Guida delle scuole cristiane

Indice

Gli incarichi

859 Nelle Scuole cristiane molti e diversi incarichi saranno affidati agli alunni; serviranno a svolgere ruoli che i maestri non possono ne debbono assumersi.

Vi saranno:

1. il presidente delle preghiere;

2. quello che svolge il ruolo del sacerdote nelle prove per le risposte alla S. Messa, chiamato perciò "ministro" della S. Messa;

3. il raccoglitore delle elemosine;

4. il porta acqua benedetta;

5. il portarosari e i suoi aiutanti;

6. il campanaro;

7. l'ispettore e i sorveglianti;

8. i primi di banco;

9. i visitatori degli assenti;

10. i distributori e raccoglitori dei fogli;

11. i distributori e raccoglitori dei libri;

12. gli addetti alla pulizia delle classi;

13. il portinaio;

14. il custode della chiave della scuola.

860 Questi incaricati saranno nominati dal maestro in ciascuna classe nel primo giorno di scuola dopo le vacanze.

Il maestro seguirà il parere del direttore o dell'ispettore a questo riguardo; e farà la stessa cosa nel caso dovesse in seguito cambiarli tutti o solo qualcuno.

Articolo 1 - Il presidente delle preghiere

861 In ogni classe ci saranno due animatori delle preghiere, l'uno per quelle del mattino, l'altro per quelle della sera; essi si sostituiranno l'un l'altro, nel caso che l'uno dei due arrivi in ritardo o non venga a scuola.

Colui che recita le preghiere del mattino, dopo una settimana reciterà quelle della sera e viceversa.

862 Essi reciteranno tutte le preghiere che si faranno in classe con posatezza, attenzione e serietà, nell'ordine indicato al capitolo delle preghiere, e da un posto dal quale possano essere facilmente intesi da tutti i compagni.

863 Nessun alunno riceverà questo incarico se non conosce molto bene tutte le preghiere, se non sa recitarle con chiarezza, se non ha voce sufficiente per farsi sentire da tutti, se non si comporta bene e non è devoto, per non causare distrazione tra i compagni.

864 I due recitatori saranno cambiati ogni mese e scelti tutti e due tra coloro che imparano a scrivere.

Col parere del direttore o dell'ispettore delle scuole potranno essere confermati solo se non si trovano sostituti all'altezza, non per altri motivi, ricordando che questo incarico contribuisce molto a far sì che gli alunni recitino bene le preghiere anche quando sono da soli e si abituino a dirle attentamente e con calma.

Articolo 2 - Il "ministro" della S. Messa

865 Un alunno avrà l'incarico di fare la parte del sacerdote nella recita delle risposte alla S. Messa il martedì, durante la colazione.

866 Svolgerà questo incarico nel modo seguente: starà in piedi mentre davanti a lui l'alunno che deve rispondere starà in ginocchio, come accade proprio durante la S. Messa.

Inizierà dicendo: In nomine Patris, ecc. Introito, ecc., le preghiere che il sacerdote recita ai piedi dell'altare; dopo dirà Kyrie eleison e così tutte le altre che sono nel libro che avrà tra le mani.

Alle ultime parole delle due letture farà una inflessione con la voce; inclinerà la testa tutte le volte che pronunzierà Jesus, Maria e Oremus.

Dopo il Sanctus farà con calma due genuflessioni, una dopo l'altra, per mostrare il momento nel quale si deve suonare il campanello per la consacrazione.

Si batterà tre volte il petto all'Agnus Dei e al Domine non sum dignus.

Dopo il Domine non sum dignus mostrerà un piccolo vaso fatto apposta per ricevere la prima abluzione.

Dopo si volgerà dalla parte del chierichetto, mettendo quattro dita sul vaso, come fa il sacerdote quando riceve la seconda abluzione, per mostrare come farla.

867 La prima volta che saranno recitate le risposte alla S. Messa, dopo le ultime orazioni, chiuderà il messale; la seconda volta invece lo lascerà aperto, per mostrare che, quando il messale viene lasciato aperto, bisogna portarlo dall'altra parte.

