Comboniani
Denominazione popolare dei membri della Congregazione dei Figli del Sacro Cuore, detti anche Padri di Verona, dediti all'apostolato missionario. Ne fu fondatore il vescovo Daniele Comboni ( 1831-81 ), proclamato beato il 17 marzo 1996. Comboni individuò nell'Africa l'area in cui svolgere una decisa azione benefica ed evangelizzatrice. Fra le tribù del Nilo Bianco fondò chiese, conventi, ospedali, e si adoperò efficacemente per arrestare la tratta degli schiavi. Tornato in Europa per curare la malferma salute, illustrò con ripetute conferenze in vari paesi un suo Piano per la rigenerazione dell'Africa, imperniando le argomentazioni sull'assioma "rigenerare l'Africa con l'Africa", cioè sostenendo la necessità di sviluppare un clero autoctono e di valorizzare iniziative locali. Nel 1867 diede avvio all'Istituto delle Missioni africane, che, assunta la forma di congregazione religiosa, ricevette la definitiva approvazione nel 1910. Negli anni successivi aderirono alla congregazione numerosi religiosi non italiani e il numero dei componenti arrivò a circa 2000. Fondato nel 1872, definitivamente approvato nel 1912, il ramo femminile delle Pie Madri della Nigrizia ( comboniane ) affiancò efficacemente l'operosità di quello maschile. v. Missioni |