Salmi |
CEI 2008 - Audio - Interconfessionale
Sofferenze e speranze del giusto |
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1 Al maestro del coro. Sull'aria: « Cerva dell'aurora ». Salmo. Di Davide. | |||||
2 « Dio mio, Dio mio, perché mi hai abbandonato? Tu sei lontano dalla mia salvezza »: sono le parole del mio lamento. |
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3 Dio mio, invoco di giorno e non rispondi, grido di notte e non trovo riposo. |
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4 Eppure tu abiti la santa dimora, tu, lode di Israele. |
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5 In te hanno sperato i nostri padri, hanno sperato e tu li hai liberati; |
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6 a te gridarono e furono salvati, sperando in te non rimasero delusi. |
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7 Ma io sono verme, non uomo, infamia degli uomini, rifiuto del mio popolo. |
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8 Mi scherniscono quelli che mi vedono, storcono le labbra, scuotono il capo: |
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9 « Si è affidato al Signore, lui lo scampi; lo liberi, se è suo amico ». |
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10 Sei tu che mi hai tratto dal grembo, mi hai fatto riposare sul petto di mia madre. |
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11 Al mio nascere tu mi hai raccolto, dal grembo di mia madre sei tu il mio Dio. |
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12 Da me non stare lontano, poiché l'angoscia è vicina e nessuno mi aiuta. |
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13 Mi circondano tori numerosi, mi assediano tori di Basam. |
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14 Spalancano contro di me la loro bocca come leone che sbrana e ruggisce. |
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15 Come acqua sono versato, sono slogate tutte le mie ossa. Il mio cuore è come cera, si fonde in mezzo alle mie viscere. |
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16 È arido come un coccio il mio palato, la mia lingua si è incollata alla gola, su polvere di morte mi hai deposto. |
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17 Un branco di cani mi circonda, mi assedia una banda di malvagi; hanno forato le mie mani e i miei piedi, |
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18 posso contare tutte le mie ossa. Essi mi guardano, mi osservano: |
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19 si dividono le mie vesti, sul mio vestito gettano la sorte. |
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20 Ma tu, Signore, non stare lontano, mia forza, accorri in mio aiuto. |
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21 Scampami dalla spada, dalle unghie del cane la mia vita. |
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22 Salvami dalla bocca del leone e dalle corna dei bufali. |
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23 Annunzierò il tuo nome ai miei fratelli, ti loderò in mezzo all'assemblea. |
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24 Lodate il Signore, voi che lo temete, gli dia gloria la stirpe di Giacobbe, lo tema tutta la stirpe di Israele; |
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25 perché egli non ha disprezzato né sdegnato l'afflizione del misero, non gli ha nascosto il suo volto, ma, al suo grido d'aiuto, lo ha esaudito. |
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26 Sei tu la mia lode nella grande assemblea, scioglierò i miei voti davanti ai suoi fedeli. |
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27 I poveri mangeranno e saranno saziati, loderanno il Signore quanti lo cercano: « Viva il loro cuore per sempre ». |
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28 Ricorderanno e torneranno al Signore tutti i confini della terra, si prostreranno davanti a lui tutte le famiglie dei popoli. |
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29 Poiché il regno è del Signore, egli domina su tutte le nazioni. |
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30 A lui solo si prostreranno quanti dormono sotto terra, davanti a lui si curveranno quanti discendono nella polvere. E io vivrò per lui, |
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31 lo servirà la mia discendenza. Si parlerà del Signore alla generazione che viene; |
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32 annunzieranno la sua giustizia; al popolo che nascerà diranno: « Ecco l'opera del Signore! ». |
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Indice |
22,1 | In questo salmo, considerato una delle preghiere più intense di tutto il Salterio, profonda fiducia in Dio e totale abbandono a lui si alternano con l'angoscia e la sofferenza dell'orante. L'intervento liberante di Dio apre all'inno di lode, che nel finale ( forse un'aggiunta successiva ) coinvolge tutte le nazioni. Il salmo è stato usato, fin dalle origini della Chiesa, per commentare la passione di Gesù e la sua glorificazione. Gli evangelisti Marco e Matteo ricordano che l'ultima invocazione del Signore al Padre venne espressa con le parole iniziali di questo salmo ( Mc 15,34 e Mt 27,46 ). La spartizione delle vesti è commentata da Giovanni con la citazione del vv. 19 ( Gv 19,23-24 ) e gli insulti a Gesù registrati nel Vangelo di Matteo ( Mt 27,43 ) conservano un'eco delle ingiurie dei vv. 8-10. 22 Il lamento e la preghiera di un innocente perseguitato terminano in ringraziamento per la liberazione attesa ( vv 23-27 ) e si adattano alla liturgia nazionale per mezzo del v 24 e della finale universalista ( vv 28-32 ), dove l'avvento del regno di Dio nel mondo intero appare come la conseguenza delle prove del servo fedele. Simile al poema del servo sofferente ( Is 52,13-53,12 ), questo salmo, di cui Cristo pronunziò l'inizio sulla croce, e nel quale gli evangelisti hanno visto descritti in anticipo parecchi episodi della passione, è così messianico almeno in senso tipico. Cerva dell'aurora: forse l'inizio di un'aria conosciuta, con il TM; le versioni hanno: « per il conforto mattutino ». |
22,4 | tu abiti la santa dimora, tu lode d'Israele: cf. LXX; BJ ha: « tu il santo che abiti le lodi di Israele », cf. TM. |
22,8 | Questi gesti sono segni di disapprovazione e di disprezzo. |
22,9 | si è affidato: con le versioni; il TM ha: « affìdati ». |
22,13 | Basan: regione a nord-est della terra di Canaan, famosa per i pascoli e per il numeroso bestiame. |
22,16 | il mio palato: hikkî, conget.; il TM ha kohî, « la mia forza ». |
22,17 | hanno scavato: probabilmente allude a catene o funi, con cui era stato legato, mani e piedi. Vg e NVg interpretano il verbo come "trafiggere", con evidente riferimento alla passione di Gesù. hanno forato: con volg.; congettura: « come per tagliuzzare »; Girolamo e Simmaco: « legano »; il TM ha: « come un leone », incomprensibile; i LXX traducono: « hanno scavato »; sir. invece: « hanno ferito ». Il passo richiama Is 53,5, ma gli evangelisti non l'hanno utilizzato nel racconto della passione. |
22,22b | Il TM aggiunge `anîtanî, « tu mi hai risposto »; BJ congettura anijjatî, « la mia povera ( anima ) ». |
22,27 | Allusione al banchetto messianico ( Is 55,1s, ecc. ) piuttosto che al pasto rituale che segue il sacrificio di comunione ( Lv 3,1+ ). |
22,28b | lui con le versioni; il TM ha: « te ». |
22,30 | A luí solo: 'ak lô, conget.; il TM ha 'aklû, « hanno mangiato ». 22,30s E io vivrò per lui: con certi mss e i LXX; testo difficile; BJ traduce: « per colui che non vive più, la sua discendenza lo servirà ». Il testo dei LXX sembra ritoccato in funzione della fede nella resurrezione. Si può anche tradurre: « Egli ( l'empio ) non vivrà, ma una stirpe lo servirà ». |