868 Questo alunno deve essere serio, posato, riservato e calmo, per poter essere di edificazione e insegnare la riservatezza a coloro che provano le risposte della Messa.

869 Questo incarico durerà un mese, se il maestro pensa che sia il caso, dopo essersi consultato col direttore o l'ispettore.

Se lo si cambia, bisogna che il sostituto sia altrettanto serio: è una condizione molto importante per poter svolgere questo incarico.

Articolo 3 - Il raccoglitore delle elemosine

870 In ogni classe ci sarà un alunno incaricato di raccogliere le elemosine, cioè i pezzi di pane da distribuire ai più poveri durante la colazione e la merenda.

871 Verso la metà o la fine della colazione e della merenda, dopo aver fatto il saluto al maestro, questo incaricato prenderà dal suo posto il cestino a ciò destinato e lo passerà tra i banchi, prima da un lato poi dall'altro, senza parlare e guardandosi bene dal domandare nulla.

Girando tra i banchi quando svolge questo incarico mostrerà controllo di sé, non farà rumore e non fisserà con intenzione alcun compagno.

872 Quando le offerte del pane saranno terminate, saluterà di nuovo il maestro, al quale darà il cestino affinché ne faccia la distribuzione.

873 Il maestro avrà cura di scegliere questo incaricato tra i più dotati di pietà ed affetto per i poveri, che non sia portato alla ghiottoneria.

Non permetterà che sia lui a distribuire il pane o qualsiasi altra cosa ad alcuno e che non trattenga nulla per sé di quanto ha raccolto.

Se viene a conoscenza che ha fatto qualcuna delle cose qui sopra nominate, lo punirà severamente e gli toglierà immediatamente l'incarico.

874 Quando il maestro giudicherà opportuno o necessario, e dopo aver avvisato il direttore, l'incaricato sarà cambiato.

Articolo 4 - Il porta acqua benedetta

875 In ogni classe ci sarà un alunno incaricato di portare tutti i giorni per la Messa ed i Vespri, un secchiello per far prendere l'acqua benedetta agli alunni quando entrano ed escono dalla chiesa.

Questo incaricato e quello che porta i rosari saranno i primi della fila e guideranno i compagni andando in chiesa.

876 Entrando in chiesa, egli si collocherà vicino all'acquasantiera e vi sosterà fino a quando tutti gli alunni siano passati ed abbiano attinto l'acqua benedetta.

Farà la stessa cosa all'uscita.

Il posto gli sarà assegnato dal maestro o dall'ispettore e sarà tale da permettere a tutti di prendere facilmente l'acqua benedetta.

Messosi al posto indicato prenderà l'acqua benedetta immergendo il secchiello nell'acquasantiera, e ripetendo l'operazione quando noterà che l'acqua sta per terminare.

877 Terrà il secchiello orizzontalmente e diritto davanti a sé e si guarderà bene, sotto pena di punizione, dal servirsene per bagnare i compagni o giocare con esso.

878 Durante tutto il tempo del passaggio degli alunni, resterà in piedi, in atteggiamento modesto, con gli occhi bassi, senza guardare quelli che passano davanti a lui e senza girarsi neppure leggermente.

879 Quando tutti gli alunni saranno usciti dalla chiesa, se non si fa più ritorno a scuola, insieme al porta rosari andrà a rimettere il secchiello dove è depositato ordinariamente.

880 Questo incaricato deve essere un ragazzo molto pio e tranquillo, avrà questo incarico per tutto l'anno e il maestro lo cambierà solo se lo giudica necessario, d'accordo col direttore.

Articolo 5 - Il porta rosari e i suoi aiutanti

881 In ogni scuola ci sarà un alunno incaricato di portare i rosari in chiesa per la S. Messa nei giorni di scuola e alla Messa cantata e ai Vespri la domenica.

Egli riceverà in consegna i rosari dal maestro, avrà cura di contarli sempre subito dopo la S. Messa oppure all'inizio delle lezioni pomeridiane, se si va a Messa al termine della scuola, avvertendo il maestro se ne dovesse mancare qualcuno.

