Regole di buona creanza e di cortesia cristiana |
588 Prima di ricevere qualcosa quando non si è a tavola, bisogna fare la riverenza, togliersi il guanto e baciare la mano; poi prendere l'oggetto, portarlo con grazia e senza precipitazione alla bocca, come se lo si volesse baciare, senza avvicinarlo del tutto, ma solo facendo il gesto.
589 Quando si desidera dare o restituire qualcosa a qualcuno, bisogna darla prontamente, per non farlo aspettare, quindi la si presenta con il gesto di volerla baciare.
Dopo averla consegnata, si bacia la mano e si fa la riverenza.
Bisogna attenersi a questo cerimoniale ogniqualvolta si offre qualcosa, sia richiesta che non.
590 Quando si vuole dare o prendere qualcosa, è sgarbato passare la mano davanti agli altri, soprattutto se si tratta di una persona a cui dobbiamo rispetto e riverenza.
Bisogna sempre dare e prendere dalla parte posteriore, sia a tavola che altrove, tranne il caso in cui ciò non si possa fare senza dare fastidio a qualcuno.
Quando si dovesse dare o ricevere qualcosa passando davanti a qualcuno, per buona educazione, si deve chiedere scusa alla persona davanti alla quale si passa, domandandone l'autorizzazione con qualche gesto o con parole garbate, come "Signore, col suo permesso… per piacere"… oppure "Signore, le domando scusa", ecc. …
591 Quando si offre qualcosa, per buona educazione, bisogna porgerla in modo che possa essere presa facilmente per il giusto verso.
Così quando si porge a qualcuno un coltello o un cucchiaio, bisogna voltare il manico verso chi lo deve ricevere.
592 Se una persona del gruppo lascia cadere qualche oggetto, la buona educazione prescrive che ci si affretti a raccoglierlo prima di lui e restituirglielo con cortesia.
Se poi cadesse a noi qualcosa, ci dobbiamo affrettare a raccoglierla senza permettere che altri lo faccia.
Se qualcuno fosse più lesto di noi e ce lo restituisse, allora dobbiamo ringraziarlo cortesemente, chiedendogli scusa del disturbo che gli abbiamo procurato.
593 Se per strada si incontra una persona di rango, o per l'impiego che svolge o per le sue doti, la buona educazione vuole che la salutiamo rispettosamente, senza voltarsi esageratamente verso di lei, eccetto se la conosciamo bene.
A Parigi si usa salutare solo le persone che si conoscono o quelle di prestigio e di grado molto elevato, quali i Principi ed i Vescovi.
Però è buona educazione salutare tutti gli ecclesiastici ed i religiosi.
594 È maleducazione e cosa ridicola guardare le persone quando passano, per vedere se ci salutano.
Bisogna sempre precedere gli altri nel saluto, come in ogni altra cortesia, secondo il consiglio di San Paolo.
È un modo di onorare se stessi onorando gli altri.
Qualora uno si trovasse per strada di fronte ad una persona di prestigio o ad un suo superiore, è bene scansarsi alquanto e cedergli il passo, portandosi a lato della strada.
595 Se la strada è liscia e senza avvallamenti, bisogna passare a sinistra della persona che si incontra, lasciandogli libero il lato destro.
Quando costei transita, bisogna fermarsi e salutarla con rispetto e anche con profondo rispetto, se è richiesto dal suo prestigio.
Se invece la incontriamo in una strettoia o davanti ad una porta, dobbiamo fermarci subito se è possibile, per cederle il passo.
Se è necessario aprire una porta, sollevare una tenda o sgomberare qualcosa che ostruisce il passaggio, la buona educazione prescrive che la si preceda per fare ciò e nel passarle davanti accenniamo ad un piccolo inchino.
596 Se incontriamo per la strada una persona con cui non si ha confidenza, sarebbe assumere un tono troppo disinvolto e non educato domandargli dove va o da dove viene.
597 Dovendo andare avanti e indietro, se si è obbligati a passare e ripassare davanti ad una persona di prestigio, per educazione dobbiamo passargli dietro.
Se però non possiamo farlo, faremo un inchino ogni volta che gli passiamo davanti.
598 Quando si è vicini al fuoco, la buona educazione non permette di accostare le mani fin sui carboni, di farle passare tra le fiamme o di appoggiarle sul camino.
Sarebbe ancor più disdicevole far questo con i piedi.
E grande maleducazione mettersi con le spalle rivoltate al fuoco; se qualcuno si prende questa libertà, non dobbiamo assolutamente imitarlo.
599 Seduti davanti al fuoco non dobbiamo alzarci dal posto e metterci in piedi, eccetto se lo fa la persona di maggior riguardo; in questo caso dobbiamo metterci in piedi appena lo fa.
È maleducazione accoccolarsi, sedersi a terra o accostarsi al fuoco più degli altri.
È mancanza di educazione giocherellare con le pinze o attizzare il fuoco.
Non ci si può permettere nemmeno di aggiungervi legna, perché l'educazione vuole che si lasci far questo al padrone di casa o a chi ne ha l'incarico.
600 Quando si accende il fuoco, conviene farlo in modo tale che tutti coloro che sono attorno possano scaldarsi facilmente.
Andarlo a stuzzicare senza un'evidente necessità è segno dell'irrequietezza di uno che non sa stare calmo.
Tuttavia, quando ci troviamo davanti al fuoco con una persona di prestigio che desidera che si sistemi la brace, è opportuno che prendiamo noi subito le molle, eccetto se desidera farlo lei per divertimento.
601 È grave maleducazione avvicinarsi talmente al fuoco da rischiare di bruciarsi le gambe, come pure togliersi le scarpe e scaldarsi in questo modo in presenza di altri.
È ancora più grave maleducazione se le ragazze e le donne si scoprissero troppo, sia vicino al fuoco che altrove.
602 La carità e la buona creanza esigono che ci scomodiamo per far posto ad altri quando ci troviamo vicini al fuoco e che ci tiriamo indietro per far scaldare coloro che ne hanno più bisogno di noi.
Se qualcuno butta lettere, carta o altre cose simili sul fuoco, è grave maleducazione raccoglierle per qualsiasi motivo.
603 Se usiamo i parafuoco, quando siamo a casa nostra non dobbiamo permettere a un domestico di portarne uno alla persona che si mette vicino al fuoco, anzi la buona educazione richiede che siamo noi stessi ad offrirlo.
Se invece siamo vicino al fuoco in casa d'altri e fosse disponibile un solo parafuoco e la persona che è con noi insistesse perché lo prendiamo noi, dopo esserci scusati, non dobbiamo rifiutarlo.
Però è buona creanza metterlo subito da parte accanto a noi, senza darlo a vedere e non servirsene.
In qualità di ospiti è doveroso accettare cortesemente qualsiasi parafuoco ci venga offerto.
Anche nel caso che a qualcuno di rango più importante del nostro non sia stato offerto, non sarebbe educato dire che gli diamo quello che è stato dato a noi.
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