Discorsi sul Nuovo Testamento

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Sul servo del centurione

1 - Il centurione si dice indegno perché già il Signore era nel suo cuore
2 - L'umiltà del centurione fu la porta per cui entrò il Signore
3 - Il " venire " è credere
4 - Il Signore comanda ugualmente ai vermiciattoli e agli angeli

1 - Il centurione si dice indegno perché già il Signore era nel suo cuore

La fede di questo centurione preannunzia la fede dei pagani, simile a un granello di senapa, una fede umile e fervente.

Il suo servo, come avete udito, era malato e giaceva a casa paralizzato.

Ora, questo centurione andò a pregare il Salvatore per la guarigione del suo servo.

Il Signore gli promise che sarebbe andato personalmente a guarire il suo servo.

Quello però, ferventemente umile ed umilmente fervente: Non sono degno - disse - o Signore, che tu entri sotto il mio tetto. ( Mt 8,8 )

Il Signore sarebbe entrato sotto il suo tetto, egli invece se ne proclamava indegno: e tuttavia non avrebbe detto queste parole, se il Signore non fosse già entrato nel suo cuore.

Soggiunse poi: Di' solamente una parola e il mio servo guarirà. ( Mt 8,8 )

"So a chi parlo: parla e sarà fatto ciò che voglio".

Aggiunse anche un paragone molto bello e assai vero.

Poiché anch'io - disse - sono un uomo, mentre tu sei Dio; io sono sottoposto ad un'autorità, tu invece sei al di sopra di tutte le autorità; io ho dei soldati ai miei ordini, tu anche gli angeli; se dico a uno: "Va'", quello va; se dico ad un altro: "Vieni", egli viene; se dico al mio servo: "Fa' questo", egli lo fa. ( Mt 8,9 )

Al tuo servizio sono tutte le creature; occorre solo che tu dia un ordine e viene fatto ciò che comandi.

2 - L'umiltà del centurione fu la porta per cui entrò il Signore

E il Signore: Io vi assicuro che non ho trovato una fede così grande in Israele. ( Mt 8,10 )

Voi sapete che il Signore prese l'umana natura da Israele, dalla stirpe di Davide, da cui discendeva la vergine Maria, la quale diede alla luce il Cristo; egli andò tra i giudei, mostrò loro il volto della sua umanità, fece risonare alle loro orecchie la parola della sua umanità, l'aspetto del suo corpo era davanti ai loro occhi.

La sua presenza s'era avverata per i giudei: n'era stata fatta la promessa ai loro padri e fu mantenuta per i figli.

Tuttavia questo centurione era uno straniero, era un romano, faceva il militare nella Giudea; ma il Cristo esaltò la fede di lui di fronte alla fede degli Israeliti, al punto di dire: Vi assicuro che non ho trovato una fede così grande in Israele.

Che cosa pensiamo che lodò per quanto riguarda la fede di questo ufficiale?

L'umiltà. Non sono degno che tu entri sotto il mio tetto. ( Mt 8,8 )

Ecco che cosa lodò: e poiché lodò l'umiltà, egli entrò attraverso essa.

L'umiltà del centurione fu la porta per cui entrò il Signore, affinché possedesse più completamente colui che già possedeva.

3 - Il " venire " è credere

Il Signore dunque in quest'occasione diede una grande speranza ai pagani; noi non esistevamo ancora, ma eravamo già previsti, eravamo già conosciuti, eravamo già presagiti.

Che cosa disse infatti? Per ciò io vi dico che molti verranno dall'Oriente e dall'Occidente. ( Mt 8,11 )

Dove verranno? Dove potranno credere.

Là vengono: venire è il credere stesso.

Se uno ha creduto è venuto; se uno ha apostatato, si è allontanato.

Verranno dall'Oriente e dall'Occidente: non già nel tempio di Gerusalemme né in un luogo centrale della terra, non ascendono verso qualche monte; e tuttavia vengono al tempio di Gerusalemme, a una specie di centro, a una specie di monte.

Il tempio di Gerusalemme è ormai il corpo di Cristo; di esso aveva detto: Distruggete questo tempio e in tre giorni lo riedificherò. ( Gv 2,19 )

Il luogo centrale in cui vengono è proprio Cristo: è al centro, perché è uguale per tutti: tutto ciò che viene posto nel mezzo è comune a tutti.

Vengono al monte, di cui dice Isaia: Negli ultimi tempi sarà manifesto il monte del Signore, posto sulla vetta dei monti e sarà più alto di tutti i colli e a esso verranno tutte le genti. ( Is 2,2 )

Questo monte era una piccola pietra ma col crescere riempì tutto il mondo: così infatti lo vide Daniele. ( Dn 2,34 )

Accostatevi al monte, salite sul monte e voi, che vi salite, non discendetene.

Lì sarete al sicuro, sarete difesi: il monte del vostro rifugio è il Cristo.

E dov'è il Cristo? Alla destra del Padre, poiché è asceso al cielo.

È molto lontano: chi potrà salirvi, chi toccarlo?

Se è lontano da voi, in che modo diciamo con verità: Il Signore sia con voi?

Egli non solo è assiso alla destra del Padre, ma non si allontanerà dal vostro cuore.

4 - Il Signore comanda ugualmente ai vermiciattoli e agli angeli

Rivolto al centurione: Va' - gli disse - e ti sia fatto come hai creduto. ( Mt 8,13 )

E proprio in quell'ora il servo guarì.

Come aveva creduto, così avvenne.

Di' una sola parola, e guarirà. ( Mt 8,8 )

Disse una parola e guarì.

Ti sia fatto, come hai creduto; scomparve dalle membra del servo la malattia gravissima.

Con quanto mirabile facilità il Signore comanda a tutte le creature!

Poiché non fa alcuna fatica a comandare.

O al contrario egli è un padrone delle creature capace di comandare agli angeli e non si degna di comandare agli uomini?

Volessero almeno gli uomini servirlo!

Ma felice è colui al quale egli comanda nell'intimo, non attraverso l'orecchio della carne, ma attraverso quello del cuore, dove corregge e dirige.

Da questo dovete comprendere che il Signore comanda a tutte le cose, poiché nel suo comando non tralasciò neppure dei vermiciattoli.

Comandò a un verme che rosicchiò la zucca alla radice e scomparve l'ombra al Profeta.

Comandò - dice la Scrittura - a un verme del mattino che rosicchiò la zucca e l'ombra scomparve. ( Gn 4,7 )

Il verme del mattino è Cristo; così è intitolato il salmo ventunesimo che tratta della sua passione: Per il soccorso mattutino. ( Sal 22,1 )

Egli risuscitò di mattina, fece scomparire l'ombra giudaica.

Ecco perché, rivolgendo dolci parole alla sua sposa, nel Cantico dei cantici dice: Fino a che spiri la brezza del giorno e le ombre siano dissipate. ( Ct 2,17 )

Osservate forse il sabato nel senso letterale?

Vi astenete forse dalle carni degli animali che non ruminano o non hanno l'unghia separata?

Offrite forse a Dio in sacrificio vittime prese tra il bestiame?

Nessuna di queste cose voi fate.

Perché? Perché la zucca è stata rosicchiata, l'ombra è scomparsa, è apparso il sole in tutto il suo splendore.

Invocate il refrigerio, per non soffrire nella penosa osservanza dei comandamenti. Fine.

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