Il maestro li conterà l'ultimo giorno di scuola della settimana.

882 Vi saranno tanti mazzetti di rosari quante sono in chiesa le file di due alunni.

Se vi sarà più di una fila di due, l'incaricato avrà uno o più aiutanti, secondo il numero delle file.

883 Quando gli alunni saranno in ginocchio al loro posto, il porta rosari prenderà un mazzetto di rosari, darà l'altro o gli altri mazzetti al suo o ai suoi aiutanti e ciascuno andrà a distribuirli alla sua fila, dai primi agli ultimi, ma solo a quelli che non sanno leggere, cioè a quelli che sono ancora ai cartelloni, al Sillabario o al primo libro.

884 Terminata la S. Messa, questi incaricati si dirigeranno verso la loro fila per ritirare i rosari distribuiti all'inizio.

Il portarosari raccoglierà tutti i vari mazzetti, li unirà al suo e, tornato a scuola li conterà.

885 Dopo la S. Messa, se gli alunni non ritorneranno più a scuola, si unirà al porta acqua benedetta e riporterà a scuola i rosari, deponendoli al loro posto abituale.

886 Il portarosari sarà anche incaricato di dare giornalmente all'inizio della scuola il rosario a coloro che sono incaricati di dirlo per primi in classe, ricordandosi chi sono quelli che lo hanno recitato per ultimi.

Deve ricordarsi l'ordine da seguire, da quale banco iniziare e finire.

887 Egli avvertirà gli alunni perché lo dicano gli uni dopo gli altri, seguendo l'ordine dei banchi.

Quando due avranno terminato, riprenderà il rosario e lo porterà ai due alunni seguenti.

888 Baderà che quelli che recitano il rosario, lo facciano con calma e modestia.

Baderà anche che non parlino, non scherzino, che recitino effettivamente il rosario senza mai interromperlo.

Se dovesse notare che ci sono mancanze al riguardo di qualcuna di queste cose, avviserà immediatamente il maestro.

889 Chi ha questo incarico, come quello che ha il precedente, deve essere un alunno molto pio, riservato, fedele; deve aver cura di non rovinare, smarrire o far smarrire alcun rosario; come pure avere buon comportamento, non essere sbadato, arruffone o poco riflessivo.

890 Questo incaricato e i suoi aiutanti saranno scelti nella classe in cui si recita il rosario.

Se non ce ne fossero capaci di questo incarico, si sceglieranno nella classe superiore, seguendo il consiglio del direttore o dell'ispettore.

891 Questo incarico durerà tutto l'anno e il maestro lo cambierà solo se lo giudicherà necessario, d'accordo col direttore.

Articolo 6 - Il campanaro

892 In ogni scuola vi sarà un alunno incaricato di suonare la campanella per iniziare la scuola e le varie attività giornaliere.

893 All'inizio della scuola e ad ogni ora suonerà 20 rintocchi a distesa; ad ogni mezz'ora batterà 20 tocchi.

Anche al termine della scuola suonerà 20 rintocchi a distesa e altri 20 tocchi per avvertire che la scuola è finita e che bisogna dire le preghiere.

894 Questo incaricato dovrà stare molto attento ad ascoltare l'ora e suonare appena ode l'ultimo colpo delle ore e delle mezze ore dell'orologio.

895 Circa il tempo di un Miserere prima dell'ora della preghiera del mattino e del catechismo del pomeriggio, batterà cinque tocchi per avvertire gli alunni di chiudere i libri, i raccoglitori dei libri e dei fogli di raccoglierli e tutti di raccogliersi e tenersi pronti alla preghiera, in modo da poter iniziare all'ultimo tocco della campanella, senza ritardare un istante.

896 Questo incaricato deve essere assiduo a scuola, diligente, attento, preciso e puntuale a suonare al momento stabilito; il maestro baderà alla puntualità nel suonare e non lo cambierà se non sarà necessario e seguendo il parere del direttore.

Articolo 7 - L'ispettore e i sorveglianti

897 In ogni classe vi saranno degli incaricati che avranno il compito della sorveglianza in assenza dei maestri, non in altri momenti.

