Regole |
1 In caso di qualsiasi malattia o infermità, non si ricorrerà mai ai parenti né si permetterà mai che nessun Fratello ricorra ai suoi per avere rimedi o qualsiasi altra cosa di cui ha bisogno.
Ogni Fratello riceverà tutto ciò che gli serve.
2 Non si permetterà che i Fratelli malati siano portati all'ospedale.
3 Ci si preoccuperà invece che abbiano un infermiere molto caritatevole che provveda con affetto e tenerezza ai loro bisogni e dia loro con precisione e nei momenti stabiliti le medicine e il cibo adatto ad ognuno di essi.
Se è necessario, saranno vegliati anche di notte.
4 Si anteporranno sempre i bisogni dei malati a quelli di chi gode di buona salute.
5 I malati, a loro volta, staranno attenti a non lamentarsi di nulla se, per caso, venisse a mancare qualcosa.
Se tuttavia passa troppo tempo senza che vengano loro dati i rimedi necessari o i ristori prescritti e che credono utili, ne avvertano con molta semplicità il Fratello Direttore e tornino a stare tranquilli, senza preoccuparsi ulteriormente, sia che vengano o non vengano soccorsi.
6 I malati obbediranno all'infermiere come al Direttore, come se Dio gli avesse dato l'incarico di dirigerli per tutto il tempo della malattia.
7 Cercheranno di sopportare con pazienza i loro malanni avendo spesso presente la pazienza di N. S. Gesù Cristo, dei santi Martiri, e sforzandosi di imitarli.
8 Cercheranno, se ne sono capaci, di rianimarsi di tanto in tanto con qualche buon sentimento; se non ci riescono pregheranno l'infermiere di dare loro questo aiuto.
Riusciranno così a non perdere Dio di vista e ad entrare nelle sue intenzioni.
9 Si avrà cura di non rinviare troppo l'amministrazione dei sacramenti in modo che possano ricevere, in piena consapevolezza, il Sacramento dell'Estrema Unzione perché riversi su di essi grazie abbondanti e li renda partecipi degli effetti che le sono propri.
10 Quando un malato entra in agonia o si ritiene prossima la sua morte, tutti i Fratelli ( tranne chi è a scuola ) si riuniranno per recitare, secondo la sua intenzione, le preghiere degli agonizzanti per aiutarlo a liberarsi dagli assalti del demonio che, in quei momenti, sono più forti e più violenti che mai e per aiutarlo, entro i limiti delle loro possibilità, a godere del beneficio di una buona morte.
11 Se succede che l'infermità di un Fratello avrà un lungo decorso verrà avvertito, fin dai primi indizi, il Fratello Superiore dell'Istituto perché possa prendere in tempo i rimedi necessari per affrettare la sua guarigione.
12 I Fratelli non distribuiranno medicine al di fuori della Comunità, di qualsiasi malattia si tratti; se, per qualche persona esterna, viene chiesto loro un rimedio che essi ben conoscono, solo il Fratello Direttore potrà dare o far dare, per iscritto, la composizione, senza uscire di casa, né vedere la persona malata.
13 I Fratelli non veglieranno né malati né defunti al di fuori di casa.
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