Missioni
La "missione" ( dal verbo latino mittere: mandare ) verso le genti è una dimensione essenziale del cristianesimo fìn dall'epoca neotestamentaria, soprattutto a partire dall'impostazione di s. Paolo, che intende superare i confini del giudaismo nella predicazione della salvezza. Nei tempi antichi e medievali più che il termine missio, si usavano espressioni come apostolatus o propagatio fidei. Già nel II sec., nonostante le persecuzioni, l'annuncio cristiano si era propagato in molti paesi, in forma più o meno organizzata, dalla Persia alla Scozia. Nell'epoca altomedievale si conobbero le grandi missioni verso i popoli germanici e quelle di Cirillo ( v. ) e Metodio nell'Oriente slavo. Grande slancio ebbe l'opera missionaria da parte dei nuovi ordini mendicanti del XIII sec.: francescani e domenicani giunsero in Estremo Oriente istituendo Chiese cristiane. Espansione europea ed espansione missionariaL'epoca delle esplorazioni geografiche ( secc. XV-XVI ), allargando le dimensioni del mondo conosciuto, ampliò anche l'orizzonte delle missioni, che trovarono nuovo impulso per opera dei gesuiti. Il nesso stretto tra missionari e colonizzatori europei ( inizialmente portoghesi e spagnoli, in America Latina, India ed Estremo Oriente ) nacque proprio in questo contesto e rimase fino all'inizio del sec. XX un dato caratterizzante e spesso problematico. Nonostante il significato europeizzante della proposta missionaria, si
verificarono anche tentativi di maggior rispetto delle tradizioni e delle
culture locali, pur tra molte difficoltà ( v. riti
cinesi, questione Anche le colonizzazioni operate da paesi protestanti ( Gran Bretagna, Olanda ) videro al loro seguito l'opera di missionari. Nel 1622 la creazione della congregazione vaticana De Propaganda Fide segnò il tentativo di coordinare e centralizzare il governo delle missioni cattoliche e delle Chiese missionarie. Nel sec. XVIII si avviò una vera e propria attività missionaria organizzata anche presso le Chiese evangeliche, in rapporto soprattutto al pietismo e ai movimenti di risveglio protestante: la fondazione della Società missionaria londinese ( anglicana ) è del 1795. Il modello delle società missionarie, organismi specializzati interecclesiali, prese piede soprattutto per alleviare la responsabilità delicata delle singole Chiese, impegnate sul versante interno. Il sec. XIX conobbe un nuovo slancio dell'attività missionaria da parte sia cattolica sia protestante, anch'esso legato al nuovo contesto storico dell'espansione europea, con il rafforzamento del controllo dell'Europa sul resto del mondo ( per esempio, con la spartizione coloniale di tutta l'Africa tra le grandi potenze ). Nacquero in questo quadro molti nuovi ordini, congregazioni e società missionarie. In campo cattolico si possono ricordare, i padri bianchi, i missionari di Mariannhill, la Società della Parola di Dio, i missionari del Sacro Cuore e del Preziosissimo Sangue, i comboniani, i saveriani, i marianisti, i verbiti, i missionari della Consolata, l'Istituto delle Missioni Estere ( poi divenuto PIME dal 1926 ). Nel campo protestante, molteplici società missionarie sorsero in Germania, Gran Bretagna, Danimarca. Attività missionaria e Chiese localiL'inserzione di clero indigeno nelle attività pastorali delle Chiese cattoliche nate nei paesi di missione fu molto lento, almeno fino alla svolta significativa causata dall'enciclica Maximum illud di Benedetto XV (1919), che mirava a dissociare la causa missionaria da preoccupazioni politiche e nazionali, oltre a chiedere ai diversi ordini missionari un'ottica più integrata e cooperativa. Il primo vescovo africano nero fu consacrato nel 1939. L'Evangelii praecones di Pio XII ( 1951 ) seguiva questa linea, sollecitando a costruire positivi rapporti con le culture delle popolazioni incontrate. Il decreto Ad gentes del concilio Vaticano II ha confermato l'attività missionaria come cruciale nella struttura stessa della Chiesa, recependo anche una nuova corrente di studi teologici appositi ( missiologia ). Si può dire che nel '900, soprattutto nella seconda metà, il quadro tradizionale delle missioni sia cattoliche, sia protestanti è profondamente cambiato. La dissoluzione degli imperi coloniali, da un lato, con il parallelo costituirsi nel cosiddetto Terzo mondo di molti nuovi Stati indipendenti e la rinascita delle culture indigene e, dall'altro, la crescita numerica e la maturazione teologica delle Chiese locali nate dalla missione, hanno creato una situazione del tutto nuova. Ormai anche l'Europa e il Nordamerica, che hanno subito un processo di diffusa secolarizzazione, sono terra di missione o di nuova evangelizzazione, mentre le "giovani Chiese" del cosiddetto Terzo mondo sono diventate adulte e autonome. È mutato anche il rapporto con le altre religioni: c'è un rispetto che un tempo, di solito, non c'era e una tensione al dialogo interreligioso ( v. ). Parallelamente sono in corso in Africa e Asia nuove inculturazioni ( v. inculturazione ) del messaggio cristiano stesso. Immutata rispetto al passato, anzi ancora ingigantita dalla crescente gravita dei problemi, è la necessità di un'attività missionaria che si faccia carico anche della promozione dell'uomo e dei drammi sociali dei popoli ai quali intende portare il messaggio della salvezza. Importanti in proposito sono le indicazioni di principio di Paolo VI