Nelle classi degli scrivani vi sarà un incaricato di sorvegliare durante la colazione e la merenda coloro che ripetono le preghiere, il catechismo e le risposte della S. Messa.

898 Il compito dell'ispettore di ciascuna classe sarà quello di rendersi conto di tutto quello che accade durante l'assenza del maestro.

La sua funzione sarà di osservare e annotare quello che avviene in classe, senza dire nulla e senza muoversi dal posto, qualsiasi cosa accada.

Non permetterà che alcun alunno gli rivolga la parola o gli si avvicini durante questo suo impegno.

Non ricorrerà mai alle minacce, né con segni, né in altro modo, qualsiasi mancanza si commetta.

Starà sempre seduto al posto assegnategli e sarà fedele nel fare una precisa relazione di tutto quanto è avvenuto, di come è avvenuto e in quali circostanze, senza aggiungere o togliere nulla.

Non dimenticherà di riferire nemmeno le cose minime, su quelli che avranno parlato o fatto il più piccolo rumore.

899 Il maestro farà comprendere a colui che ha questo incarico, che non solo deve vigilare su quanto accade in aula, ma essere l'esempio al quale gli altri debbono guardare.

Il maestro esaminerà attentamente i rapporti di questo ispettore prima di punire i segnalati.

Per sapere se l'ispettore è stato veritiero nel rapporto, chiederà ragguagli agli alunni più sinceri, per vedere se i fatti si sono effettivamente svolti come riferito dall'ispettore.

Solo dopo il raffronto tra quanto riferito dall'incaricato e gli altri alunni interrogati, il maestro, se lo crederà opportuno, punirà gli alunni colpevoli.

900 Il maestro terrà conto delle lagnanze contro questo incaricato, soprattutto se provengono da alunni non immischiati nella segnalazione e diligenti.

Se riscontrerà delle colpe nell'incaricato, sarà molto più severo nella punizione con lui che con altri colpevoli della stessa cosa e lo deporrà subito dall'incarico.

901 L'incaricato deve essere scelto tra i più svegli ed assidui nel venire tra i primi a scuola, pronto a notare tutto quello che avviene.

Inoltre deve essere silenzioso e controllato, non frivolo, né finto, né facile a mentire, imparziale, incapace di preferenze e capace di accusare anche fratelli, amici e compagni di gioco.

Non deve accettare alcun regalo da nessuno.

Se fosse sorpreso a mancare in ciò, dovrà essere severamente punito e tolto dall'incarico.

902 L'ispettore non sarà cambiato da quest'ufficio che quando il maestro, d'accordo col direttore, lo reputerà opportuno o necessario.

I sorveglianti

903 In ogni classe due alunni riceveranno il compito di sorvegliare a loro volta il comportamento dell'ispettore quando esercita le sue funzioni, per vedere se si lascia corrompere da regali, o se chiede ricompense per non denunciare qualche mancanza, se è il primo a giungere a scuola, se sa conservare il silenzio, se fosse proprio lui a causare disordine in classe, se non si allontana dal suo posto, se si unisce agli altri, se fa alzare dal posto, insomma, se svolge con precisione il proprio dovere.

904 Il maestro farà in modo che questi sorveglianti non siano conosciuti dall'ispettore; perciò essi non riceveranno pubblicamente la nomina né avranno un appellativo come gli altri incaricati.

Saranno scelti tra gli alunni che diano sicura garanzia di saggezza e di pietà, che siano diligenti e svegli nell'osservare i comportamenti dell'ispettore, senza darlo a vedere.

905 Saranno avvertiti in particolare dal maestro di fare attenzione al comportamento dell'ispettore; quando, di tanto in tanto, riferiranno al maestro, lo faranno senza farsene accorgere, ma lo faranno immediatamente se dovesse accadere qualche episodio inusuale.

906 Vi saranno anche alcuni incaricati di sorvegliare per le strade, soprattutto quelle dove abitano molti alunni, per riferire sul comportamento che essi hanno quando ritornano a casa.

Ce ne saranno per ogni quartiere o strada principale e baderanno a ciò che fanno gli alunni di quel quartiere o di quella strada e ne riferiranno al maestro, come si è detto prima.

