Meditazioni per le domeniche dell'anno |
E allora, al momento della sua incarnazione, si offrì all'Eterno Padre per soffrire tutto ciò che gli sarebbe piaciuto, in modo da soddisfare pienamente per i nostri peccati.
Afferma San Paolo: Poiché è impossibile eliminare i peccati con il sangue di capri e di tori; per questo, disse allora a Dio: Non hai gradito né olocausti né sacrifici per il peccato.
Allora ho detto: ecco, io vengo per fare, o Dio, la tua volontà.
Ed è appunto per quella volontà, continua S. Paolo, che noi siamo stati santificati, per mezzo dell'offerta del corpo di Gesù Cristo fatta una volta per sempre ( Eb 10,4-7.10 ).
Adorate la santa disposizione che ebbe Gesù Cristo venendo in questo mondo e sempre da lui mantenuta, di soffrire e di morire per i nostri peccati e per quelli di tutta l'umanità.
Ringraziatelo di una bontà così grande e siate sempre degni di riceverne i frutti, partecipando alle sue sofferenze.
2 È l'amore tenero che Gesù Cristo ha per i peccatori che non solo lo fece entrare nella disposizione di soffrire e di morire per noi, ma gli fece anche concepire un desiderio immenso di distruggere il peccato.Sospirando diceva: Sono venuto a portare il fuoco sulla terra e come vorrei che fosse già acceso! ( Lc 12,49 )
Al tempo stesso, però si rendeva conto che questo fuoco dell'Amore di Dio poteva penetrare in noi solo dalle sue sofferenze e dalla sua morte.
Perciò, accennando ad essa, una volta disse: C'è un battesimo con il quale devo essere battezzato, e come sono angosciato, finché non sia compiuto! ( Lc 12,50 )
Queste parole rivelano chiaramente quanto grande fosse l'angoscia che provava, per il fatto che la sua morte - che doveva portare tanti vantaggi all'umanità - tardava tanto a venire e rinviava la sua salvezza.
Dovreste provare vergogna, pensando che Gesù Cristo ha tanto desiderato la vostra salvezza e continua a desiderala fortemente anche oggi, mentre voi corrispondete così poco a questo ardente desiderio.
3 Gesù non si è contentato di nutrire durante la sua vita il desiderio di morire per noi.Quando si rese conto che il momento della sua morte si avvicinava, manifestò una grande gioia.
Celebrando la sua ultima Pasqua con gli Apostoli, disse loro: Ho desiderato ardentemente di magiare questa Pasqua con voi ( Lc 22,15 ), perché sapeva che era l'ultimo atto della sua vita mortale e anche l'ultimo pasto che avrebbe fatto con i suoi Apostoli prima di soffrire e di morire per noi e questo gli stava molto a cuore.
Perciò, poco prima di spirare, disse: ho sete ( Gv 19,28 ), e i santi Padri spiegano che alludeva alla sete ardente che lo stimolava a salvarci.
Questo fu anche il motivo che, prima di morire, gli suggerì queste parole: tutto è compiuto ( Gv 19,30 ), s'era compiuto difatti il suo grande desiderio: soffrire per il nostro riscatto.
Ora tocca a voi completare quello che manca alla passione di Cristo ( Col 1,24 ) e potete farlo partecipando alle sue sofferenze.
Rendetevi degni di una grazia così grande.
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