Fidanzamento
Il termine indica la fase di preparazione al matrimonio, con un impegno morale dei fidanzati che si esprime nella promessa di matrimonio. Da un punto di vista cristiano, il fidanzamento ha anzitutto valenza vocazionale; in questo periodo la persona scopre e costruisce, nella luce dello Spirito, il proprio cammino di vita. Esso appare, inoltre, come tempo di crescita: si matura e si "allena" la capacità di vivere insieme, cercando di costruire una relazione di amore non possessivo, ma donato, responsabile: il fidanzamento è decisione non definitiva, ma certo impegnativa, che fa attenti all'altro e alle sue relazioni familiari e sociali. Esso è anche tempo di grazia: vissuto in Cristo, ne riceve il dono di una capacità nuova - presacramentale, quasi - a sviluppare tutto ciò che i migliori sentimenti suggeriscono in effettiva, anche se sempre imperfetta, pratica di vita. La comunità cristiana si prende cura dei fidanzati. Attiva per loro itinerari di preparazione specifica, che li aiutino nel discernimento della propria vocazione, nella chiarezza delle scelte, nell'impegno della realizzazione. Questi itinerari si configurano come veri e intensi percorsi di maturazione nella fede. v. Matrimonio |
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Promessa bilaterale di contrarre matrimonio, fatta a norma di diritto. |
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Promessa sposa: i fidanzamenti giudaici comportavano un impegno così reale che il fidanzato era già chiamato « marito » e poteva disimpegnarsi solo per mezzo di un « ripudio formale » ( v 19 ) |
Mt 1,18 |
Concilio Ecumenico Vaticano II |
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Istruzione dei giovani per un onesto … nutrito da un amore casto | Gaudium et spes 49 |
Apostolato familiare e aiuto ai … | Apostolicam actuositatem 11 |
Summa Teologica |
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Spl q. 43 |