Meditazioni per il tempo del ritiro |
Uno dei segni che egli vi dà è che vi sono diversità di ministeri e diversità di operazioni.
E a ciascuno è data una manifestazione particolare dello Spirito per l'utilità comune, cioè per l'utilità della Chiesa.
A uno viene concesso dallo Spirito il dono di parlare con sapienza; a un altro il dono della fede per mezzo dello stesso Spirito ( 1 Cor 12,4-9 ).
Non dovete dubitare che non sia un grande dono di Dio la grazia che vi ha fatto dandovi l'incarico di istruire i fanciulli, di annunziare loro la buona novella e di educarli nello spirito di religione.
Pensate però che Dio, chiamandovi a questo santo ministero, esige che lo compiate con zelo ardente, se volete davvero salvarli perché esso è opera di Dio e Dio maledice chi compie la sua opera con negligenza ( Ger 48,10 ).
Fate dunque vedere, nel modo di comportarvi con i ragazzi a voi affidati, che vi considerate come ministri di Dio, agendo con carità e con zelo sinceri e veri e sopportando con molta pazienza i fastidi che dovrete sopportare, felici di essere disprezzati dagli uomini e di subire le loro persecuzioni fino a spargere il vostro sangue per Gesù, per compiere bene il vostro ministero ( 2 Cor 6,3-9 ).
Animati da santo zelo, mettetevi in queste disposizioni, convinti che è stato Dio a chiamarvi, a destinarvi ad assolvere questo compito e inviarvi a lavorare nella sua vigna ( Mt 20,3 ).
Fatelo con tutto l'amore del vostro cuore e con l'intento di lavorare solo per lui.
2 C'è ancora un motivo che deve impegnarvi a compiere con grande zelo la vostra professione: non solo voi siete i ministri di Dio, ma lo siete anche di Gesù e della Chiesa.Ascoltate ancora san Paolo, il quale vuole che ognuno consideri quelli che annunciano il Vangelo come ministri di Gesù Cristo ( 1 Cor 4,1 ), che scrivono la lettera che viene loro dettata, non con inchiostro, ma con lo Spirito del Dio vivente; non su tavole di pietra, ma sulle tavole di carne ( 2 Cor 3,2-3 ) che sono i cuori dei fanciulli.
Se siete davvero tali, dovete avere come unico fine, nel vostro insegnamento, l'amore e la gloria di Dio, perché deve spingervi l'amore di Gesù Cristo che è morto per tutti, di modo che quelli che vivono non vivano più per loro stessi, ma per colui che è morto per essi.
Questi sono i sentimenti che, mossi dallo zelo, dovete ispirare ai vostri discepoli, come se Dio stesso li esortasse con le vostre parole, perché voi siete gli ambasciatori di Gesù Cristo ( 2 Cor 5,14.15.20 ).
Dovete anche far vedere alla Chiesa quale affetto avete per lei ( 2 Cor 8,24 ) e che intendete darle le prove del vostro zelo, perché è per la Chiesa ( che è il corpo di Gesù Cristo ) che lavorate, perché siete stati nominati suoi ministri per l'ordine che Dio vi ha dato di diffondere tra di loro la sua parola ( Col 1,24-25 ).
La Chiesa ha sempre avuto un grande zelo per la santificazione dei suoi figli; anche voi dovete essere altrettanto zelanti per poter dire a Dio - come fece il santo re David - lo zelo della tua casa mi ha divorato ( Sal 68,10 ); perché questa casa è proprio la Chiesa e i fedeli sono l'edificio che è stato costruito sul fondamento degli Apostoli e innalzato da Gesù Cristo che ne è la principale pietra angolare ( Ef 2,20-22 ).
Fate in modo che lo zelo vi spinga ad amare sensibilmente le anime dei vostri alunni, come Gesù Cristo ha amato la sua Chiesa; fateli entrare davvero nella struttura di questo edificio e metteteli in condizione di comparire un giorno al cospetto di Gesù Cristo rivestiti di gloria, senza macchia né ruga né alcun'altra sozzura ( Ef 5,25-27 ), per mostrare nei secoli futuri la straordinaria ricchezza della grazia che è stata loro fatta ( Ef 2,7 ), andando in loro aiuto con l'istruzione.
Siete voi che dovete istruirli ed educarli, in modo che un giorno siano gli eredi del Regno di Dio e di Gesù Cristo Nostro Signore ( Ef 5,5 ).
3 Il fine della vostra missione è procurare la salvezza delle anime: la prima vostra cura sia dunque quella di procurarla loro, per quanto vi sarà possibile.Dovete imitare in qualche modo Dio, quel Dio che ha sempre prediletto le anime che ha creato ( Ef 5,1-2 ) e che, vedendole immerse nel peccato e nell'incapacità di liberarsene da sole, e mosso dallo zelo e dall'affetto che ha sempre avuto per la loro salvezza, si è impegnato a mandare il suo unico Figlio per liberarle da quella fastidiosa situazione.
È a questo proposito che Gesù disse un giorno: Dio ha tanto amato il mondo da dare il suo Figlio unigenito, perché chiunque crede in lui non muoia, ma abbia la vita eterna ( Gv 3,16 ).
Dio e Gesù Cristo hanno fatto tutto questo per ridare alle anime la grazia che avevano perduto; la stessa cosa dovete fare voi nell'esercizio del vostro ministero, se siete animati da vero zelo per la loro salvezza.
Dovete avere la stessa disposizione d'animo che aveva san Paolo verso i cristiani a cui predicava il Vangelo e ai quali scriveva che non cercava i loro beni ma le loro anime ( 2 Cor 12,14 ).
Lo zelo che deve assolutamente animare il vostro ministero dev'essere così attivo e vivace che vi permetta di dire ai genitori dei vostri alunni ciò che leggiamo nella Scrittura: Dammi le anime, prendi il resto ( Gen 14,21 ) e cioè che ci incarichiamo di lavorare a salvare le anime.
Questo infatti è lo scopo per cui avete assunto l'incarico di guidarli e di istruirli.
Dite loro anche ciò che Gesù diceva a proposito delle persone di cui era il Pastore e che doveva salvare: Sono venuto perché abbiano la vita e l'abbiano in abbondanza ( Gv 10,10 ), perché è questo lo zelo ardente che dovete avere per la salvezza dei vostri alunni.
È per essi che dovete sacrificarvi, consumando la vita per dare loro un'educazione cristiana e per procurare la vita della grazia in questo mondo e la vita eterna nell'altra.
Indice |