Achikar

Le menzogne di Achikar ( Tb 1,22; Tb 2,10; Tb 11,18; Tb 14,10; Gdt 5,5 ) ricollega la storia di Tobia con il Libro ( o Sapienza ) di Achikar, antica opera conosciuta sotto diverse forme e in diverse lingue.

Si tratta di un racconto che fa da cornice a due raccolte sapienziali, la cui eco si trova in Tb. e in Sir.

Il saggio Achikar, cancelliere dei re di Assiria Sennacherib e Assaraddon, ha educato il nipote Nadab ( o Nadun ), preparandolo a succedergli: questa circostanza fa da introduzione a un aprima serie di massime.

Nadab, arrivista e ingrato, fa condannare a morte il suo benefattore.

Achikar riesce a sfuggire alla morte attraverso un sotterfugio e si rende latitante.

Assaraddon, richiesto dal faraone di presentargli un sapiente capace di dar risposta ai suoi enigmi, rimpiange la scomparsa di Achikar.

Questi allora esce dal suo nascondiglio, tiene fronte al faraone e, riabilitato, punisce il nipote e gli rivolge rimproveri, che costituiscono la seconda serie di massime.

  Tb 1,21