogni cura di te e delle tue cose.

70 - A che serve che tu dia al Signore una cosa quando da te ne richiede un'altra?

Rifletti a quello che Dio vuole e compilo; per questa via il tuo cuore sarà soddisfatto più che con quelle cose alle quali ti porta la tua inclinazione.

71 - Come osi rallegrarti così tanto senza timore, poiche devi comparire dinanzi a Dio a render conto della minima parola e del minimo pensiero?

72 - Pensa che molti sono i chiamati e pochi gli eletti e che se tu non prendi cura di te stesso, è più certa la tua dannazione che la tua salvezza, specialmente perche il sentiero che guida alla vita eterna è tanto angusto.

73 - Non ti rallegrare vanamente, sapendo quanti peccati hai commesso e non sapendo come Dio sia disposto verso di te: temi con fiducia.

74 - Poiché al momento della resa dei conti ti dovrai pentire di non avere impiegato bene questo tempo nel servizio di Dio, perche ora non lo ordini e non lo impieghi come vorresti aver fatto in punto di morte?

75 - Se desideri che nel tuo spirito nasca la devozione, cresca l'amore di Dio e il desiderio delle cose divine, purifica l'anima da ogni appetito, attaccamento ed esigenza, di maniera che non ti importi nulla di nulla.

Infatti come il malato, appena cacciato fuori l'umore cattivo, si sente bene in salute e sente nascere la voglia di mangiare, così tu, se ti curi come è stato detto, riacquisterai la salute di Dio: senza di ciò, invece, benché tu faccia molto, non ne trarrai profitto.

76 - Se desideri trovare la pace e la consolazione dell'anima e servire veramente a Dio, non ti accontentare di ciò che hai lasciato, poiché forse trovi un impedimento nelle cose in cui ti occupi come o più di prima.

Lascia invece tutte le altre cose che ti rimangono e restringiti ad una sola che porta seco tutto il resto, che è la santa solitudine accompagnata dall'orazione e dalla santa e divina lettura, e persevera in essa, dimenticando tutte le cose.

Se queste non ti spettano per obbligo, piacerai di più a Dio, se saprai custodire e perfezionare te stesso che se le guadagnassi tutte insieme, giacche: Che gioverà all'uomo guadagnare tutto il mondo se lascia che la sua anima si perda? ( Mt 16,26 ).

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