Articolo 8 - I primi dei banchi

907 Il primo alunno di ogni banco sarà incaricato del registro del suo banco dove annoterà gli assenti, tirando la cordicella di ciascuno di essi, tutti i giorni, alle ore otto e mezzo del mattino e alle due del pomeriggio.

Appena fatta questa operazione i primi dei banchi presenteranno il registro al maestro perché lo guardi e veda se tutto è esatto.

908 I maestri delle prime classi, dove sono gli alunni che non sanno ancora leggere, insegneranno ai primi dei banchi a leggere i nomi, magari anche solo a memoria; se non ne trovassero capaci o fossero insufficienti coloro che sapessero impararli a memoria e in ordine, li leggeranno essi stessi, tutti o quelli che i primi dei banchi non sono capaci di leggere; ciò faranno al termine della scuola, il mattino prima della preghiera, all'inizio della merenda del pomeriggio e annoteranno essi stessi gli assenti di quel banco, tirando la cordicella.

909 I primi dei banchi dovranno essere gli alunni più assidui a scuola, i più diligenti, i più saggi e i più modesti.

910 Questo incarico sarà dato loro ordinariamente come ricompensa per l'assiduità, assennatezza, la riservatezza e la capacità.

Saranno cambiati solo quando il maestro lo giudicherà necessario in seguito a qualche colpa da loro commessa o per altra grave ragione.

Articolo 9 - I visitatori degli assenti

911 In ogni classe dovranno esservi due o tre alunni che avranno il compito di sorvegliare sull'assiduità dei loro compagni che abitano nelle strade loro assegnate di un quartiere.

912 Ciascuno di essi avrà un registro degli alunni del quartiere di cui è incaricato; su di esso saranno scritti i nomi e cognomi degli alunni e la strada dove abitano.

Se nelle prime classi non ci fossero alunni in grado di svolgere questo incarico, o se non ce ne fossero a sufficienza, il maestro, seguendo il consiglio del direttore o dell'ispettore, ricorrerà ad alunni della classe superiore.

Questi visitatori delle prime classi scelti tra gli alunni della classe superiore andranno a segnare gli assenti sul finire della scuola del mattino e durante la merenda del pomeriggio.

Dopo aver salutato il maestro, sposteranno la cordicella del registro degli assenti, senza pronunziar parola e ritorneranno subito nella loro classe.

913 Appena segnati gli assenti del quartiere loro assegnato, andranno l'uno dopo l'altro a presentare il registro al maestro che annoterà il nome degli assenti e lo riconsegnerà loro.

914 Il visitatore segnerà ogni volta sul suo registro gli assenti del quartiere spostando la cordicella.

Sarà puntuale nell'andare da tutti al termine della scuola, senza che il maestro sia obbligato a ricordarglielo ogni volta.

915 All'entrata successiva il visitatore renderà conto al maestro di quanto avrà constatato a casa di ciascuno degli assenti, delle cause dell'assenza, con chi ha parlato e quando gli hanno detto che potrà rientrare.

916 Di tanto in tanto i visitatori, secondo quanto dirà loro il maestro o anche di loro spontanea volontà, faranno visita ai malati del quartiere di cui sono incaricati; li consoleranno e li indurranno a soffrire con pazienza per amor di Dio.

Faranno sapere in seguito al maestro il loro stato di salute e se migliorano o peggiorano.

917 I visitatori si intratterranno sempre col padre o con la madre del malato o con qualche altra persona matura che conosce la causa dell'assenza e che dice la verità.

Essi parleranno sempre con molta educazione e saluteranno da parte del maestro.

918 Se qualcuno riferisce a un visitatore che uno degli assenti del suo quartiere è malato, egli cercherà di andarlo a trovare e di vederlo, dicendo che viene da parte del maestro che vuole conoscere che malattia ha il ragazzo e in che condizione si trova.

919 I visitatori si guarderanno bene dal farsi corrompere dai compagni assenti o dai loro genitori per riferire falsi motivi sulla loro assenza.

