Astuzia
1) Ingegnosità nell'arrivare a un fine
Sinonimo: scaltrezza, furbizia
2) Idea, azione astuta
Sinonimo: accorgimento, furberia
In mezzo alla fratellanza alcuni credenti dicono che noi dobbiamo essere astuti come i serpenti.
Ma stanno proprio così le cose?
Affatto, perché Gesù non ha detto ai suoi di essere astuti come i serpenti ma prudenti come i serpenti ( cfr. Mt 10,16 ), il che è totalmente diverso infatti essere prudenti significa essere cauti, accorti, avveduti e per nulla essere furbi.
Per spiegarvi cosa significa essere astuti vi citerò alcune Scritture.
Matteo dice: "Allora i Farisei, ritiratisi, tennero consiglio per veder di coglierlo in fallo nelle sue parole.
E gli mandarono i loro discepoli con gli Erodiani a dirgli: Maestro, noi sappiamo che sei verace e insegni la via di Dio secondo verità, e non ti curi d'alcuno, perché non guardi all'apparenza delle persone.
Dicci dunque: Che te ne pare?
È egli lecito pagare il tributo a Cesare, o no?
Ma Gesù, conosciuta la loro malizia, disse: Perché mi tentate, ipocriti? …" ( Mt 22,15-18 ) .
Come si può bene vedere i Farisei procedettero con astuzia nei confronti di Gesù per farlo cadere in peccato; ma che cosa erano i Farisei?
Vipere e serpenti; quindi in questo caso essi manifestarono l'astuzia del serpente antico che era loro padre.
Ma voi fratelli non siete delle vipere ma delle pecore e non dovete essere astuti, ma prudenti come il serpente, che è un animale guardingo che appena sente un fruscio si sposta da dove è perché avverte il pericolo, al fine di non cadere nel laccio del diavolo.
Quindi del serpente dovete imitare la prudenza ma non l'astuzia perché questa è dal diavolo secondo che è scritto che esso "sedusse Eva con la sua astuzia" ( 2 Cor 11,3 ).
Stefano disse che Faraone "procedendo con astuzia contro la nostra stirpe, trattò male i nostri padri, li costrinse ad esporre i loro piccoli fanciulli perché non vivessero" ( At 7,19 ).
Come si può bene vedere anche in questo caso l'agire di chi agisce con astuzia verso qualcuno è un agire disonesto e per nulla giusto.
Sappiate che la sapienza dice che "l'uomo pien di malizia diventa odioso" ( Pr 14,17 ) e difatti la gente li detesta i furbi; come li detesta pure Dio infatti è scritto: "L'Eterno condanna l'uomo pien di malizia" ( Pr 12,2 ).
E sappiate anche che Dio sventa i disegni degli astuti perché si mostra astuto col perverso ( cfr. 2 Sam 22,27 )
Non fate i furbi fratelli perché Dio ve la farà ricadere sul vostro capo la furbizia; nei Salmi infatti è scritto: "Ecco, il malvagio è in doglie per produrre iniquità.
Egli ha concepito malizia e partorisce menzogna.
Ha scavato una fossa e l'ha resa profonda, ma è caduto nella fossa che ha fatta.
La sua malizia gli ritornerà sul capo, e la sua violenza gli scenderà sulla testa" ( Sal 7,14-16 ).
Imitate anche voi Paolo e Timoteo che non si condussero mai astutamente verso nessuno dei santi cosicché potevano dire ai Corinzi: "… abbiam rinunziato alle cose nascoste e vergognose, non procedendo con astuzia né falsificando la parola di Dio, ma mediante la manifestazione della verità raccomandando noi stessi alla coscienza di ogni uomo nel cospetto di Dio" ( 2 Cor 4,1-2 ).
C'è grande ricompensa ad agire onestamente e sinceramente verso tutti gli uomini; certo costa, perché occorre fare tante rinunzie, ma dà tanta pace e gioia e ti permette di conservare una coscienza pura.
Il dio di questo mondo, satana, ha come attività principale quella di accecare le menti, e lo fa con un'astuzia tale da riuscirci perfettamente, se non trova l'ostacolo insormontabile della fede nel Signore che, come uno scudo, riflette i lampi di luce artificiale che l'ingannatore invia agli uomini.
L'astuzia principale è quella di falsificare la Parola di Dio deviando la fede verso una forma di idolatria più o meno consapevole.
L'idolo per eccellenza è la "religione", insieme alle stesse chiese che la diffondono, intese come organizzazioni umane con regole ferree, dogmi, riti, formule verbali etc.
La loro peculiarità comune, alla fine, è quella di predicare se stesse e non Cristo Gesù quale Signore.
Sono proprio queste chiese che allontanano i loro fedeli -che sarebbe meglio chiamare adepti - dall'avere un rapporto personale con Gesù.
Queste chiese fin troppo umane, frapponendosi come un muro offrono una tranquillità illusoria che crea la falsa convinzione di essere a posto con Dio, e quindi di poter dedicarsi indisturbati alle cose del mondo, istaurando un rapporto personale di sudditanza e di servizio con satana anziché con il Signore.
Diventano le chiese stesse "la luce": ma una luce di natura artificiale, fredda, accecante che lascia al buio i cuori.
Quindi si diventa degli spettatori passivi di un'astuta illusione che crea dipendenza e non lascia spazio alla vera luce che viene dalla conoscenza della gloria di Dio che rifulge nel volto di Gesù Cristo.
Credo che il punto cruciale sia proprio il versetto 5: "Noi infatti non predichiamo noi stessi, ma Cristo Gesù quale Signore.." ( 2 Cor 4,1-5 )
Schedario biblico |
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E 65 | |
Magistero |
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Angelus Francesco | 18-9-2016 |
A tale astuzia mondana noi siamo chiamati a rispondere con l'astuzia cristiana | |
Meditazione Francesco | 10-2-2017 |
Il diavolo è astuto: non si può dialogare col diavolo | |
Summa Teologica |
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I vizi opposti alla prudenza | II-II, q55, a3 |