nell'esortazione Evangelii nuntiandi |
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Magistero |
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Messaggi Giornata Missionaria Mondiale |
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Il grande scopo delle Missioni è di stabilire la Chiesa nelle nuove terre e di farle ivi mettere salde radici tanto da poter un giorno vivere e svilupparsi senza il sostegno dell'Opera delle Missioni. |
Discorso Pio XII 24-6-1944 |
Noi crediamo che una delle ragioni, per cui il nostro popolo sente ed ama la causa delle missioni, sia proprio questa: esso intuisce che ivi è il Vangelo nascente negli uomini, ivi è Cristo vivo, ivi è la Chiesa nel suo atteggiamento più genuino e più generoso. |
Catechesi Paolo VI 14-10-1970 |
Non ci distraggano le deformazioni antimissionarie provocate da tante idee correnti, ottime alcune, ma insufficienti ad appagare la genuina e indeclinabile vocazione missionaria dell'autentico seguace di Cristo |
Omelia Paolo VI 24-10-1971 |
Questo carattere e dovere missionari per ogni singolo fedele e per ciascuna comunità cristiana si fa ancor più evidente ed impellente nel movimento spirituale di conversione e di riconciliazione che si sta vivendo ora nelle singole Chiese locali |
Discorso Paolo VI 17-5-1974 |
La missione parte dal cuore: quando ci si ferma a pregare davanti al Crocifisso, con lo sguardo rivolto a quel costato trafitto, non si può non sperimentare dentro di sé la gioia di sapersi amati e il desiderio di amare e di farsi strumenti di misericordia e di riconciliazione. |
Angelus Benedetto XVI 22-10-2006 |
Concilio Ecumenico Vaticano II |
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Decreto Ad gentes |
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La Chiesa è per sua natura | Ad gentes 2 |
tutta missionaria | Lumen gentium 17 |
Ad gentes 1 | |
Ad gentes 35 | |
Orientalium ecclesiarum 3 | |
Principi dottrinali: il disegno di Dio Padre | Ad gentes 2 |
compiuto dal Figlio | Ad gentes 3 |
e dallo Spirito Santo in tutti i tempi | Ad gentes 4 |
La Chiesa sacramento di salvezza e gli Apostoli inviati al mondo intero, presente a tutti i popoli | Ad gentes 5 |
nel rispetto di tutte le civiltà | Lumen gentium 17 |
v. Apostoli; Chiesa; Popoli | |
L'attività missionaria | Ad gentes 6 |
ragioni e necessità | Ad gentes 7 |
l'azione … nella vita e nella storia dell'umanità | Ad gentes 8 |
carattere escatologico dell'azione … | Ad gentes 9 |
v. Attività missionaria | |
L'opera missionaria in se stessa: importanza e urgenza | Ad gentes 10 |
La testimonianza della vita e il dialogo | Ad gentes 11 |
v. Testimonianza; Dialogo | |
presenza della carità ( v. ) | Ad gentes 2 |
Evangelizzazione ( v. ) e conversione ( v. ) e iniziazione cristiana | Ad gentes 14 |
Formazione della comunità cristiana ( v. ) | Ad gentes 15 |
il Clero locale | Ad gentes 16 |
i catechisti ( v. ) | Ad gentes 17 |
la vita religiosa | Ad gentes 18 |
Lumen gentium 46 | |
Perfectae caritatis 3 | |
Perfectae caritatis 19 | |
Perfectae caritatis 20 | |
Le Chiese particolari ( v. ): le giovani Chiese | Ad gentes 19 |
v. Chiese giovani | |
attività missionaria delle Chiese particolari ( v. ) | Ad gentes 20 |
l'apostolato dei laici ( v. ) | Ad gentes 21 |
diversità nell'unità | Ad gentes 22 |
I missionari | Ad gentes 23-27 |
v. Missionari | |
Organizzazione della attività missionaria: dovere di tutti | Ad gentes 28 |
organizzazione generale | Ad gentes 29 |
v. Propaganda Fide | |
organizzazione locale nelle missioni; il Vescovo | Ad gentes 30 |
coordinamento regionale | Ad gentes 31 |
organizzazione dell'attività degli istituti | Ad gentes 32 |
e loro coordinamento | Ad gentes 33 |
v. Istituti missionari coordinamento degli Istituti scientifici | Ad gentes 34 |
v. Istituti di Missiologia | |
La cooperazione: profondo rinnovamento di tutti | Ad gentes 35 |
il dovere missionario di tutto il Popolo di Dio ( v. ) | Ad gentes 36 |
delle comunità cristiane | Ad gentes 37 |
dei Vescovi | Ad gentes 5 |
Ad gentes 29 | |
Ad gentes 38 | |
dei sacerdoti | Ad gentes 39 |
Presbyterorum ordinis 10 | |
degli istituti di perfezione | Ad gentes 40 |
dei laici | Ad gentes 41 |
Laici in servizio a titolo speciale nelle … | Apostolicam actuositatem 22 |
Scuole cattoliche nelle … | Gravissimum educationis 9 |
Adattamento della Liturgia nelle … | Sacrosanctum concilium 38 |
Sacrosanctum concilium 65 | |
Sacrosanctum concilium 68 | |
Sacrosanctum concilium 69 | |
… e fratelli separati v. Fratelli separati | |
Codice Diritto Canonico |
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iniziative missionarie: direzione e coordinamento, doveri dei singoli Vescovi | 782 |
cooperazione missionaria nelle diocesi | 791 |
quanto ai membri di istituti di vita consacrata | 783 |
Conferenze Episcopali promuovano opere per coloro che provengono dalle terre di missione per ragioni di studio | 792 |
al popolo | 770 |