Non accetteranno alcun regalo dai compagni del loro quartiere, o dai loro parenti, sotto qualsiasi pretesto.

920 Ogni maestro farà molta attenzione a tutto ciò e se dovesse scoprire che un visitatore si è lasciato corrompere, lo punirà severamente al posto dell'assente minacciandolo di togliergli l'incarico se non promette di non ricadervi più.

Se dovesse cadere una seconda volta, sarà tolto per sempre.

921 Se il maestro avesse dei dubbi sulla fedeltà di un visitatore, osservando, per esempio, che un alunno è spesso assente senza motivi validi, invierà improvvisamente un altro alunno a casa dell'assente, anche durante la scuola, per poter conoscere con maggior certezza se le ragioni riferite dal visitatore sono le stesse che gli riferisce questo alunno.

922 Di tanto in tanto il maestro penserà a ricompensare i visitatori che svolgono bene il loro incarico, per spronarli a continuare ad essere precisi.

Ciò potrà farsi regolarmente anche ogni mese.

923 I visitatori saranno scelti tra i più affezionati ed assidui a scuola; bisogna che siano intelligenti, onesti e di buona condotta; che non dicano bugie e che siano giudicati capaci di non farsi corrompere, che abbiano gran rispetto per il maestro e gli mostrino totale docilità.

924 Per testimoniare l'affetto e lo zelo per la scuola, essi cercheranno di persuadere i più irregolari, che si assentano facilmente per futili motivi, ad essere assidui.

Quando incontrano qualche ragazzo che vagabonda ozioso e non va a scuola, lo sproneranno a venire.

925 Questi incaricati rimarranno tutto l'anno, a meno che, d'accordo col direttore, non si creda necessario cambiarne qualcuno che si mostra incapace o che lo svolge male e vi fossero altri scolari più capaci.

Articolo 10 - I distributori e raccoglitori dei fogli

926 In ognuna delle classi dove si apprende a scrivere vi saranno uno o due alunni, a seconda del numero degli scolari, incaricati di distribuire i fogli all'inizio della lezione e di raccoglierli allo scadere del tempo riservato alla scrittura, per deperii al posto assegnato.

927 Se tutti gli alunni della classe imparano a scrivere, saranno due gli incaricati; se invece ve ne fosse solo una parte e non molto numerosa, vi sarà un solo incaricato di questo ufficio.

928 Gli incaricati di distribuire e di raccogliere i fogli faranno attenzione a ben sistemarli l'uno sull'altro, nello stesso ordine come sono seduti gli alunni nel banco, in modo da dare con certezza a ciascuno il suo.

929 Essi passeranno di banco in banco, sia per distribuirli che per raccoglierli; li collocheranno davanti a ciascuno.

Se qualche alunno fosse assente, collocheranno il foglio nel posto vuoto.

930 Lo faranno velocemente, per non perdere tempo né farlo perdere a coloro che scrivono.

931 Questi due incaricati, un po' prima di raccogliere i fogli, andranno a controllare quello che hanno scritto gli alunni di cui sono incaricati per vedere se ognuno di loro ha scritto tutto quello che doveva; se quelli che debbono averli hanno il modello, il trasparente, la carta assorbente; se il foglio è stato sporcato; se hanno scritto quello e soltanto quello che dovevano scrivere.

Se constatano che qualcuno non ha fatto le cose sopra elencate, avviseranno subito il maestro, gli porteranno e mostreranno questi fogli.

Si preoccuperanno poi che ognuno pieghi il proprio foglio prima di consegnarlo.

Articolo 11 - I distributori e raccoglitori dei libri

932 In ogni classe vi sarà un certo numero di libri di lettura da distribuire agli alunni molto poveri e che non hanno modo di comprarli.

Vi sarà anche un alunno incaricato di distribuire questi libri agli alunni indicati dal maestro.

Vi sarà inoltre un registro di quelli che potranno usarli, perché ritenuti dal direttore o dall'ispettore talmente poveri da non potersi permettere di comprarli.

Solo questi alunni potranno farne uso.

