Monoteismo

L'affermazione di un Dio uno e unico è propria delle grandi religioni di derivazione biblica: l'ebraismo, il cristianesimo, l'Islam.

Il monoteismo ebraico è basato sulla Rivelazione di Dio a Israele: "Ascolta Israele: il Signore è il nostro Dio, il Signore è uno solo" ( Dt 6,4 ).

E anche: "Io sono il Signore, tuo Dio, che ti ho fatto uscire dal paese di Egitto, dalla condizione servile.

Non avere altri dèi di fronte a me" ( Dt 5,6-7 ).

L'unità e l'unicità di Dio è dinamica e mira all'unificazione del genere umano: "Perché sappiano dall'oriente fino all'occidente che non esiste Dio fuori di me.

Io sono il Signore e non c'è alcun altro" ( Is 45,6 ).

La singolarità del monoteismo cristiano professa l'unico Dio come pieno comunicarsi del Padre al Figlio nello Spirito.

La professione di fede islamica ha al centro l'affermazione: "Non c'è Dio se non Dio, e Maometto è il suo profeta".

È di per se la dottrina secondo cui vi è una sola « potenza divina » ( « theos » è Dio ) suprema, assoluta, di carattere spirituale-personale, distinta dal mondo, e creatrice di esso.

In senso giudaico-cristiano, il monoteismo non è la semplice affermazione di un Dio personale unico e creatore, ma è il riconoscimento che « quel » Dio, potenza creatrice e salvatrice, sperimentata come operante nella storia del popolo d'Israele e di Gesù, è l'unico e assoluto fondamento di tutto il mondo e di tutta la storia.

  Is 40,20
  Is 41,21
  Is 42,8

Summa Teologica

Eresia III, q. 18