Midrash
Il termine ebraico midrash ( letteralmente: ricerca ) designa un commento del testo biblico basato sul presupposto che la Scrittura "ha settanta volti" ( BeMidhar Rahhà 13,15 ) e che occorre dunque cercare l'inesauribile significato del testo biblico interrogandolo ripetutamente senza fermarsi esclusivamente al suo senso letterale. Il midrash si distingue in midrash halakhà, che si propone di giustificare con la Scrittura le norme legali date dai rabbini; e midrash haggadà, che spiega e riattualizza le Scritture servendosi di racconti, esortazioni, prediche, leggende. |
|
È un genere letterario della letteratura giudaica. In esso, si attribuiscono ai grandi personaggi della storia di Israele parole e azioni anacronistiche, che riflettono le convinzioni personali dell'autore del midrash. Alcuni libri biblici, come quelli di Giona, Tobia, Ester e Giuditta, sono scritti nel genere letterario midrashico, cioè sotto la forma di racconti storici in cui si mescolano antichi ricordi e convinzioni personali dello scrittore. |
|
Sap 16,1 |