933 L'incaricato conoscerà il numero dei libri di ciascuna classe destinati ai poveri.

Nel prenderli farà attenzione che non siano strappati o spiegazzati, nemmeno agli angoli e che ciascuno gli restituisca quello che aveva.

Se ne dovesse mancare qualcuno o se un alunno avesse sporcato il suo, avvertirà il maestro subito dopo averli rimessi al loro posto.

934 Avrà anche cura di riordinare i quaderni, gli scudisci e i libri dei maestri, come pure di darli loro quando ne avranno bisogno.

Farà in modo che quello di cui è incaricato non vada perduto e non si rovini.

Articolo 12 - Gli addetti alla pulizia delle classi

935 In ogni classe vi sarà un alunno incaricato di scopare la classe e di tenerla pulita e in ordine.

La scoperà una volta al giorno, al termine delle lezioni del mattino, senza mai venire meno al suo dovere.

Se al termine delle lezioni si va a Messa, ritornerà dopo in classe per fare la pulizia.

936 Prima di cominciare a scopare, addosserà i banchi al muro, da un lato e dall'altro.

Gli incaricati della pulizia di due classi contigue si aiuteranno l'un l'altro per alzare i banchi o per rimetterli al loro posto, non per altro.

937 Dopo avere alzato i banchi, bagnerà il pavimento, se necessario, poi scoperà e con una cesta porterà l'immondizia in strada, nel posto a ciò destinato.

Dopo rimetterà la scopa e gli altri attrezzi nel ripostiglio.

938 Quando la scopa di cui si serve sarà consumata, la farà vedere al maestro e seguirà le sue indicazioni per andare a chiederne un'altra alla comunità dei Fratelli.

939 I maestri faranno attenzione a che gli addetti alla pulizia curino ciascuno la classe di cui sono incaricati, e che queste siano sempre ben pulite.

940 Gli addetti alla pulizia non debbono essere lenti, ma solerti, in modo da non impiegare troppo tempo nell'espletare il loro incarico.

Si debbono distinguere per l'amore alla pulizia e all'ordine.

Debbono essere anche accorti, per evitare discussioni con i compagni e leggerezze durante il lavoro.

941 Cambieranno ogni mese, a meno che il maestro giudichi di lasciarli, seguendo il consiglio del direttore o dell'ispettore; ogni mese si darà loro una immagine o una frase scritta come ricompensa.

Articolo 13 - Il portinaio

942 In ogni scuola vi sarà una sola porta d'ingresso.

Se vi sono altre porte, a giudizio del direttore, ne sarà proibito l'uso e saranno sempre bloccate.

943 Un alunno di una delle classi, indicato dal direttore e in generale di quella vicino all'entrata, avrà l'incarico di aprire e di chiudere questa porta ogni volta che qualcuno entrerà o uscirà.

Per questo motivo sarà chiamato portinaio.

944 Prenderà posto vicino alla porta, in modo da poterla aprire prontamente; non la lascerà mai aperta, ma sempre chiusa con il chiavistello.

945 Lascerà entrare solo i maestri, gli alunni ed il reverendo curato della parrocchia da cui dipende la scuola.

Farà entrare altre persone solo con l'autorizzazione del direttore o del maestro che, in sua assenza, è incaricato della scuola.

946 Quando qualcuno bussa alla porta, aprirà subito quel tanto necessario per poter rispondere a chi ha bussato; poi chiuderà immediatamente col chiavistello, avvertendo il maestro addetto ai colloqui.

947 Durante il colloquio il portinaio lascerà la porta aperta in modo che si possano vedere dalla classe sia il maestro che le persone con le quali egli parla.

948 Questo incaricato è responsabile della porta dall'apertura della scuola all'uscita degli alunni.

Per questo motivo dovrà essere il primo a venire.

Inoltre non parlerà con i compagni che entrano o escono; se dovesse farlo, anche con uno solo, sarà punito.

949 Il maestro farà in modo che questo incaricato legga quando è il suo turno, che svolga le normali lezioni e segua sempre quando non è occupato con la porta.

950 Questo incaricato penserà anche al bastoncino che si consegna a coloro che escono per le necessità fisiche; lo darà a chi esce, preoccupandosi che nessuno esca senza ritirarlo, come pure che non escano due insieme.

