Meditazioni per le principali feste dell'anno

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MF 79

San Francesco Saverio (1506-1552)
2 dicembre; nuovo calendario: 3 dicembre

1 San Francesco Saverio, fin da quando si unì a sant'Ignazio, e durante un ritiro che fece consigliato da lui, prese la decisione di darsi completamente a Dio.

Ebbe un grande amore per le sofferenze, soprattutto per la mortificazione del corpo e dei sensi.

Fu questo sentimento che l'impegnò a compiere penitenze straordinarie: ogni tanto passava tre o quattro giorni senza mangiare e, quando lo faceva, rinunziava non solo alla carne e al vino, ma anche al pane di grano, contentandosi degli alimenti più vili che costituivano allora il pasto dei poveri.

Usava per macerarsi una disciplina di ferro e si percuoteva con tanta violenza che il sangue usciva abbondantemente dalle piaghe aperte.

Dormiva molto poco disteso sulla nuda terra, ricoperta solo da un leggero strato di paglia.

Una volta si attorcigliò intorno al corpo una corda e ve la lasciò finché penetrò nella carne; il male che si procurò fu giudicato incurabile: furono le preghiere dei suoi compagni che ottennero la guarigione.

Un'altra volta arrivò a succhiare con le labbra un'ulcera purulenta, anche se il cuore gli martellava in petto.

Non solo lui, ma tutti i Santi che hanno lavorato maggiormente alla salvezza delle anime, hanno condotto una vita molto mortificata e solo così sono riusciti ad ottenere frutti copiosi nel loro ministero.

Dio ha scelto anche voi per compiere un così nobile ufficio.

Se non riuscite a praticare mortificazioni così grandi, cercate almeno di mortificare i vostri sensi e il vostro amor proprio che non deve più sussistere in voi poiché Dio vi chiede di vivere e di agire guidati solo dal suo divin Spirito.

2 Questo Santo, mosso da Dio a compiere grandi cose, amò molto le umiliazioni, convinto che è agli umili che Dio largisce più abbondantemente le sue grazie ( Gc 4,6; 1 Pt 5,5 ) per convertire le anime.

Anche Gesù lo fa capire con chiarezza: difatti la sola lezione che impartì ai suoi santi Apostoli fu di essere umili di cuore ( Mt 11,29 ), volendo far capire che sarebbe stata l'umiltà e renderli capaci di convertire le anime.

È con questo umile atteggiamento che san Francesco Saverio ha viaggiato sempre a piedi eccetto, beninteso, quando doveva attraversare il mare, anche se i viaggi erano molto lunghi.

È con lo stesso spirito che cercava alloggio negli ospedali e che, durante una lunga traversata, fece da servo a tutti e, in un'altra circostanza, rimase per due mesi al servizio di un nobile giapponese.

Quando scriveva a sant'Ignazio si inginocchiava a terra perché era il suo Superiore.

Fu con questa vita umile e servizievole che questo Santo si dispose alla conversione di tante anime, perché Dio si comporta così con gli uomini che lo servono umilmente.

Questa verità è confermata dalla Santa Vergine la quale, nel suo Cantico, afferma che Dio si comportò così anche con lei ( Lc 1,48-49 ).

Più gli uomini sono umili, più Dio compie grandi cose per mezzo di essi.

Volete convertire e portare a Dio con facilità le anime dei vostri alunni?

Non comportatevi allora da bambini nei giudizi ( come aggiunge san Paolo ), siate come bambini quanto a malizia ( 1 Cor 14,20 ).

Più diventerete piccoli, più vi piacerà essere considerati come tali e allora amerete di più le persecuzioni e le umiliazioni che vi infliggeranno e riuscirete anche a commuovere il cuore dei vostri alunni e a impegnarli a vivere da veri cristiani.

3 È impossibile immaginare quante anime san Francesco Saverio ( che era pieno dello spirito divino prima ancora di dedicarsi alla predicazione del Vangelo ) abbia portato a Dio.

Le conversioni da lui operate in India e in Giappone, sono centinaia di migliaia.

Battezzò diversi principi e anche diversi re.

Faceva di tutto: predicava, catechizzava, confessava, visitava gli ospedali.

Il suo zelo era così straordinario che era sempre pronto ad esercitare le funzioni apostoliche.

Quando si trattava della conversione delle anime, non c'era nulla, anche se molto spregevole, che non fosse disposto ad affrontare.

Il suo zelo ( ispiratogli dall'esempio di sant'Ignazio ) si esplicava soprattutto nell'istruzione dei ragazzi; andava a cercarli per le strade e, con un campanello, li avvisava che era l'ora del catechismo; egli stesso si dedicava con gioia a insegnare loro i principali misteri della nostra Religione.

Anche voi dovete stimarvi felici di essere stati chiamati a esercitare questa funzione nella Chiesa, funzione di cui questo grande santo si onorava.

Cercate di imitarlo nello zelo che mostrava per un si nobile ufficio e prendete i mezzi di cui si è servito per compiere tante conversioni.

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