951 Chiuderà la porta tutti i giorni al termine della scuola, sia al mattino che al pomeriggio.

952 Questo incarico va affidato ad uno tra gli alunni più diligenti ed assidui della scuola.

Egli deve essere sensibile, riservato, silenzioso, di buona condotta, e di edificazione a coloro che vengono a bussare alla porta della scuola.

Articolo 14 - Il custode della chiave della scuola

953 Per ciascuna scuola che ha sede fuori della comunità dei Fratelli ci sarà un alunno incaricato della chiave della porta d'ingresso.

Dovrà essere molto preciso a trovarsi tutti i giorni all'ora d'apertura per l'entrata degli alunni, cioè prima delle 7 e mezzo la mattina e dell'una del pomeriggio.

Si baderà che egli non abiti troppo lontano dalla scuola.

954 Egli non può consegnare le chiavi della scuola a qualche altro compagno senza l'autorizzazione esplicita del maestro responsabile di quella scuola o del direttore in sua assenza.

955 Quando si ritorna a scuola dopo la S. Messa, sarà il primo della fila, insieme al portinaio.

Se non si ritorna subito a scuola dopo la S. Messa, andrà con gli incaricati dei rosari, dell'acqua benedetta e degli addetti alle pulizie.

Controllerà che questi non facciano chiasso mentre puliscono e non uscirà prima di loro.

956 Questo incaricato sarà addetto anche alla conservazione di tutto il materiale scolastico, perciò dovrà badare che non venga sottratto nulla.

Deve essere scelto tra coloro che sono più assidui a scuola e che non fanno assenze.

957 Questo incaricato e i tre precedenti, cioè il portinaio, i distributori dei fogli e dei libri, saranno cambiati solo se il maestro giudichi indispensabile, dopo aver avvisato il direttore o l'ispettore.

958 I due cartelloni dell'alfabeto saranno uguali in tutte le scuole cristiane e saranno così composti:

Seconde carte

me ba et eux ai ga nos
em ji jo lhu of cu qui
ceu en ci cho vu go ont
ny ge in gne ah on sca
im eu xi gue ou pei
est ce el cum gu ji nez
om ex ir hau co ze moy

959 I cartelloni misureranno almeno due piedi e quattro pollici di larghezza e un piede e otto pollici di altezza.

Le lettere e le sillabe saranno l'una sotto l'altra, come mostra il modello.

960 Il cartellone dell'alfabeto sarà composto di due parti, la prima con le lettere minuscole e la seconda con quelle maiuscole, come indicato qui sopra.

Ogni parte sarà composta di sei righe e ciascuna riga di cinque lettere; i dittonghi e le lettere legate insieme, perciò come se fossero una; per esempio: oe, ff … e così le altre che in ogni riga occupano il posto di una sola lettera.

961 Le due parti delle lettere minuscole e maiuscole saranno distanziate di circa tre pollici l'una dall'altra, di modo che vi siano tre pollici di distanza tra l'ultima lettera della prima riga della prima parte e la prima lettera della prima riga della seconda parte; per esempio: tra la e minuscola, ultima della prima riga della prima parte e la A maiuscola, prima della prima riga della seconda parte, ci saranno tre pollici di distanza.

962 L'inizio di ciascuna lettera sia della prima che della seconda parte, deve essere distante dall'inizio della lettera successiva almeno due pollici e mezzo, mentre le righe almeno tre pollici.

963 Il secondo cartellone che contiene le sillabe di due o tre lettere, deve contenere sette righe, ciascuna delle quali deve contenere sette sillabe.

Le prime tre sillabe, la quinta e la sesta debbono essere di due lettere, mentre la quarta e la settima di tre, come mostra il modello.

964 In ciascuna riga del cartellone delle sillabe, tra una sillaba e l'altra, cioè dalla fine della sillaba precedente all'inizio della seguente, debbono esserci almeno due pollici e due terzi di pollice di distanza; inoltre le righe debbono essere distanziate tre pollici l'una dall'altra.

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